I benefattori sono la Fondazione A. De Mari e il Comune di Savona. I beneficiati sono i savonesi e non solo. Perché la nascita del Museo della Ceramica, con un migliaio di opere, dal XV secolo al contemporaneo, selezionate dalle curatrici Cecilia Chilosi ed Eliana Mattiauda e la creazione di un polo museale nella città ligure, grazie al collegamento con l’attigua Pinacoteca Civica, rappresentano due doni di grande valore artistico-culturale per Italia e l’ Europa intere.
Con un investimento complessivo di 5 milioni e 120mila euro (dei quali più di 4 milioni per oneri progettuali e lavori di ristrutturazione, 700mila per allestimenti e 320mila per spese legate ad apertura, inaugurazione e funzionamento) Fondazione e Comune hanno lavorato fianco a fianco, la prima nel restaurare l’edificio del Monte di Pietà (di sua proprietà), fondato nel 1479 dal Papa savonese Sisto IV, per renderlo sede del nuovo museo, il secondo nel permettere il collegamento della struttura con l’adiacente Pinacoteca Civica di Savona, ospitata nell’edificio di Palazzo Gavotti (che appartiene al Comune) e ricca di capolavori rinascimentali, tra cui la Crocifissione di Donato de’ Bardi e contemporanei, come Picasso, Fontana, De Chirico, Magritte e Mirò.
Nella rinnovata veste di Museo della Ceramica, gli spazi restaurati e allestiti su quattro piani vengono riaperti per la prima volta al pubblico e connessi direttamente all’attigua Pinacoteca Civica. Con il risultato di dar vita a un polo di attrazione: il Museo d’Arte di Palazzo Gavotti e di creare un itinerario culturale e artistico di rilievo internazionale, in stretto collegamento con le chiese e i palazzi del centro storico cittadino.
«Aver realizzato un progetto così rilevante per la nostra comunità e il territorio è per noi motivo di grande orgoglio e soddisfazione- ha commentato Roberto Romani, Presidente della Fondazione A. De Mari – riteniamo che aver dato al nostro edificio del Monte di Pietà la destinazione di sede del Museo della Ceramica debba considerarsi la naturale evoluzione di un palazzo che rappresenta un capitolo fondamentale della storia savonese e che diventerà così luogo di conoscenza e rappresentazione del vissuto economico e culturale del nostro territorio». «La nascita del Museo della Ceramica e la realizzazione, con esso, di un nuovo polo culturale della ceramica savonese costituiscono un’importante opportunità per la città – dichiara Federico Berruti, Sindaco di Savona – per favorire lo sviluppo turistico e culturale del territorio. A partire dalla nascita di un centro espositivo di questa portata, l’obiettivo è quello di far sì che la nostra città e le sue storiche peculiarità artistiche possano trovare un ruolo preminente nell’ambito della ceramica italiana».
In effetti, forte di una tradizione che ha visto la produzione ceramista caratterizzare peroltre sei secoli l’arte, la storia e la cultura del Savonese, il Museo della Ceramica rappresenta l’espressione di un intero territorio e dell’eccellenza che l’ha reso apprezzato in tutto il mondo. Il suo percorso espositivo, articolato su quattro livelli e organizzato per singole raccolte, comprende le opere di proprietà della Pinacoteca Civica: l’antica vaseria dell’Ospedale San Paolo, la prestigiosa donazione del Principe Boncompagni Ludovisi e i pezzi donati o in deposito alla Pinacoteca a partire dal 2011 (raccolte Folco e Figliolia), cui si aggiungono le ceramiche acquistate nel tempo dalla Fondazione A. De Mari, come il corredo della farmacia Cavanna, la collezione Bixio e importanti lavori tratti dalle edizioni della Biennale della Ceramica, realizzate da noti artisti e designer contemporanei fra cui Michelangelo Pistoletto, Adrian Paci, Yona Friedman, Alberto Garutti, Ugo La Pietra, Alessandro Mendini, Andrea Branzi, Pekka Harni e Franco Raggi.
Completano la visita gli strumenti multimediali, realizzati da “Mizar per la divulgazione scientifica”, di Paco Lanciano, tra cui la quadrisfera, una struttura che permette di assistere a una suggestiva narrazione della storia e degli sviluppi della ceramica ligure.
Il restauro, basato sull’adozione di soluzioni architettoniche per la conservazione e il recupero delle parti originarie dell’edificio, con l’inserimento di nuovi elementi contemporanei con strutture in vetro e acciaio, è stato eseguito, per conto della Fondazione A. De Mari, da Armellino & Poggio Architetti Associati, lo Studio di Architettura Fallucca e l’Architetto Marco Ricchebono.
MUSA – Museo d’Arte di Palazzo Gavotti
Ingresso e biglietteria:
Palazzo Gavotti, p.zza Chabrol, nn.1-2, Savona (anche con accesso disabili)
E-mail: musei@comune.savona.it
Biglietteria: 019 8310256
Uffici Servizio Musei: 019 8310339 / 8310686
Orari:
lunedì, martedì, mercoledì 10.00-13.30
giovedì, venerdì, sabato 10.00-13.30 e 15.30-18.30
domenica 10.00-13.30
Dalle ore 8.30 alle ore 10 (dal lunedì al venerdì) il museo è aperto a richiesta per gruppi e scolaresche.
In occasione di mostre ed eventi gli orari potranno variare.