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15° Premio Cairo. La Suprema copia di Viale. La storia si ripete

Permanente di Milano, 15° edizione del  Premio Cairo.
La storia si ripete. Ciò che era accaduto nel 2011 a quanto pare non è servito di lezione. Durante la 10° premiazione legata al mensile Arte, la vincitrice Marzia Migliora dopo aver vinto con l’opera “Pierpaolo Pasolini 2009” venne penalizzata poco dopo con la confisca del premio a causa di irregolarità dell’opera. In poche parole, non era inedita. Il regolamento eppure parla chiaro a riguardo! Dopo comunicazioni della vicenda da parte di entrambe le parti, lo scandalo finisce lì. Mercoledi 22 ottobre 2014 viene premiato l’artista torinese Fabio Viale. Si vocifera qualche dissenso sulla vincita ma nessuna irregolarità fino a quel momento. Finchè, noi di ArtsLife, ravanando nel web, scopriamo che l’opera del vincitore del 15° premio cairo anche quest’anno risulta irregolare. Presentata con dimensioni ridotte a Scope Basel 2014 presso lo stand della Galleria Gagliardi Art System di Torino, la ripropone più grande al concorso ma soprattuttto spacciandola come opera inedita. Ci risulta inoltre, che nell’articolo pubblicato da Artribune in data 22 ottobre riguardo appunto la premiazione, un utente abbia commentato segnalando alla redazione l’irregolarità della vincita e come se non bastasse, per dare conferma dell’accaduto, l’artista subito dopo rimuove la foto dell’opera presente a Scope Basel di giugno dal suo profilo fb. Che sia una casualità? Nessuno dice nulla. In ogni caso, noi di ArtsLife abbiamo documentato tutto con screenshot sia della foto di fb presa direttamente dal profilo dell’artista (prima che la togliesse) che quelli ottenuti dal sito di Scope Basel in cui si vede che l’opera era già stata esposta prima del concorso.

Opera dell'artista Fabio Viale presente a Scope Basel - giugno 2014
Opera dell’artista Fabio Viale presente a Scope Basel – giugno 2014
Opera dell'artista Fabio Viale presentato a Ottobre al 15° Premio Cairo.
Opera dell’artista Fabio Viale presentato a Ottobre al 15° Premio Cairo.
Screenshot tratto dal sito di Scope Basel 2014 in cui in lontananza compare l'opera
Screenshot tratto dal sito di Scope Basel 2014 in cui in lontananza compare l’opera
Opera di Fabio Viale a Scope Basel 2014 nello stand della galleria Gagliardi Art System
Opera di Fabio Viale a Scope Basel 2014 nello stand della galleria Gagliardi Art System
Profilo ufficiale Fb dell'artista Fabio Viale in cui pubblica del work in progress dell'opera a LUGLIO
Profilo ufficiale Fb dell’artista Fabio Viale in cui pubblica del work in progress dell’opera a LUGLIO

 

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21 Commenti

  • Buongiorno. La regola dell’inedito fintanto esiste andrebbe rispettata. Inedito è ciò che non è stato pubblicato, ma in maniera estensiva significa “Che non è ancora stato divulgato ed è conosciuto da pochi”. Vorrei anche far notare che la Fondazione Henraux istituì il premio mettendoci in giuria – fra gli altri – Michele Bonuomo, che dirige Arte e ha curato il premio. Viale vinse, per altro con un bel lavoro. Credo che qui non si metta in discussione l’opera di Viale, piuttosto si critica la modalità.Se esiste un regolamento bisogna attenersi. Sarebbe giusto squalificare Viale. Arslife perchè non intervistate Bonuomo? così gli chiedete anche come mai presenta mostre di artisti cui poi, per l’occasione, mette a disposizione la prima pagina della sua rivista.

