Costruire a Parigi nel 14° Arrondissement una replica esatta dello studio di Alberto Giacometti. Sono questi i progetti della Fondazione Giacometti, decisa a superare le discordie degli ultimi anni causate dalla competizione tra la stessa fondazione e un’associazione creata dalla moglie dell’artista, Annette.
Questo sarebbe quindi – come annuncia Catherine Grenier, attuale direttrice della Fondazione – l’inizio di un periodo più pacifico all’interno dell’ente. Buoni propositi che si fanno strada proprio mentre il mercato di Giacometti è alle stelle e si attendono sorprese dalla vendita del suo Homme au doigt. Gli intenti sarebbero di rendere sempre più accessibile e fruibile l’intera collezione e intanto si prevede l’uscita del primo catalogo ragionato dell’opera dell’artista.
Nel frattempo non mancano le mostre in programmazione: nel 2017 la Tate Modern dedicherà una personale all’artista, e la National Portrait Gallery di Londra esporrà quest’anno i suoi ritratti. Ma ancora, nel 2016 il Museo Picasso metterà in dialogo i due artisti, Picasso e Giacometti, e quest’ultimo sarà protagonista anche allo Yuz Museum di Shanghai.