Tinto Brass tra popolarità e Arte, una mostra a Milano che vede protagonista il maestro del cinema erotico italiano, dal 28 giugno al 10 luglio.
La mostra esplora, in 26 scatti, le sue creazioni cinematografiche più importanti, ma anche il dietro le quinte di un lavoro che, dalla fase più ribelle, di “protesta” dei primi anni, fino alle opere più recenti. Il percorso cinematografico di Tinto Brass inizia nel 1963 con Chi lavora è perduto.
Il regista milanese è sempre stato spinto da un forte gusto per la sperimentazione, che lo ha portato contatto con i maggiori artisti del cinema degli ultimi 50 anni, italiani e internazionali, da Alberto Sordi a Gigi Proietti, Giancarlo Giannini, Jean-Luc Trintignant, Vanessa Redgrave, Peter O’Toole.
Tinto Brass, formatosi alla scuola di Joris Ivens e, successivamente, aiuto regista di Roberto Rossellini, si è sempre distinto per il suo spirito trasgressivo e per la capacità di esprimere in pellicole di forte impatto emotivo le sue ossessioni stilistiche.
Prima il periodo ribelle, anarchico e sperimentale, poi quello erotico che lo ha consacrato maestro del genere.
Se è vero che fino ad Action (1979) gli argomenti affrontati dal regista di origine friulane potrebbero essere ascritti al cosiddetto cinema impegnato, da La chiave (1983) fino a Hotel Courbet (cortometraggio del 2008) domina invece la dimensione erotica.
Sul piano della resa cinematografica per Tinto Brass, la forma primeggia sul contenuto, il significato si desume dal significante. Ha sempre curato personalmente il montaggio di tutti i suoi film, il che dà alla sua opera un’unità espressiva da cinema d’autore.
Milano, Università IULM
28 GIUGNO > 10 LUGLIO
Mostra a cura di Tinto Brass e Caterina Varzi
Allestimento di Luca Volpatti
Inaugurazione 28 giugno ore 18, interviene Vincenzo Trione