  • Riflessioni di un uomo della strada sul Premio Cairo.
    Innanzi tutto ritengo che sia stato non perfettamente allineato allo spirito dei promotori del premio l’aver inserito tra i 20 artisti selezionati uno che ha già effettuato mostre in tutto il mondo e considerare unica discriminante fra gli artisti soltanto l’età (meno di 40 anni). Guarda caso l’artista vincitore ha 39 anni e questa era la sua ultima occasione di potere inserire nel suo curriculum la vittoria del Premio Cairo (diceva un noto personaggio: “a pensare male si fa peccato, però qualche volta ci s’azzecca”).
    A ciò aggiungiamo che, come ha scritto già qualcuno, “inedito” non ha interpretazioni e, se nel passato è stato facile ritirare il premio a un giovane artista, a maggior ragione bisogna farlo con chi, artista già affermato, ha infranto le regole e ciò nel rispetto di chi le regole le ha rispettate (nessuna accusa ai giudici, che potevano non sapere, ma egli era conscio che l’opera non era nuova). E non vale dire che le dimensioni sono diverse; come dire: “faccio una copia della Gioconda più grande dell’originale e, quindi, è inedita”. Non ci siamo!
    Se poi andiamo alle motivazioni dell’assegnazione del premio, le mie riflessioni di uomo della strada che ama l’arte mi fanno pensare che “utilizza uno dei materiali simbolo della tradizione dell’arte italiana” mi pare un’affermazione che potrebbe far rivoltare nella tomba Michelangelo, Canova, Bernini…. Riuscire a fare sembrare il marmo come legno vecchio sicuramente richiede molta perizia ma è molto da spettacolo TV e poca arte.
    E poi i critici devono essere intellegibili a tutti e non devono rivolgersi solo agli esperti (altrimenti significa parlarsi fra di loro). Ebbene, qualcuno mi spiega che vuol dire “mettendo in atto un forte spaesamento percettivo”?
    Ultima osservazione. Se vedendo due cassette di frutta sovrapposte, che siano di marmo o di legno poco cambia, tanto sembrano uguali (per carità, nessuna ironia perché ogni artista è libero di esprimersi come meglio crede), i giudici scrivono “stimola l’empatia dell’osservatore”, ebbene, non ci siamo. Sono altre le cose che suscitano emozioni e fra le opere esposte ve ne sono diverse che danno la sensazione di trovarsi davanti a un’opera d’arte.
    E allora, nel rispetto sia degli artisti e sia dell’uomo della strada che vi segue perché ama l’arte, chi può deve rimediare come meglio riterrà opportuno. Lo si deve fare nel rispetto del grande lavoro sia della redazione del giornale, sia dei giudici che dell’artista dichiarato vincitore, ma soprattutto lo si deve all’Arte.

  • Su Artribune l’argomento è poco seguito, chissà perchè.
    Quindi propongo i miei quesiti in questa sede.
    Domande magari ingenue ma che possono aiutarmi a capire qualcosa di più:
    – Quanto tempo prima vengono invitati gli artisti?
    – In che modo vengono invitati? Con una Raccomandata A.R.? Per telefono?
    – Viene garantito che tutti abbiano a disposizione lo stesso tempo? In che modo?
    – Per “inedito” si intende solo non pubblicato o anche non esposto?

    • argh…qua bisogna che intervenga Michele Bonuomo il grande direttore di “Arte”…solo lui può darti con precisione queste risposte. se non sbaglio la sua mail è michelebonuomo@cairoeditore.it salutacelo. è una grande e brava persona

  • Raramente commento le notizie, peró questa volta lo voglio fare.
    Indipendente dalle mie opinioni in merito a Fabio Viale e Marzia Migliora prima di lui (che non conosco personalmente ma di cui apprezzo il lavoro) voglio dire che mi sembra assurda questa polemica.
    Innanzitutto perché trovo allucinante che ci sia qualcuno che perda del tempo a cercare prove per “smascherare” e massacrare un artista come Viale; poi perché mi sembra una vera cazzata questa storia dell’opera inedita oltre che limitante perché genera il fenomeno (che ho vissuto sulla mia pelle) “fai un opera in un mese sperando che ti venga bene”. Infine per la semplice ragione che ci son miliardi di artisti che passano la vita a dipingere a lavorare sullo stesso soggetto ed a presentare eternamente lo stesso lavoro ripetuto all’infinito e tutti lo accettiamo come parte del “processo creativo” che porta all’approfondimento ed alla conoscenza, ma quando un artista valido come Viale presenta una scultura simile (non la stessa!) ci scandalizziamo e gli vogliamo togliere il premio.
    IO STO CON VIALE

    • Caro Paolo,
      anche io commento raramente ma questa volta mi sento in dovere di rispondere.
      La cazzata dell’opera inedita (come dici tu) nasce dal regolamento e non l’ha inventata nessuno. Visto che questa regola genera così tanti problemi potrebbero benissimo eliminarla.
      E poi è proprio come hai detto tu…a noi altri è stato chiesto di realizzare un’opera NUOVA e ripeto 1000 volte NUOVA in un mese, sperando che venisse bene…
      IO tutta l’estate ho lavorato sulla mia opera inedita e lavorare non vuol dire solo eseguire caro Paolo, dovresti saperlo…Vuol dire generare un pensiero, una idea che abbia un senso e darle forma. Questo è il processo creativo.
      Questa polemica non mi pare che “massacri” Viale, nessuno ha niente contro di lui…solo avrebbe dovuto e potuto attenersi alle regole.
      IO STO CON LA GIUSTIZIA

      • Ciao Debora,
        io avevo fatto lo stesso per poi trovarmi con il curatore dell’epoca che a due settimane della consegna non accettava l’opera perché ne voleva una diversa. Ed io ho presentato la stessa pur sapendo le conseguenze inevitabili. Ma questa é un’altra storia. Ripeto, ci sono artisti che fanno infinitamente la stessa opera e tutti lo accettiamo. Perché non accettiamo che lo possa fare anche Viale?
        Inoltre inedito significa che non é mai stato pubblicato. E l’opera in questione non é mai stata pubblicata. A mio avviso non esce da nessun regolamento.
        Comunque cara Debora non voglio litigare, ogni persona puó decidere che mondo volere. Ed io non voglio un mondo giustizialista. Un abbraccio.

