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Dai Visconti agli Sforza. Le meraviglie dell’arte lombarda a Milano. Mostra & Foto

“Arte lombarda dai Visconti agli Sforza” è una mostra nella mostra: un ricchissimo percorso espositivo che ripercorre l’arte lombarda tra Tardo Medioevo e Rinascimento, ma allo stesso tempo un omaggio e una rivisitazione di una mostra omonima che nel 1958 già abitò Palazzo Reale.

(Filippo Del Corno, Assessore alla Cultura, Comune di Milano)

Maestro della Madonna Cagnola
Maestro della Madonna Cagnola (Zanetto Bugatto), Polittico della Madonna Cagnola, 1470-1475 circa
Da sinistra a destra: San Giovanni Battista, Madonna col Bambino e angeli, Sant’Ambrogio
Tempera grassa su tavola
(Foto: Giulia Mauri © ArtsLife)

Correva l’anno 1958. Era aprile e a Palazzo Reale si inaugurava una mostra importante, negli intenti e per la densità di studi che avrebbe lasciato. Le sale espositive erano state da poco risanate in seguito ai bombardamenti del 1943 e Roberto Longhi e Gian Alberto Dell’Acqua vi misero in scena “Arte lombarda dai Visconti agli Sforza”.

I frutti di un lavoro di ricerca e valorizzazione, già avviato durante gli anni della guerra da personalità come Fernanda Wittgens e Franco Russoli, erano raccolti lì, in quel compendio straordinario di oggetti presentati come la manifestazione di una regione geograficamente e politicamente compatta, capace di autonomia espressiva. Dopo “la lunga dimenticanza dei valori d’arte di Lombardia” accusata da Longhi, era giunto ormai il tempo di rivendicare l’identità e la grandezza di una tradizione che aveva giocato un ruolo decisivo nell’arte.

Antonio Mantegazza
Dal catalogo della mostra “Arte lombarda dai Visconti agli Sforza” del 1958
Antonio Mantegazza, San Giovanni dolente e Maria dolente, 1482-1485 circa
Marmo
(Foto: Giulia Mauri © ArtsLife)

Oggi, a distanza di più di cinquant’anni, gli studi longhiani rimangono un riferimento imprescindibile a cui hanno reso omaggio i curatori Serena Romano e Mauro Natale per raccontarci la storia di Milano: una città sotto i riflettori per l’imminente apertura di Expo, ma che già settecento anni or sono splendeva quale centro nevralgico d’Europa.

Tra Medioevo e Rinascimento finì un mondo e ne iniziò uno nuovo. Milano, con la Lombardia tutta, fu protagonista e fautrice di questa trasformazione epocale. Crogiolo di artisti eccelsi e fucina di modelli, linguaggi e innovazioni estetiche, la sua storia è indissolubilmente legata alla committenza di due famiglie: i Visconti e gli Sforza.

Potere, congiure e rivalità prosperarono insieme all’arte e alla cultura. Quasi 250 pezzi – tra dipinti su tavola, affreschi, sculture, oggetti di oreficeria e libri miniati – ci parlano della ricchezza inesausta del patrimonio artistico in seno a una civiltà cortese impegnata a forgiare la propria immagine.

Allestimento della mostra “Arte lombarda dai Visconti agli Sforza. Milano al centro dell’Europa”
Allestimento della mostra “Arte lombarda dai Visconti agli Sforza. Milano al centro dell’Europa”
(Foto: Giulia Mauri © ArtsLife)

Tra il 1277 e il 1535 le età dell’oro dell’arte lombarda si susseguono, nella storia come in mostra. Esordisce la dinastia Visconti, con Azzone che apre le frontiere a Giotto e Giovanni di Balduccio. Il linguaggio figurativo, dapprima ancora legato alla tradizione locale – le forme solide e i volumi austeri della Madonna col Bambino del Maestro degli Osii –, si rinnova a contatto con gli artisti toscani. Incantano la squisita dolcezza della Madonna col Bambino del Maestro di Viboldone, le mirabili sculture di Bonino da Campione e le tavole di Giusto de’ Menabuoi.

