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Picasso torna il re con 179,3 M$. Nuovo record e opera più cara in assoluto in asta

Pablo Picasso (1881 – 1973) FEMME AU CHIGNON DANS UN FAUTEUIL Oil on canvas, 92 by 73 cm Painted in 1948 In asta martedì 5 maggio a New York da Sotheby’s Stima: 12.000.000 – 18.000.000 dollari

705.858.000 $ per la vendita Christie’s “Looking Forward to the Past”. 320.650.000 $ solo per Picasso e Giacometti: nuovi record d’asta per pittura e scultura e per entrambi gli artisti.

34 lotti venduti, solo 1 unsold,  record d’asta anche per Peter Doig, Jean Dubuffet, Chaim Soutine, Cady Noland, Diane Arbus  

11.05.2015, New York – A molti sarà parso un azzardo l’idea di accostare un dipinto Monet a uno di Rothko. Ma l’asta di questa sera ha dimostrato il contrario, confermando il forte intuito di Loic Gouzer responsabile del dipartimento di arte contemporanea da Christie’s che ha curato l’asta che si è svolta nelle  notte italiana (dalle 19.00  newyorkesi).

705.858.000 dollari realizzati. 320.650.000 $ solo per due opere di Picasso e Giacometti che hanno infranto i record d’asta per pittura e scultura e per entrambi gli artisti. 34 lotti venduti, solo 1 unsold. Il risultato ha ben superato le stime pre-asta di 500 milioni di dollari.

Intitolata “Looking Forward to the Past”, la vendita ha proposto opere realizzate nell’arco temporale 1902 – 2011  nel tentativo -citando le parole del curatore- di illustrare le “durevoli dinamiche”  alla base della creazione artistica negli anni considerati.

Sembra che il giovane Gouzer abbia davvero fatto centro. Già la scorsa primavera aveva fatto incassare alla Maison di Pinault oltre $134.6 milioni di dollari con l’asta “If I Live I’ll See You Tuesday”, una sorta di primo esperimento di questa tipologia di vendita “curated” che Christie’s ha replicato quest’anno con successo dopo il test del maggio 2014.

Il 2015 ha visto qualche novità. Se un anno fa Gouzer si era concentrato sull’arte contemporanea (35 lotti offerti, un solo invenduto, 16 nuovi record) stasera il tema scelto è stato il dialogo tra le epoche e tra le opere d’arte.

Con i suoi 179.365.000 dollari realizzati, “Les Femmes D’Alger (Version ‘O’)” di Pablo Picasso è stato il centro ideale della vendita, nonché simbolo dell’asta:  il genio spagnolo in quest’opera “si confronta con il maestro Eugène Delacroix (in particolare proprio le sue “Les femmes d’Algère”),  ma realizza anche un omaggio a Matisse (a cui Picasso dedica l’intera serie). Guarda sia al passato che al futuro”, come ha spiegato Gouzer.

Nella classifica delle opere d’are più care vendute in asta, Picasso ha sorpassato così il trittico di Francis Bacon, “Three studies of Lucian Freud”, venduto per $142 milioni da Christie’s nel novembre 2013. Lo scettro torna dunque a Re Pablo, dopo un’attesa di cinque anni da quando l’aggiudicazione di “Nude, Green Leaves and Bust” per $106.482.500 aveva reso lo spagnolo l’artista più pagato al mondo.

“Les Femmes D’Alger (Version ‘O’)” erano presentate a una stima di 140 milioni di dollari. Dopo molti rilanci tra sala e telefoni, il martello dell’auctioneer Jussi Pylkkanen (Global President di Christie’s) si è fermato a 160 milioni (179.4 con i diritti), superando di oltre cinque volte il suo precedente passaggio in asta alla fine degli anni Novanta quando, durante la vendita della collezione di Victor e Sally Ganz (novembre 1997), fu acquistato per quasi 32 milioni di dollari.

Diciotto anni fa scriveva Carol Vogel sulle pagine del New York Times: “Ieri notte quattro dei dipinti “Algiers” sono stati venduti. Il più importante, “Version O”, l’ultimo e il più completo della serie,  è stato venduto a Libby Howie, un mercante di Londra, per $31.9 milioni, oltre due volte la sua stima di 12 milioni di dollari”. I Ganz  avevano comprato, nel 1956, l’intera serie delle Donne d’Algeria, dipinta tra il 1954 e il 1955.

pica

La seconda superstar del catalogo è stato Alberto Giacometti. Il suo “L’homme au doigt” ha realizzato $141.285.000  dollari. Una conferma del momento di grande apprezzamento tra i collezionisti per le opere dell’artista svizzero, come aveva pronosticato Jussi Pylkannen affermando prima dell’asta “Il mercato di Giacometti potrebbe avere un ulteriore sviluppo e potrebbe restare solo un ricordo la cifra record di 103 milioni di dollari realizzati dalla vendita della scultura “L’homme qui marche I” nel febbraio 2010, da Sotheby’s” quando Lily Safra l’acquistò per il prezzo più caro in assoluto mai pagato per una scultura.

Ma i 140 milioni di stasera hanno spazzato via sia il ricordo che il record. Concepita nel 1947 dopo sei calchi di prova, “L’homme au doigt” è probabilmente l’unica versione in bronzo del soggetto. (leggi qui un approfondimento su questa scultura).

Le aggiudicazioni di rilievo sono state molte altre. Terzo posto sul podio ancora per Picasso con i $67.365.000 di “Buste de femme (Femme à la résille)”.

Il colpo di martello del quinto lotto ha segnato il nuovo record d’asta per Peter Doig, artista inglese che tra il 2013 e il 2014 ha visto una forte crescita dei prezzi: solo l’anno scorso sono stati realizzati i suoi tre risultati più alti in assoluto in asta.

“Swamped”, che era presentato con stima a richiesta è stato aggiudicato a $25.925.000. Il record precedente di “Pine House (Rooms for Rent)” era invece di 18.085.000 $, mentre un dipinto con soggetto simile – una canoa – era stato venduto nel 2007 da Sotheby’s a Londra per 11.259.367 $ (5.732.000 £).

Batte se stesso anche Jean Dubuffet che con il grande “Paris Polka” del 1961 a $24.805.000 ha triplicato abbondantemente la sua aggiudicazione più alta precedente (“Cité Fantoche”, 2014, 7.445.000 $). Anche Chaim Soutine con “Le Bœuf”venduto a $28,165,000 super il top price di 18.043.750 $ de “Le petit pâtissier”  realizzato nel 2013.

Record anche per una delle artiste donna viventi più care sul mercato, Cady Noland che con “Bluewald” del 1989 a $9.797.000 supera il suo top price del 2011 di 6.578.500 $ e per Diane Arbus a $785.000.

Aggiudicazioni molto superiori a quelle appena citate, ma che non hanno infranto il record d’asta dell’artista, sono state per Mark Rothko con “No. 36 (Black Stripe)” del 1958 venduto per $40,485,000 (approfondimento qui). Stessa cifra per la veduta del Parlamento a Londra visto dalla sponda del Tamigi realizzata da Claude Monet tra il 1900-1901.

14 tagli su rosso di Lucio ‪‎Fontana il solo rappresentate del nostro Paese in catalogo, hanno cambiato proprietario per $16.405.000 (stima 10/15 milioni). L’unico unsold della serata, un mobile di Alexander Calder (Untitled, h 248.9 x 132 x 4.4 cm.), del 1937 che era presentato a una stima di $5.500.000 – $7.500.000.

Ecco il catalogo completo:

Christie’s
New York, 11 maggio 2015

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