        • Tutti ci lamentiamo che l’Italia va a rotoli…Ebbene ce lo meritiamo..è colpa nostra.
          Siamo pecore che abbassano sempre la testa…
          Chi è causa del suo mal pianga se stesso.
          Io ho dei valori e intendo difenderli…
          O forse avere dei valori è diventata una COLPA?

      • mi correggo..abbiamo avuto tre mesi di tempo per realizzare l’opera (ho sbagliato a scrivere)

  • vediamo cosa vincerà, se il cavillo giuridico o la sostanza dell’aver già presentato a Basilea la stessa opera solo che in dimensioni inferiori…
    io spero venga squalificato e il premio dato a Frigo, diventerebbe il più bel pezzo di tutta la collezione Cairo legata al premio, che è un po’ scarsina visti i mezzi!

  • Si certo si vede proprio che ignorano il lavoro di Viale. Cosa dovrebbero dire di “Arrivederci e Grazie” presentato al Premio Fondazione Henraux? ce ne sono varie versioni ma e’ del tutto normale.
    La questione inedito e’ del tutto relativa.
    Ma poi scusa ma li avete visti gli altri lavori in gara?
    Quello di Viale era l’unico decente.
    Comunque qui su Arslife almeno han creato una polemica piu’ interessante. Se leggi Artribune si aggrappano sugli specchi sostenendo che certi artisti non potrebbero presentarsi piu’ volte. Ma dico ma ti pare? Ma come stanno messi sti Artribuni????
    Frangi si è presentato due volte di seguito e nessuno ha detto bah!
    Valentina D’amaro non avrebbe vinto se non si fosse ripresentata. Ma che polemiche inutili.
    Almeno la foto della fiera col bozzetto della Suprema era piu’ succosa :-D))))

  • Comunque il mio fruttivendolo le aveva già esposte nell’81.

  • Solite pagliacciate all’italiana!!!Siamo messi veramente male!!
    E’ stata commessa una gravissima scorrettezza. Mi auguro che verranno presi provvedimenti a riguardo.

  • La faccenda è veramente vergognosa e ancora di più lo è il SILENZIO degli organizzatori del premio e dei giornalisti.
    Solo voi di Artslife avete avuto il coraggio di far luce sulla VERITA’ (nota a molti).
    Purtroppo in Italia le regole vengono rispettate solo dai “fessi”.
    E’ evidente, Fabio Viale ha “riciclato” l’opera, qualunque cosa si voglia dire in sua difesa.
    L’opera, piccola o grande che sia, è la medesima per cui NON E’ INEDITA!!!! Il termine INEDITO ha un significato univoco e non è suscettibile di interpretazioni.
    Qui non si discute in ordine alla qualità dell’opera di Viale, ma semplicemente di GIUSTIZIA, parola che in Italia, ahimè, ha perso valore!!!!

  • Gentile Carmen Cruz,
    la meraviglia qui è solo di chi non conosce l’opera di Fabio Viale…

    • Gentilissima Marie R. la sua meraviglia è come dire… totalmente fuori luogo. detto in parole povere: che diavolo c’entra la conoscenza, la critica o pur anche la lettura fenomenologica delle opere di Viale???? scusi ma si è accorta che stiamo parlando d’altro?? ahaha. ossia, riassuntino: abbiamo evidenziato che un premio si è dato (da solo) delle regole che poi (da solo) non rispetta. non sarebbe più semplice cambiarle?

      • Ciò che intendo dirle è che Fabio Viale è solito realizzare sculture accomunate dal soggetto ma di differente dimensione, è un suo modo operandis, comune anche a molti altri artisti del passato e del presente. Questo non significa in nessun modo che si tratti della stessa opera o per la stessa “logica” di pensiero esisterebbe un unico taglio di Fontana per farle un esempio. Inedito per quanto riguarda un’opera significa che non è stata ancora esposta o resa pubblica. Sono le vostre stesse foto che dimostrano come la versione in dimensioni reali sia stata esposta a Giugno e quella più grande fosse in fase di lavorazione a Luglio. Se lei dovesse riscrivere un secondo articolo su questo tema in versione rivista sarebbe inedito o meno? o mettiamo in dubbio anche la consecutio temporum? apprezzo la sua sicurezza (un po’ meno la sua educazione per dire il vero) ma si ricordi che un tal Goethe ha scritto che il dubbio cresce con la conoscenza, e forse se avesse avuto un po di conoscenza le sarebbe anche venuto il dubbio che questo “scoop” fosse in realtà una bolla di sapone.

