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Cambi: risultato eccezionale per l’asta Mario Panzano Antiquario

Coppia di angoliere Coppia di angoliere con sportello lastronate ed intarsiate in violetto con il motivo del quadrifoglio, Genova, sesto decennio del XVIII secolo bocchette e piedini a testa di delfino in bronzo cesellato e dorato, fregi laterali a pellacce in rame sbalzato e dorato, piano in marmo di Verona, all’interno due ripiani sagomati, cm 62x62x95. Esempi della migliore qualità dell’ebanisteria genovese della metà del secolo. La cura dell’esecuzione è testimoniata dalle finte cerniere presenti sul lato dell’apertura dello sportello, simmetriche con quelle funzionali. Una angoliera della medesima fattura con identica soluzione delle finte cerniere è conservata in collezione privata, cfr. A. Gonzalez Palacios, Il mobile in Liguria, 1996, foto n. 292 € 60.000 - 70.000 venduto euro 310.000

Ha ottenuto un risultato eccezionale l’asta “Mario Panzano Antiquario” organizzata da Cambi a Genova lo scorso 19 maggio. Dei 161 lotti in catalogo, l’83% ha trovato proprietario, al 180% del proprio valore, per un fatturato totale di €2.100.000.

“E’ senz’altro il miglior risultato ottenuto per l’Antiquariato dell’ultimo decennio” – commentano gli esperti della casa d’aste. “La sala era gremitissima, cosa diventata, con l’avvento dell’ONLINE, ormai inusuale, se non per vendite molto particolari. Tantissime le richieste per il telefono e i collegamenti online. L’interesse per l’Antiquariato ricercato non è andato perduto”.

Il catalogo proposto da Cambi era sicuramente particolare, una selezione completamente dedicata ad un nucleo di arredi e oggetti d’arte appartenuti all’Antiquario Mario Panzano, mancato lo scorso settembre. Indubbiamente l’insieme era di gusto “genovese” molto ricercato e curato e gli arredi hanno visto i risultati migliori.

Coppia di angoliere
Coppia di angoliere con sportello lastronate ed intarsiate in violetto con il motivo del quadrifoglio, Genova, sesto decennio del XVIII secolo bocchette e piedini a testa di delfino in bronzo cesellato e dorato, fregi laterali a pellacce in rame sbalzato e dorato, piano in marmo di Verona, all’interno due ripiani sagomati,
cm 62x62x95.
Esempi della migliore qualità dell’ebanisteria genovese della metà del secolo. La cura dell’esecuzione è testimoniata dalle finte cerniere presenti sul lato dell’apertura dello sportello, simmetriche con quelle funzionali. Una angoliera della medesima fattura con identica soluzione delle finte cerniere è conservata in collezione privata, cfr. A. Gonzalez Palacios, Il mobile in Liguria, 1996, foto n. 292
€ 60.000 – 70.000
venduto euro 310.000

Il top lot una coppia di angoliere (lotto 30) con motivo quadrifoglio del secondo decennio del XVIII secolo è salito da una stima iniziale di ero 60mila sino a 310mila euro tra sala e telefono, mentre il raro comò Liugi XV del 1765-75 si è fermato a più di 150mila euro da una partenza di 25mila.

Intorno ai 100mila euro troviamo il lotto 17 un bureau Liugi XV lastricata in palissandro del XVIII secolo, mentre un tavolino da lavoro Luigi XV (lotto 10) ha raggiunto i 77mila e una scrivania diplomatica Luigi XV con filettatura in bois de rose dai soli 12 mila si è fermata sui 77mila euro.

Tra le aggiudicazioni migliori raggiunte si menzionano due argenti entrambi con punzone Torretta, che hanno destato interesse, il lotto 105, un calamaio sbalzato Luigi XVI che da 3mila ha raggiunto quasi i 29mila euro, e la caffettiera in argento sbalzato torcono per l’anno 1769 che si è fermata a 24mila.

Infine tra i dipinti in catalogo spicca il risultato raggiunto dalla coppia di olii su tela di Guidobono, il “Viaggio di Giacobbe” e “Orfeo incanta gli animali” battuti a 87mila euro.

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