Quando un attore interpreta qualcuno è sempre in parte anche se stesso. E quando interpreta se stesso? Sarà veramente come si sta raccontando? Ha scelto questa volta spazi informali, Ippolita Baldini, giovane artista milanese diplomata all’Accademia d’Arte Drammatica Silvio D’Amico e attrice di teatro oltre che di cinema, per portare in scena la sua nuova produzione. Dopo “Ti presento un amico” (2009, regia di Carlo Vanzina), “Quando la notte” (2010, per la regia di Cristina Comencini), “Benvenuti al Nord” (2011, regia di Luca Miniero), e “Fuori Mira” (2013, per la regia di Erik Bernasconi), la Baldini ritorna con lo spettacolo teatrale “Rsvp, Roberta se vi pare”. “Roberta è il mio primo nome di battesimo, Ippolita il secondo e ora nome d’arte” – ha affermato.
Queste prime sere sono una prova per dare una valutazione sul suo nuovo lavoro: certamente è nell’informalità di questi luoghi non prettamente teatrali che può uscire l’opinione più autentica della prima produzione di Ippolita Baldini. Si parla di luoghi come il giardino dello Spazio Marte (8-10 giugno) – ovvero Marte Milano Arte (via Pagiano 17) associazione nata nel giugno 2010 da un gruppo di giovani con l’obiettivo di promuovere la cultura e l’arte a Milano – o nella particolarità della Galleria d’arte De Magistris – dove si è tenuta una replica speciale per la personale del fotografo Filippo Lambertenghi Delileier “Every story is the truth”.
E non è la prima volta che uno spazio informale si fa per Ippolita Baldini palcoscenico: ne è un esempio l’esperienza di “Teatro in casa”, grazie alla quale la Baldini porta nei vari salotti diverse sue produzioni e recita in contesti informali, interrompendo il normale svolgimento di un pranzo, o una festa di compleanno, una cena di lavoro e altre occasioni.
Andare ad una festa solitamente è un piacere, e scegliere l’abbigliamento con cui presentarsi è un momento per una donna anche di emozione e in cui si concentrano tutte e aspettative per la serata. Per Ippolita sembra un duro esame. Davanti ad un guardaroba ricco di begli abiti, ecco una serie di pensieri turbinosi e continui che invadono la mente della giovane: tra avventure, flashback, personaggi reali e miti, incontri inventati o tratti dalla realtà, ecco che, davanti ad ogni indumento, si apre un nuovo mondo, e Ippolita vive già nella sua fantasia diversi momenti prima ancora di recarsi alla festa. Musica, azioni e ironia, provocate dall’attrice, invadono la platea. Lei, sola in scena, ci porta nel suo mondo, sicuramente comico anche se la risata altro non è che un modo per affrontare le paure e le situazioni ancora non completamente risolte della sua vita. “Rsvp, Roberta se vi pare” è la tappa di una ricerca, quella che ogni uomo deve compiere su se stesso, per capire chi siamo e perché siamo al mondo.