Maestro della Loggia degli Osii
Maestro della Loggia degli Osii, Madonna col Bambino, 1320 circa
Arenaria con tracce di policromia, 145 x 64,5 x 55,5 cm
(Foto: Giulia Mauri © ArtsLife)
Maestro delle sculture di Viboldone
Maestro delle sculture di Viboldone, Madonna col Bambino, santi e un donatore, 1340-1350 circa
Marmo, 55 x 55,2 x 11,5 cm
(Foto: Giulia Mauri © ArtsLife)

Al volgere del Quattrocento, è il francofilo e intraprendente Gian Galeazzo Visconti il Signore del tardo gotico lombardo. Sono anni di fervida creatività, quelli del grande cantiere del Duomo di Milano e della fastosa corte pavese che attrae artisti di primissimo piano come Gentile da Fabriano e Pisanello. Gli anni in cui la Madonna del Roseto di Michelino da Besozzo – “pittore eccelso tra tutti i pittori del mondo” come lo definì Giovanni Alcherio – fiorisce in tutta la sua luminosa bellezza.

Michelino da Besozzo
Michelino da Besozzo o Stefano di Giovanni, Madonna del roseto (Madonna col Bambino e Santa Caterina), 1420
Tempera e oro su tavola trasportata su tela, 130 x 95 cm
(Foto: Giulia Mauri © ArtsLife)

Gli sfondi oro – da rimirar sono i celebri Tarocchi di Bonifacio Bembo – inondano di luce anche il lungo regno di Filippo Maria Visconti, seppur segnato dalla crisi del ducato e dalla presa di potere di Francesco Sforza prima e di Galeazzo Maria dopo. Da Pavia a Milano, migra la corte portando con sé nuove maestranze e nuove tendenze: Vincenzo Foppa, Bembo, Zanetto Bugatto, Bergognone. Poi arriveranno Ludovico il Moro – l’ultimo Sforza –, i Francesi invasori e Bramante, Leonardo e Bramantino.

I segni del loro talento innovatore vivono nei dipinti di Giovanni Antonio Boltraffio, Ambrogio de Predis e Bernardo Zenale. Bagliori ultimi di una rassegna che, testimoniando l’eccezionale modernità di vedute del governo visconteo e sforzesco, colma un capitolo di storia tra “Giotto, l’Italia. Da Assisi a Milano” e “Leonardo da Vinci 1452-1519”: i prossimi attesissimi appuntamenti a Palazzo Reale.

