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Giorgio de Chirico, gioco e gioia della neometafisica

Visione metafisica di New York, 1975 olio su tela, cm. 105x80
Visione metafisica di New York, 1975
olio su tela, cm. 105×80
 20 dicembre 2014 – 6 aprile 2015,  Campobasso

Gli spazi della Fondazione Giorgio e Isa de Chirico in Piazza di Spagna a Roma ospiteranno giovedì 18 dicembre la presentazione nazionale della mostra “Giorgio de Chirico, gioco e gioia della neometafisica”, che si terrà a Campobasso dal 20 dicembre al 6 aprile.  Promossa dalla Fondazione Molise Cultura,  la mostra è curata da Lorenzo Canova, professore di storia dell’arte contemporanea dell’Università del Molise e componente del board della Fondazione de Chirico.

L’esposizione con settanta opere tra dipinti, disegni e grafiche, provenienti dalla collezione della Fondazione Giorgio e Isa de Chirico, è una delle più complete  realizzate in Italia sulla Neometafisica dell’artista. Questa significativa fase finale dell’opera di de Chirico, a partire dalla prima fondamentale mostra di San Marino del 1995, ha ottenuto grandi riconoscimenti in tutto il mondo, come dimostrano le mostre recentemente organizzate da grandi musei a Parigi, San Paolo del Brasile, Francoforte, Atene, Tokio e New York.

“L’occasione è indubbiamente rilevante – scrive Canova – perché lo stesso de Chirico, dopo la lunga fase riflessiva del secondo dopoguerra in cui le riprese della Metafisica sono state spesso letterali e guidate non di rado dalle richieste del mercato, a partire dal 1968, ha costruito il sistema pittorico “altro” della Neometafisica, dove la rielaborazione delle sue creazioni non si contraddistingue come una semplice (anche se sempre splendida) replica del passato, ma come un nuovo e luminoso periodo di creazione in cui il Maestro ha riletto e interpretato la sua stagione metafisica giovanile contaminandola con l’immenso apparato iconografico delle sue opere degli anni Venti e Trenta per ottenere nuovi risultati.”

Per il presidente della Fondazione Molise Cultura Antonella Presutti la mostra su Giorgio de Chirico nel Molise è una sfida. “Sfida perché il rapporto, a prima vista – sostiene Presutti –  è tra grande e piccolo e, dunque, un rapporto sperequato, a prima vista, per l’appunto, perché, come andiamo ripetendo da molto tempo, la provincia in questo momento ha una spinta propulsiva d’eccezione rispetto alla cultura, una “sete” ed un bisogno di confronto che rende ogni evento di qualità patrimonio comune. In questo senso la mostra su de Chirico si investe anche di una funzione simbolica, attestazione del nuovo corso inaugurato dalla Fondazione e fatto di attenzione al territorio, di convinzione che la cultura sia il miglior veicolo per far conoscere la nostra Regione e dello sguardo ambizioso rivolto alle eccellenze che il panorama nazionale propone, ma anche alle iniziative di nicchia, che meritano attenzione”.

 Interno metafisico con nudo anatomico, 1968 olio su tela, cm. 79,5x59,5
Interno metafisico con nudo anatomico, 1968
olio su tela, cm. 79,5×59,5

Gioco e Gioia della Neometafisica rappresenta un’occasione per approfondire e apprezzare e conoscere meglio l’opera di un Giorgio de Chirico capace di essere grandissimo fino all’estremo limite della sua vita.

De Chirico ha notoriamente legato buona parte della sua opera a un immaginario molto vicino al paesaggio e al contesto storico molisano, tra antichità e modernità, dall’archeologia, ad esempio, dei siti di Pietrabbondante, Venafro, Larino e di Altilia, che dialogano con gli archeologi, i gladiatori e le rovine dipinte dal maestro, fino alla modernità della EX GIL, capolavoro di quel razionalismo architettonico italiano degli anni Trenta che proprio in de Chirico trovò una fondamentale fonte di ispirazione, in quella “Metafisica costruita” che si diffuse nelle architetture dell’epoca e che riecheggia anche negli spazi solenni dell’edificio di Campobasso progettato da Domenico Filippone.

Il catalogo edito da Regia Edizioni di Campobasso che si avvale dei saggi di Maurizio Calvesi, Lorenzo Canova, Flavia Monceri, Elena Pontiggia e Katherine Robinson, contiene una collezione di testi scelti dell’artista, scritti dai primi anni parigini a quelli di Roma, dove, negli ultimi trent’anni di vita, visse e lavorò, in quello studio-appartamento di Piazza di Spagna, oggi diventato Casa-museo.

La mostra rimarrà aperta fino al 6 aprile 2015, in programma un convegno internazionale sull’opera di Giorgio de Chirico. Laboratori didattici per bambini e ragazzi, visite guidate accompagneranno il pubblico alla scoperta del grande artista e delle sue opere.

Gladiatore nell’arena, 1975 olio su tela, cm. 90x70
Gladiatore nell’arena, 1975
olio su tela, cm. 90×70

www.fondazionecultura.it
www.dechiricocampobasso.wordpress.it
www.fondazionedechirico.org

 

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