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Francis Bacon all’asta da Sotheby’s con un Trittico dedicato all’amante George Dyer.

Top: Francis Bacon, Three Studies for Portrait of George Dyer (on light ground), 1964, est: £15-20m* Bottom: Photographs of George Dyer: John Deakin
Top: Francis Bacon, Three Studies for Portrait of George Dyer (on light ground), 1964, est: £15-20m* Bottom: Photographs of George Dyer: John Deakin
Top: Francis Bacon, Three Studies for Portrait of George Dyer (on light ground), 1964, est: £15-20m*
Bottom: Photographs of George Dyer: John Deakin

30 giugno 2014, Londra

Si preannuncia un’asta imperdibile quella dedicata all’arte contemporanea in programma il 30 giugno da Sotheby’s a Londra. Top lot: “Three studies for portrait of George Dyer (su fondo chiaro)” di Francis Bacon.

Dopo il suo risultato strabiliante dello scorso novembre 2013, quando “Tre Studi di Lucian Freud” era stato aggiudicato da Christie’s per $149,4 milioni, la cifra più alta mai pagata per un’opera d’arte, a maggio e a febbraio 2014 un altro trittico dedicato a John Edwards e una tela raffigurante George Dyer sono stati venduti da Christie’s rispettivamente per $80,8 e $69,6 milioni. Ora l’artista più caro al mondo torna all’asta da Sotheby’s con un triplo ritratto su fondo chiaro del suo amante George Dyer, realizzato all’apice della loro relazione e annoverato come un esempio eccezionale dell’arte di Bacon. Conservato nella stessa collezione dal 1970 e proposto oggi ai buyers per £15-20 milioni, i Tre studi per il ritratto di George Dyer furono dipinti con tutta probabilità utilizzando le leggendarie fotografie di Dyer scattate da John Deakin. Sono 129 le foto dell’amante trovate nello studio dell’artista alla sua morte, ma, nonostante l’abbondanza del materiale, solo cinque sono i trittici di piccolo formato – come questo in vendita da Sotheby’s – a lui dedicati: ogni opera di cui Bacon non fosse ampiamente soddisfatto veniva infatti distrutta.

Si conobbero nel 1963 Bacon e Dyer e la passione li colse subito e all’improvviso. Dyer proveniva dall’East End, non aveva frequentato scuole prestigiose ed era più volte stato condannato e detenuto per piccoli furti e microcriminalità, ma questo non valse a fermare i sentimenti del pittore che riuscì con Dyer a colmare il vuoto lasciato dal compagno Peter Lacy morto l’anno prima. Quella tra Bacon e Dyer fu una relazione tempestosa, complicata dall’alcolismo e dalla depressione di quest’ultimo. Fu un’overdose di sonniferi, aggravata dall’abuso di alcol, a porre fine alla love story dei due: George Dyer fu trovato morto nella suite dell’albergo parigino che la coppia condivideva nell’attesa dell’inaugurazione di un’importante retrospettiva di Bacon nella Ville Lumière nell’autunno del 1971. Il suicidio di Dyer addolorò profondamente Bacon che per anni continuò a dipingere il compagno nei cosiddetti “Black Triptychs”. Così George Dyer divenne fondamentale per l’artista sia in vita che dopo la sua morte, continuando ad ispirare importanti capolavori.

Il trittico all’asta da Sotheby’s si distingue dagli altri perché qui per la prima volta Bacon utilizza per la realizzazione dell’opera le fotografie scattate dall’amico John Deakin, che divennero poi un punto di riferimento per la creazione artistica del pittore. Anche se sicuramente Dyer era già stato raffigurato in un altro trittico realizzato precedentemente, è in questo che si notano i tratti distintivi della figura dell’amante usati da Bacon in tutte le opere successive. Partendo dall’immagine fotografica, Francis Bacon realizza un’opera dominata dall’esuberanza di archi e focose macchie di colore, che poco a poco allontanano la figura dallo scatto di Deakin conferendole una nuova identità.

“Three Studies for the Portrait of George Dyer” prima dell’asta del 30 giugno, sarà esposto a Londra da venerdì 27 giugno fino a mezzogiorno del 30 giugno.

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