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Un sofà di blu profondo. Gnoli guida l’asta di contemporaneo di Sotheby’s a Milano

Gnoli, Le Canapè Bleu, 1964, est. € 1.000.000 - 1.500.000
Gnoli, Le Canapè Bleu, 1964, est. € 1.000.000 – 1.500.000
Gnoli, Boetti, Morandi e Fontana. La Contemporary Auction di Sotheby’s parla italiano e non potrebbe essere altrimenti, visto che è in programma a Milano il 23 novembre 2022.

Le cronache d’oltreoceano raccontano di un autunno dorato. Il mercato dell’arte sta vivendo un 2022 sensazionale, dettato in particolare dalla aste di moderno e contemporaneo di New York. Dove a brillare è stata Collezione Allen, venduta da Christie’s per 1.6 miliardi di dollari. Un risultato incredibile e difficilmente replicabile. Sulla scia di questo enorme conseguimento l’intero sistema sembra rinvigorito. E chissà che un pizzico di quella magia non arrivi anche da noi.

La prima occasione buona è la Contemporary Auction di Sotheby’s, del 23 novembre, appuntamento di punta della maison in Italia. A reggerlo la Colonna di Alighiero Boetti. Una scultura di centrini di carta smerlata, alta quasi due metri e stimata 1-1.5 milioni di euro. stima 500-700 mila). Realizzata nel 1968, Colonna segna un momento di svolta nella sperimentazione dell’artista, che da qui in poi lavorerà sempre più su opere concettuali. La vendita segue di una settimana il record fatto registrare da una Mappa dell’artista, venduta proprio da Sotheby’s a New York per 8.8 milioni di dollari. Dell’artista in asta anche Biro Blu, 1983 (stima 150-200 euro) e Piegare e Spiegare, 1988 (stima 40-50 euro).

Boetti, Colonna, 1968, est. € 1.000.000 – 1.500.000

A distinguersi è anche Le Canapé Bleu di Domenico Gnoli. La stima è di 1-1.5 milioni di euro. Un sofà che, nelle trame blu, verdi e grigie, rigorosamente definite, sembra celare le profondità dell’oceano. Lo stile è quello tipico dell’artista, che indugia con perizia di dettaglio su un elemento quotidiano, spoglio dell’umanità da cui è stato generato. A dargli spessore sono il pattern, la ricerca cromatica e la sensazione abbacinante che l’oggetto sia in perenne espansione. Come stesse lentamente occupando tutto lo spazio del quadro, annullando totalmente il contesto. Esposto per la prima volta nel 1964 alla galleria Andrè Scholler di Parigi, nel 1986-87 nell’ambito della mostra personale di Gnoli alla galleria parigina Isy Branchot, più recentemente è stato uno dei fulcri della retrospettiva dell’artista alla Fondazione Prada di Milano (2021-22). Il dipinto è inoltre presente anche nel fondamentale catalogo ragionato di Luigi Carluccio del 1974. In Aprile, Sotheby’s Italia ha venduto per 1.2 milioni di euro Mise en plis n.1 di Gnoli del 1964 (stesso anno di realizzazione di Le Canape Bleu), anch’essa esposta da Fondazione Prada.

Se per cercare ispirazione Gnoli guardava al salotto di casa, Giorgio Morandi si fermava in cucina. Immancabili una Natura morta (stima 700 mila-1 milione), come immancabile un Concetto spaziale, New York di Lucio Fontana (stima 500-700 mila euro). Dello stesso artista anche una ceramica, Drago (stima 400-600 mila euro), e un altro Concetto Spaziale rosa del 1962 (stima 400-600 mila).

Tra gli altri highlight troviamo Andy Warhol con un ritratto di Muhammed Ali (stima 280-350 mila euro) e uno della regina Elisabetta II (stima 180-250 mila euro); una tela astratta larga (più di) quattro metri di Hermann Nitsch (stima 100-150 mila euro); due piccoli dipinti di Sam Francis; un dipinto minimale del 1969 di Henryk Stazewski (stima 300-400 mila euro), e un opera di Friedensreich Hundertwasser (stima 100-150 mila euro).

Giorgio Morandi, Natura Morta, 1959, est. €700.000 – 1.000.000
Fontana, Concetto Spaziale, New York 1962, est. € 500.000-700.000

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