Mezzogiorno di fuoco al Museo del Bardo di Tunisi che oggi, mercoledì 18 marzo, è diventato scenario di un nuovo attacco terroristico, secondo i media, ancora opera dell‘Isis.
19 morti, tra cui 17 turisti e 21 feriti: questo è il bilancio provvisorio di un attacco al museo messo in atto questa mattina intorno a mezzogiorno da tre uomini armati di kalashnikov e vestiti con l’uniforme dell’esercito.
L’obiettivo iniziale degli attentatori era irrompere in Parlamento, dove si stava discutendo una legge anti-terrorismo, ma bloccati dalle forze dell’ordine, i tre hanno preso di mira un pullman di turisti posteggiato di fronte all’adiacente Museo del Bardo. 8 i primi morti.
Non contenti si sono spostati all’interno del museo prendendo in ostaggio un numero imprecisato di persone e dando vita ad una strage, nella quale sono rimasti coinvolti anche degli italiani. Dopo circa tre ore, durante un blitz delle forze dell’ordine, gli ostaggi sono stati liberati e due degli attentatori sono rimasti uccisi. Sembra invece sia stato arrestato il terzo terrorista, uno studente 22enne.
Sono state vere e proprie ore di fuoco in una mattinata di terrore consumatasi in una Tunisia che giusto ieri la ministra del Turismo Selma Ellouni Rekik aveva definito “Paese sicuro che può essere visitato tranquillamente”.
Il primo ministro Habib Essid ha annunciato di aver preso “provvedimenti urgenti” con l’obiettivo di difendere il settore turistico e garantire la sicurezza nella capitale a tutti i visitatori.
Il premier Essid ha aggiunto: “Questa sarà una guerra lunga: dobbiamo mobilitarci a ogni livello, tutti insieme, tutte le appartenenze politiche e sociali, per lottare contro il terrorismo. Serve unità nella difesa del nostro paese che è in pericolo”.
