Mercoledì 3 dicembre 2014 dalle 18.30 alle 20.00 si terrà alla galleria Carla Sozzani di Milano l’incontro con Gabriele Croppi per la presentazione del suo libro New York – metafisica del paesaggio urbano (Sime Books editore, Istituto Italiano di Fotografia). Introduce Mariateresa Cerretelli, giornalista e photo editor di Class
“Il nero ci riporta alla base, all’origine del sentimento profondo.
Dalla notte abbiamo l’inspiegabile, il non-dettagliato, l’introvabile…e i mostri.
Quelli che vengono dal nulla, non da una madre.”
Henri Michaux
New York – metafisica del paesaggio urbano
Fotografie di: Gabriele Croppi
Presentazione di: Marla Hamburg Kennedy
Editore: Sime Books
Formato: 35×32 cm, cartonato
Pagine: 96
Fotografie: 43 b/w
Italian and english edition
ISBN 978-88-95218-88-5 / ITA / 38 €
ISBN 978-88-95218-69-4 / USA / 45 $
Per tutto il XX secolo decine di geniali fotografi hanno stampato ogni forma di paesaggio, di nudo, e ogni altro genere di fotografia in bianco e nero, rendendo molto difficile un rinnovamento stilistico che interessasse il XXI secolo.
Trovare poi un artista capace di immortalare New York – probabilmente la città più fotografata e documentata al mondo – e di produrre un lavoro in bianco e nero che fosse insieme nuovo ma anche emozionante, sembrava una sfida ancora più estrema.
La singolarità del lavoro di Gabriele Croppi sta nel fatto che riesce a raggiungere una forma spoglia e fortemente evocativa calando figure solitarie in alcune delle zone più frequentate e caotiche della città.
Croppi stesso sembra percepire la debolezza del mondo oggettivo e la risonanza interiore che i toni scuri e il vuoto sono in grado di raggiungere.
Il colore nero, piuttosto dominante in questa serie dedicata a New York City, lungi dall’essere un mero elemento stilistico, agisce come un processo drammatico.
La visione di queste immagini ci obbliga a soffermarci con ostinazione sui particolari delle stesse, generando un effetto straniante ottenuto nella convinzione – sottolineata dall’artista stesso – che “nella fotografia la dimensione metafisica sia rafforzata da un linguaggio estremamente realistico o addirittura iperrealistico”.
Fedele come sempre a un’estetica che rifiuti il formalismo tradizionale, Gabriele Croppi ribadisce questa capacità di cogliere molteplici fenomenologie costruite su momenti di riferimento alla pittura e alla letteratura, con un senso di temporalità applicato mediante sovrapposizioni e collisioni di momenti contrastanti.
Queste fotografie appaiono come microcosmi contenenti le nostre preoccupazioni sulla condizione umana: fantasmi con volti sfuggenti, passanti pietrificati, inghiottiti dalle ombre in uno spazio in cui sono entrambi vittime e sconosciuti al tempo stesso.
Gabriele Croppi (1974) si diploma in Fotografia presso l’Istituto Italiano di Fotografia di Milano. La sua ricerca è incentrata sul rapporto tra fotografia e altre arti, come la pittura, la letteratura, il cinema e l’architettura.
Il suo lavoro “New York Metafisica del Paesaggio Urbano” ha ricevuto numerosi premi internazionali fra cui l’IPA International Photography Awards 2012, 2013 e 2014 e il Golden Camera Awards (2013).
Vive in Italia a Milano lavorando nel settore dell’editoria, del collezionismo fotografico, e dedicandosi all’insegnamento presso l’Istituto Italiano di Fotografia.
Galleria Carla Sozzani
Corso Como 10 – 20154 Milan, Italia
tel. +39 02.653531 fax +39 02.29004080