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Morandi, Afro, Schifano e Boetti guidano il secondo appuntamento 2020 milanese di Sotheby’s

Giorgio Morandi,
Giorgio Morandi

L’asta di Arte contemporanea di Sotheby’s Milano, il secondo appuntamento italiano del 2020 (online, dal 20 al 27 novembre), ha realizzato € 7.828.760 (83.5% sold by lot | 88.5% sold by value). Morandi, Afro, Schifano e Boetti hanno guidato la vendita. Ottimi risultati per le opere si carta e le ceramiche

Il criterio adottato da alcune stagioni, quello di presentare un’alternanza di opere di artisti italiani ed esteri, ha dato buoni frutti anche in questa vendita e si è tradotto in una efficace risposta da parte del collezionismo nazionale e internazionale – commenta Marta Giani, Head of Contemporary Art | Milan Sale – La qualità e il pedigree delle opere presentate è stata premiata anche in questa occasione”

Di Giorgio de Chirico, rappresentato in asta da lavori di diverse tipologie e date, l’Interno Metafisico con Officina del ‘51 è stato assegnato per € 351.300 ad un collezionista asiatico, mentre i due esemplari di Mobili nella Valle, quello realizzato nel 1928 e la sua versione della fine degli anni sessanta, sono stati venduti, rispettivamente, a € 315.000 ed a € 126.000.

Interno Metafisico con Officina
Mobili nella Valle

Ha superato la stima massima affidata all’opera dagli esperti l’Homage to the Square del 1959 di Josef Albers che è stato aggiudicato a € 327.100. Accolta in mostra da 2 musei nordici (1948) la Natura Morta di Giorgio Morandi, una tela del 1946, ricca degli oggetti amati dal pittore bolognese, è stata aggiudicata a € 823.000. Vivace la gara per l’aggiudicazione del magnifico Afro del ’58, di splendida provenienza e pedigree espositivo, Viale delle Acacie che ha raddoppiato la stima pre asta ed è stato esitato a € 327.100.

Afro

Di Alexander Calder già prediletto da Irene Brin, la raffinata giornalista e scrittrice romana, il piccolo mobile del ‘56 a lei dedicato, ha totalizzato € 436.000 raddoppiando la stima pre vendita. Mario Schifano continua nelle sue ottime performances per le opere di qualità quale è senz’altro Ossigeno ossigeno del 1965, già parte della collezione romana di Luisa Spagnoli ed esposto alla storica mostra della Pilotta a Parma del 1974. La tela, da una stima di € 260.000 – 370.000 è andata a € 678.000.

Alexander Calder
Mario Schifano

Assai apprezzata, anche questa volta, la collezione privata di 28 ceramiche di Fausto Melotti degli anni ‘50 e ’60, così come la leggerezza ironica de ‘La Strega’, scultura del 1977 in ottone, alta oltre 1 metro, che da € 80.000 – 120.000 è stata contesa sino a 176.400 €. Tra le opere opere storiche di questa selezione va ricordato l’acquerello Landschaft B. L. di Paul Klee (1931) già esposto alla Kunsthalle di Basilea nel ’33, venduto a € 107.100, e il foglio pre-futurista di Umberto Boccioni Mia Madre (1907), uno dei temi centrali della produzione dell’artista, stimato 40.000 – 60.000 € ed acquisito a 100.800 €.

Umberto Boccioni

Del grande pittore surrealista rumeno Victor Brauner, tra i favoriti del gallerista Alexandre Iolas, L’Attente del 1964 da una stima di € 150.000 – 200.000 ha toccato i 252.000 €. Tra le opere della seconda metà degli anni ‘50 citiamo, il Mathieu aggiudicato a € 252.000 e la pregevole Superficie 196 di Giuseppe Capogrossi, lotto con una storia espositiva di tutto rilievo, che da una stima di € 240.000 – 350.000 è stato battuto a € 327.100. Bidding vivace per l’arazzo del 1988, con al centro una poetica frase umanitaria in Farsi, di Alighiero Boetti che ha totalizzato € 399.700.

Victor Brauner
Alighiero Boetti

 

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