        • Guardi che sappia io -mi corregga se sbaglio- ma Fabio Viale (ben lungi dai Concetti Spaziali di Lucio) ha una tipologia proteiforme e conseguentemente con molteplici soggetti per le sue opere. Più che un “modus operandi” nella moltiplicazione della “Superba” questa operazione appare come una semplice duplicazione di un soggetto per così dire fortunato o ben riuscito. Cosa che accadeva spesso pure nelle botteghe rinascimentali e seicentesche italiane, come suppongo lei sappia molto meglio di me. E’ altrettanto evidente che se dovessi proporre al direttore un secondo articolo sullo stesso argomento lui non accetterebbe. Le dico di più. Nemmeno se dovessi proporgli un articolo su una notizia già pubblicata da altri. Mi direbbe, per l’appunto, che non è una notizia. Lo stesso hanno fatto i nostri competitor quando hanno visto che avevamo pubblicato noi la notizia sulla “Superba copia” si sono disinteressati e hanno rifiutato di pubblicarla. Poi guardi… sulla questione dello “scoop” almeno con noi di ArtsLife lei si sbaglia di grosso. Forse questo è un “modus operandi” di altri giornali online, ben più interessati ad accalappiare a tutti i costi i lettori. Noi siamo di tutt’altra idea. Chi ci ama ci segue. Punto. Il resto meglio che non ci apra neppure. A noi interessa sviluppare un dibattito continuo e un movimento per far circolare le idee e le energie intorno all’arte e alla cultura. Quindi se lei rilegge con attenzione il pezzo capirà che il mio stupore era solo rivolto al fatto che un premio si autodefinisce un proprio regolamento che poi sembra non seguire. Aggiunga che questa cosa era già accaduta pochi anni fa… Così il mio vero dubbio è: cosa c’è dietro? perchè questa sfacciataggine degli organizzatori? rapporti speciali tra sponsor, gallerie e rivista?…o cosa? io no so. ma vorrei capire. ecco perchè tutti i commenti sviluppano un dibattito. e il dibattito fa crescere le idee. come ha spiegato in modo più roboante lei con Goethe. è la stessa cosa. infine se si è sentita offesa dalle mie parole me ne dispiaccio. la gioventù spesso è irruenta. se vuole giocare con le bolle di sapone io ci sto. mi divertivano tanto da piccola!

        • Cara signora,
          eviti di fare esempi così MOSTRUOSI e fuori luogo paragonando Viale a Fontana( che mi lasci dirlo,si rivolterebbe nella tomba!!!!). Ogni taglio di Fontana è diverso dall’altro. Lo STILE di un artista è una cosa, RIPETERE un’opera, altra cosa.
          E poi..ha mai sentito parlare di multipli? Anzi direi che più che un multiplo la Suprema è una COPIA.
          Ripeto, inedito è opera nuova, mai vista nè esposta…
          Il regolamento del Cairo parla chiaro all’art 2:” Ognuno degli artisti invitati realizzerà appositamente per il Premio Cairo un’opera originale, inedita in tutti i suoi elementi e mai pubblicata né presentata. Queste condizioni sono richieste per tutti i linguaggi espressivi”.
          PER TUTTI I LINGUAGGI ESPRESSIVI significa anche per la scultura… Fabio Viale avrebbe potuto evitare tali polemiche mettendosi a pensare un’OPERA NUOVA come hanno fatto gli altri colleghi, ma a questo punto mi viene da pensare che è un pò carente di idee…Cosa credeva?? Che nessuno si sarebbe accorto di niente???? Direi che ha preso un abbaglio!

  • Si vede che chi scrive ne capisce poco di arte. Mai sentito parlare di bozzetto preparatorio? Le dimensioni trasformano un’opera e non si può sostenere che siano la stessa cosa. La struttura e la tavola di marmo deve sostenere un peso differente e la pigmentazione non sarà mai identica. Quindi per favore risparmiate ste polemiche da fruttaroli.

  • cercati il significato del termine “inedito” su qualsiasi dizionario della lingua italiana caro Giorgio P. e parlane con gli organizzatori del premio che hanno ben evidenzito quella parolina. se questi sono commenti da “the cultural revolution” siamo messi bene. qui, Giorgio, ti manca il cultural, figuriamoci se hai il coraggio per la revolution

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