Situata sul finire di Via Margutta, considerata vero e proprio centro artistico della città, la Galleria d’Arte Russo propone, per tutto il mese di maggio, una particolare chiave di lettura di alcuni tra gli scorci più noti del mondo, grazie all’esposizione delle opere di Tommaso Ottieri.
Originario di Napoli, l’architetto Ottieri si trasferisce per qualche tempo a Santorini, in Grecia, e solo al suo ritorno in Italia decide di dedicarsi completamente alla pittura, utilizzando l’antichissima tecnica, risalente al periodo greco, conosciuta come encausto. La particolarità di questa pratica consiste nella necessità di sottoporre le opere a combustione, con lo scopo di fissare il colore, ottenuto, in precedenza, da una fusione tra olio e cera.
Ne deriva un colore brillante e immutabile nel tempo, evidente nelle particolari vedute notturne di Ottieri, che sembrano illuminarsi di luce propria, emergendo dall’oscurità. Prendono così vita e forma gli edifici, definiti da fasci di luce che richiamano alla mente la frenesia e la vivacità di alcune realtà metropolitane; mentre gli spazi chiusi avvolgono completamente lo spettatore, coinvolgendolo in uno straordinario gioco di pieni e vuoti.
Buio e luce si rivelano protagonisti indiscussi delle opere in mostra, la potenza della luce come risposta al buio, sinonimo di incertezza e mistero.
Lo spettatore, rapito dallo scintillio delle forme, si ritrova a contemplare quell’eterno movimento creato dal fuoco che, con un gioco di contraddizioni, diventa generatore di un moto immutabile.
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INFORMAZIONI UTILI:
Tommaso Ottieri – La funzione del nero
08/05/2015 – 30/05/2015
a cura di Marco Di Capua
Galleria Russo
Via Alibert, 20 – Roma
Orari d’apertura:
Lunedì: 16.30 – 19:30
Martedì – Sabato: 10.00 – 19.30
www.galleriarusso.it