Vincenzo Foppa
Vincenzo Foppa, Presentazione di Gesù al Tempio, 1470 circa
Tempera su tavola, 129,5 x 56 cm
(Foto: Giulia Mauri © ArtsLife)
Pittore lombardo
Pittore lombardo, Compianto su Cristo morto, 1320 circa
Affresco staccato, 130 x 230 cm
(Foto: Giulia Mauri © ArtsLife)
Giovanni di Balduccio
Giovanni di Balduccio, San Pietro martire, 1332-1334 circa
Marmo, 59,5 x 20 x 12 cm
(Foto: Giulia Mauri © ArtsLife)
Giovanni di Balduccio
Giovanni di Balduccio, San Pietro martire e tre donatori, 1340-1350 circa
Marmo, 80 x 86 x 14,5 cm
(Foto: Giulia Mauri © ArtsLife)
Giovanni di Balduccio
Giovanni di Balduccio, San Pietro martire, 1340-1350 circa
Marmo, 144 x 48 x 33 cm
(Foto: Giulia Mauri © ArtsLife)
Maestro delle sculture di Viboldone
Maestro delle sculture di Viboldone, Busto di giovane donna (“Diva Faustina”), 1350 circa
Marmo di Candoglia, altezza 40 cm
(Foto: Giulia Mauri © ArtsLife)
Pittore lombardo
Pittore lombardo
Da sinistra a destra: La Maddalena al sepolcro di Cristo e Noli me tangere, 1350-1355 circa
Affresco staccato a massello, 157 x 187 cm
Il re Amulio riceve la notizia della presa di Albalonga, 1340 circa
Affresco strappato e fissato su telaio di legno quadrettato, 180 x 100 cm
(Foto: Giulia Mauri © ArtsLife)
Allestimento della mostra “Arte lombarda dai Visconti agli Sforza. Milano al centro dell’Europa”
Allestimento della mostra “Arte lombarda dai Visconti agli Sforza. Milano al centro dell’Europa”
(Foto: Giulia Mauri © ArtsLife)
Jacopino da Tradate
Jacopino da Tradate, Cristo Deposto, terzo/quinto decennio del XV secolo (?)
Marmo, 184 x 77 cm
(Foto: Giulia Mauri © ArtsLife)
Allestimento della mostra “Arte lombarda dai Visconti agli Sforza. Milano al centro dell’Europa”
Allestimento della mostra “Arte lombarda dai Visconti agli Sforza. Milano al centro dell’Europa”
(Foto: Giulia Mauri © ArtsLife)
Giovanni Antonio Amadeo
Giovanni Antonio Amadeo, Virtù
Marmo
(Foto: Giulia Mauri © ArtsLife)
Cristoforo Mantegazza
Cristoforo Mantegazza, Madonna col Bambino, 1470-1475 circa
Marmo, 40 x 30,5 x 13,5 cm
(Foto: Giulia Mauri © ArtsLife)
Maestro di Santa Maria Maggiore
Maestro di Santa Maria Maggiore (Domenico Merzagora?), San Giovanni evangelista (parte di un Compianto sul Cristo morto di otto figure), 1480 circa
Legno di pioppo scolpito e dipinto, 171 x 49 x 36,5 cm
(Foto: Giulia Mauri © ArtsLife)
Iacopino De Mottis e artista lombardo
Iacopino De Mottis e artista lombardo, Madonna col Bambino in trono e angeli musicanti (al centro), Sant’Ugo di Lincoln (a sinistra), Sant’Ugo di Grenoble (a destra), Dio Padre (nella cimasa)
Tempera e olio su tavola
(Foto: Giulia Mauri © ArtsLife)
Cristoforo Solari detto il Gobbo
Cristoforo Solari detto il Gobbo, Giustizia, 1493-1495 circa
Marmo, 80 x 32 x 30 cm
(Foto: Giulia Mauri © ArtsLife)

INFORMAZIONI SULLA MOSTRA

Arte lombarda dai Visconti agli Sforza. Milano al centro dell’Europa

A cura di Serena Romano e Mauro Natale

Palazzo Reale, Milano

12 marzo – 28 giugno 2015

La mostra è coprodotta da Palazzo Reale e da Skira editore

Catalogo Skira

ORARI
lun 14:30-19:30
mar, mer, ven, sab, dom 9:30-19:30
gio 9:30-22:30
Il servizio di biglietteria termina un’ora prima della chiusura.

INFO E PRENOTAZIONI
http://www.viscontisforza.it
http://ww.comune.milano.it/palazzoreale | Tel. +39 02 54914

BIGLIETTI

Il prezzo del biglietto comprende l’audioguida della mostra

Intero: € 12,00
Ridotto: € 10,00
Ridotto club Skira: €9,00
Gruppi*: € 10,00
Scuole*: € 6,00
Famiglie: € 16,00 (1 adulto + 1 ragazzo di età inferiore a 14 anni)
* Per i gruppi e per le scuole, approfitta dello sconto promozionale valido fino al 15 Aprile, 2015

Biglietti congiunti (con audioguida in omaggio):
– Biglietto congiunto con Mostra Leonardo OPEN: € 20,00
(Visiti Leonardo il giorno dell’acquisto, e torni a vedere Visconti Sforza quando vuoi)
– Biglietto congiunto con Mostra Leonardo IN GIORNATA: € 18,00
(Visiti prima Visconti Sforza e SALTI LA CODA per Leonardo!)

Biglietti online
Infoline e prevendite
+39.0292800375 (dal lunedì al sabato dalle 8:00 alle 18:30)

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