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Il Piccolo Teatro omaggia De Filippo a 30 anni dalla morte

Dolore sotto chiave di Eduardo De Filippo Dolore sotto chiave di Eduardo De Filippo
Dolore sotto chiave di Eduardo De Filippo
Dolore sotto chiave di Eduardo De Filippo

Il Piccolo Teatro di Milano partecipa al trentennale della morte di Eduardo De Filippo e porta in scena, dal 10 al 19 ottobre, “Dolore sotto chiave” e “Pericolosamente”, due atti unici del drammaturgo napoletano. Saranno solo i primi due testi di De Filippo nella stagione 2014-2015 al Piccolo, dato che a novembre andrà in scena “Le voci dentro” e in aprile “La parola canta”.

Tony Laudadio, Luciano Saltarelli e Giampiero Schiano sono interpreti di queste due opere meno frequentate di De Filippo, con scene e costumi di Lino Fiorito, luci di Cesare Accetta e suono di Daghi Rondanini. Un umorismo con sfumature macabre e horror permea entrambi i drammi.

Dolore sotto chiave nasce come radiodramma nel 1958, andato in onda l’anno successivo con Eduardo e la sorella Titina nel ruolo dei protagonisti, i fratelli Rocco e Lucia Capasso, e certamente si può leggere nel testo una traccia di Pirandello per il tema della morte che permea tutta l’opera e soprattutto per la traccia di assurda e improbabile verità che sostiene tutta la vicenda pur di mantenere intatti i buoni costumi e l’apparenza di normalità. Nella casa borghese dei fratelli Capasso esiste una camera in cui per undici mesi sarebbe rimasta chiusa la moglie malata di Rocco. Un giorno il marito vuole visitare la moglie inferma, ma la sorella gli vieta di entrare in camera, e solo alla fine si scoprirà che il motivo è che la moglie non c’è più.

In Pericolosamente la protagonista è una rivoltella, che diventa uno strumento di tortura e di ricatto pur essendo, si vedrà, una pistola giocattolo. Tutto si gioca sul litigio coniugale: Dorotea, moglie di Arturo, non può che obbedire sempre al marito. Ogni volta che lei dà sfogo alle sue intemperanze il marito, per ripristinare l’ordine familiare, impugna la rivoltella caricata a salve e le spara, scatenando il terrore anche dell’ignaro amico Michele appena rientrato a Napoli da un lungo viaggio di lavoro e in cerca di una stanza in affitto.

Se non si può negare che De Filippo sia ormai un baluardo della tradizione italiana teatrale e drammaturgica, e pur trattandosi di una nuova produzione di Teatri Uniti per la regia di Saponaro, che ha una lunga consuetudine con la drammaturgia napoletana, e pur nella coraggiosa scelta di affrontare un Eduardo meno frequentato, lo spettacolo manca di un tocco di modernità. Certamente saprà accontentare i più integerrimi estimatori di De Filippo, che non ne ricercano se non una rilettura, almeno un’interpretazione un po’ più critica della sua poetica.

Il 15 ottobre, ore 17.30, nel Chiostro di via Rovello, si terrà l’incontro con la compagnia e proiezione del documentario “Scene napoletane”.

SCHEDA TECNICA

10-19 ottobre

Dolore sotto chiave e Pericolosamente

Teatro Studio, via Rivoli 6, Milano

Orari: martedì, giovedì e sabato ore 19.30; mercoledì e venerdì ore 20.30; domenica ore 16. Lunedì riposo.

Durata: 70 minuti senza intervallo

Prezzi: platea 33 euro, balconata 26 euro

Informazioni e prenotazioni 848800304 – www.piccoloteatro.org

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