Napoli è la sua città natale. E proprio a Napoli vuole fare un tributo in un 2014 che celebra il centenario della sua impresa artigiana- oggi conosciuta in tutto il mondo- fondata dal nonno Eugenio nel 1914. Maurizio Marinella, il re della cravatta su misura, commissiona e promuove un libro firmato da due fotografi napoletani, padre e figlio: Mimmo e Francesco Jodice, i cui proventi saranno destinati al restauro di un monumento cittadino. Quale per l’esattezza non lo si sa ancora, dato che Marinella- che considera la sua azione «un impegno civile, cui da imprenditore privato non ci si può sottrarre»- sta individuando, tra i numerosi progetti bisognosi di intervento, quello a cui destinare i ricavi della vendita del volume.
“Napoli & Napoli” (Johan & Levi Editore) omaggia, attraverso venticinque scatti per artista (in bianco e nero quelli del padre, quasi astratti per la sovraesposizione alla luce quelli del figlio), la bellezza di un capoluogo ricco di storia e arte e al tempo stesso fa riflettere sul degrado e l’incuria in cui versano molti suoi capolavori.
Napoletani d.o.c., ormai conosciuti oltre i confini nazionali, Mimmo e Francesco Jodice si trovano insieme per la prima volta in un libro fotografico,con sguardi diversi per età e sensibilità, uniti però dall’amore parentale e per il proprio luogo d’origine.
«Sono felice di presentare il mio lavoro su Napoli insieme a quello di Francesco- afferma Mimmo Jodice- ci esprimiamo in modo diverso ma abbiamo in comune lo stesso sguardo attento e ‘lento’. Ancora oggi, nelle mie passeggiate rituali, la città mi sorprende. Al frastuono audio e all’eccesso visivo, si contrappone un’altra visione più intima e surreale; basta girare l’angolo per ritrovarsi in una dimensione di quiete, nello splendore dei cortili, scale, giardini e chiostri. Nel mio lavoro ho cercato sempre di rendere visibile la vera bellezza, emozionante e magica di questa nobile città».
«Pensare con le immagini una nuova narrazione di Napoli è sempre complesso e affascinante- aggiunge Francesco Jodice- in questa occasione avere l’opportunità di affiancare in un montaggio parallelo i nostri due lavori rende il progetto e l’intero processo particolarmente significativo per me. Credo che l’immagine finale sia quella di una città ancora ricca di misteri e di strade e storie in divenire, non tutte positive ma degne di essere tentate».