Grande attesa per la serata del 3 dicembre a Londra da Sotheby’s. A New Bond Street infatti alle 19.00 andrà in scena la più importante asta Old Master dopo l’Art Week di luglio scorso.
Sono 44, di 39 antichi maestri diversi, i capolavori scelti dal dipartimento di dipinti antichi guidato da Alex Bell per la tanto attesa evening sale. I lotti più attesi saranno sicuramente il 44, “Rome from mount Aventine” di William Turner (stimato 15 – 20 milioni £), uno fra i più importanti “british paintings” ancora in mani private e il numero 11, una fantastica veduta di Piazza San Marco eseguita dal vedutista per eccellenza Antonio Canal (5 – 7 milioni £). I due capolavori costituiscono il 60% del valore totale dell’offerta.
Seguono la natura morta siglata di Adrien Coorte, “Three peaches on a stone ledge, with a red admiral butterfly” (2/3 milioni £); “The faun family” del tedesco Lucas Cranach il Vecchio (1.2 / 1.8 milioni £); “A village street peasants dancing” di Pieter Brueghel il Giovane (700.000 / 1 milione £) e il “martirio di San Paolo” di Rubens (600 / 800 mila £), opera già nota al mercato essendo questa la sua quarta apparizione in asta. Nel 2011 a New York sempre da Sotheby’s, il dipinto risultò invenduto (stima ai tempi 1.5 / 2 milioni £). E ancora lo Spagnoletto, Vernet e Brueghel il Vecchio.
Tra i maestri italiani in catalogo sono presenti la caravaggista Artemisia Gentileschi, con “Betsabea al bagno” (200 /300 mila £), il bolognese Ludovico Carracci con “San Pietro in penitenza” (300 / 400 mila £), Antonio Joli (La Iglesia y la Plaza de San Antonio, Aranjuez) e Mariotto Albertinelli.
Sono molti i tratti comuni con l’asta di luglio, a partire dall’accuratezza nella scelta di pezzi dalla provenienza straordinaria. Quasi tutti i dipinti possiedono dati storici, i nomi di chi li ha posseduti e di chi li ha commissionati. Basti pensare alla veduta di Turner: l’opera fu commissionata dal collezionista e grande amico del pittore Hugh Andrew Johnstone Munro of Novar. Successivamentefu acquisita da Archibald Primrose, conte di Rosebery nonché primo ministro britannico nel 1894 e marito dell’ereditiera Hannah Rothschild.
Gli esperti noteranno che la provenienza è la stessa del dipinto aggiudicato al Getty Museum di Malibu nel 2010 per 30 milioni: “Modern Rome – Campo Vaccino”.
Molto sostanziosa è la componente fiamminga. Anche se i relativi “hammer price” oscillano spesso tra la stima alta e quella bassa senza inaspettate sorprese, la loro media di invenduto è nettamente al di sotto di quella totale.
Alla luce di queste premesse Sotheby’s dovrebbe riconfermare gli ottimi esiti di luglio, almeno in percentuale.
Infatti ripetere il volume di fatturato sarà praticamente impossibile, anche a causa del minor numero di lotti presenti in catalogo. Determinante sarà l’opera di Turner. Se dovesse essere registrato il nuovo record personale del pittore inglese (+30 milioni £), il risultato totale potrebbe essere sorprendente.
Si parte da una stima media pre-asta di 39 milioni di £, maggiore del 45% rispetto a dicembre 2013 (27 milioni £). Anche in tale occasione tra i 48 lotti proposti vi era una coppia di vedute veneziane di Canaletto da 9 milioni di £. Il fatturato fu di 33 milioni con il 73 % delle opere vendute.
Considerando gli ultimi passi avanti e i dati storici, la previsione è di 50 /55 milioni di ricavi con l’85% di venduto, salvo grosse sorprese. Sarebbe un ottimo risultato per Sotheby’s in un’asta di dicembre che in tempi recenti, escluso il 2012 quando la “testa di giovane apostolo” di Raffaello stimata 10 – 15 milioni di £ fu battuta a 29 milioni, non ha mai regalato particolari emozioni.
Al contrario, se il fatturato non raggiungerà i 45 milioni e meno di 35 dipinti saranno venduti, il risultato per la casa d’aste sarà inferiore alle attese e non in linea con i miglioramenti recenti.