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Mobile Camera Club: a Parigi la prima galleria per la fotografia mobile

E’ la prima galleria che espone e cura fotografie scattate esclusivamente con gli smartphone. L’hanno tirata su a marzo scorso Stéphanie Dupont, Lénaic Entremont-Pinguet e Nadine Bénichou. E’ la Mobile Camera Club e si trova nel nono arrondissement della capitale di Francia. Abbiamo fatto qualche domanda a Stéphanie.

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La vostra galleria è la prima per questo tipo di fotografie in Francia, in Europa o al mondo?
Siamo la prima galleria d’arte al mondo che espone esclusivamente le opere di artisti che lavorano con il loro smartphone. Ci sono di certo alcune gallerie che organizzano di tanto in tanto delle esposizioni di foto scattate con gli smartphone, ma di solito lo fanno perché il o la fotografa ha una certa notorietà o perché queste foto sono accompagnate da altre realizzate in modo più tradizionale. Siamo la prima galleria che valorizza questo mezzo e quindi che dà valore al lavoro degli artisti che l’hanno adottato. Sappiamo che esiste una galleria Instagram a Miami e a Madrid, ma il suo fine è fare network come il social Instagram, dunque riunire persone che amano postare delle foto. Niente a che vedere con una galleria d’arte che fa un lavoro di cura, di presentazione e di promozione degli artisti che sceglie.

Cosa ha dato origine a questo progetto? 
Abbiamo costruito questa galleria dopo aver constatato che mancava uno spazio che accogliesse le fotografie scattate in modalità non tradizionale. Eravamo stanchi di giustificare il mezzo tecnologico utilizzato e l’uso che ne facciamo. E infine perché conosciamo molti artisti che cercano un luogo dove esporre e il cui lavoro merita di essere mostrato alla luce del sole!

Quando avete aperto la galleria e che genere di pubblico vi segue?
Abbiamo aperto a marzo scorso, a breve farà un anno. Siamo alla sesta esposizione. Il nostro pubblico è variegato. Ci seguono fotografi, curiosi, amanti della fotografia e delle esposizioni.

Come scegliete i fotografi che poi esponete?
Li scegliamo perché amiamo ciò che fanno, ciò che sono e perché sono l’emblema delle diverse correnti che marcano la creazione della fotografia mobile. Li abbiamo incontrati prima sui social networks e poi nella vita reale.

  

Come scegliete le foto che poi esporrete?
Vale lo stesso principio che applichiamo agli artisti, perché quelle fotografie ci piacciono, anche se il fatto di dover pagare un affitto frena i nostri desideri più sfrenati e ci obbliga a stare con i piedi per terra. Comunque discutiamo sempre sulla scelta delle foto da esporre, questa cosa ci rafforza perché abbiamo gusti molto differenti.

Molti pensano che una foto realizzata con lo smartphone non è “fotografia” e che chi scatta con uno smartphone non è un fotografo
Queste persone dovrebbero porsi la domanda in un altro modo. Un poeta che utilizza un computer invece della penna (e perché no della piuma!) per creare farà altro dalla poesia? E che cos’è un fotografo? Qualcuno che scatta delle foto con un apparecchio fotografico… lo smartphone è anche un apparecchio fotografico. Possiamo accusarlo di essere ibrido, di essere pratico, di essere contemporaneo… di essere alla portata di tutti! Queste persone si rassicurino, non è che siccome tutti possono acquistare i colori per dipingere al supermercato tutti siamo Caravaggio! Queste questioni non sono affatto nuove, esistono dalla nascita della fotografia poiché è un’arte che ha sempre attratto gli amatori, nel senso  più nobile del termine, ma basta un po’ di curiosità per constatare che non è l’apparecchio che fa il fotografo.

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Stéphanie Dupont ha un dottorato interdisciplinare (letteratura, arte, filosofia) con un interesse verso la rappresentazione in letteratura del debutto della fotografia e del cinema. Prima di metter su la galleria, si occupava di studio del mercato per un distributore di film per il cinema. Suo padre è fotografo e per questo conosce da sempre questo universo. Ha ripreso a fotografare grazie allo smartphone.

Lénaïc Entremont-Pinguet è un grafico e designer e lavora sia per la galleria che per altri. Fotografa dal 1997, il suo primo anno di scuola d’arte grafica

Nadine Bénichou è un avvocato. Appassionata di miniature, dipinge sempre e fotografa dal circa 10 anni.

www.mobilecameraclub.com

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