Una stagione ricca di sorprese. E’ questo l’assaggio che il Teatro Menotti di Milano dà della sua programmazione per l’anno 2015/2016. Apparecchia sul cartellone 24 titoli conditi di altri eventi e attività, e intitolando la stagione “Nutrirsi di teatro”, non manca di strizzare l’occhio ad Expo.
Pensato per un pubblico variegato e onnivoro, diversificato per fasce di età e di interessi, il menù teatrale del Menotti lascerà tutti senza parole, spaziando dalla musica alla parola, dai classici al teatro contemporaneo, dalla danza agli spettacoli per l’infanzia. Un “teatro senza porte”, dicono i responsabili, e senza interruzioni: infatti dal primo ottobre la stagione arriverà tutta d’un fiato all’estate 2016, arricchendosi di nuove e importanti collaborazioni.
Prima novità su tutte, la stretta sinergia con il Teatro del Buratto: si instaurerà un dialogo tra due centri di produzione teatrale con una storia pluridecennale che condivideranno spazi, pubblico e progetti. A partire da ottobre, infatti, alcuni spettacoli della stagione del Teatro Menotti saranno ospitati dal Teatro Verdi che, a sua volta, utilizzerà la sala di Via Ciro Menotti 11 per numerosi appuntamenti delle stagioni del Buratto, Insieme a Teatro e A Teatro con la scuola.
Come “nani sulle spalle dei giganti”, il Teatro Menotti nella prossima stagione celebrerà i 400 anni shakespeariani con una rivisitazione dei più amati classici. A partire da un “Amletò” firmato Giancarlo Sepe che gioca con la tragedia del bardo, la violenta, la accarezza, la travolge stravolge, rovesciando lingua e linguaggio teatrale. Fa da contraltare “Amleto di William Shakespeare”, la versione assolutamente integrale dell’opera del commediografo proposta da Ninni Bruschetta. E si continua con “Romeo e Giulietta” di Tonio De Nitto e del suo gruppo Factory che darà vita ad un gioco di luci e colori che promettono di trasportare gli spettatori in un “globe theatre” in salsa salentina.
L’omaggio ai classici continua con il “Mastro Don Gesualdo” di Guglielmo Ferro, interpretato da Enrico Guarneri, che insisterà sul concetto di “roba” nella letteratura del Verga. Lello Arena sarà invece “L’avaro” di Molière per la regia di Claudio Di Palma, e ritorneranno sul palcoscenico del Teatro Menotti Alarico Salaroli, Marco Balbi ed Helena Hellwig con il loro “Don Chisciotte – Commedia Pop” firmato dalla regia di Emilio Russo.
Si continua con “Doppio sogno (eyes wide shut)”, l’allucinata lettura psicanalitica di Giancarlo Marinelli portata in scena da Caterina Murino e Ivana Monti; e poi ancora “La lezione” di Ionesco nella versione noir di Valerio Binasco, e infine, al termine della tournée nazionale, tornerà a Milano “Chi ha paura di Virginia Woolf”. Una produzione del Teatro Menotti che vanta la regia chirurgica di Arturo Cirillo e l’interpretazione formidabile diun ineguagliabile quartetto di attori, quali Milva Marigliano, lo sesso Cirillo, Valentina Picello ed Edoardo Ribatto.
Il cartellone della stagione 2015/2016 ci racconterà tante storie. Storie del passato e storie del tempo presente, che accenderanno i riflettori su un teatro di narrazione, specchio della realtà, declinato tra impegno civile, comicità d’autore, riflessioni sulla storia e sulla contemporaneità.
Storie di guerra e di sport come quelle di Federico Buffa, il noto story-teller, in scena e in sfida teatrale, con “Le Olimpiadi del 1936” che lo scorso gennaio, al suo debutto sul palcoscenico milanese, ha ottenuto un successo straordinario. Ancora il tema della guerra, per celebrare e non dimenticare, la tragedia del 15/18 dopo cento anni con “L’è el dì di mort, alegher!”m storie della diserzione che faranno da contro canto al poema di Delio Tessa, per stimolare la nostra memoria collettiva. Si parlerà poi de “L’Italia dell’amianto”, uno spettacolo che racconterà il punto di vista delle vittime. E storie di sogni e di solitudini saranno protagoniste in “Scende giù per Toledo”. Natalino Balasso narrerà “La cattivissima epopea di Toni Sartana” invitando il pubblico a conscere quella “locomotiva d’Italia”, ovvero il nord-est, dove non c’è più spazio per l’umanità o la correttezza, e dove è meglio possedere. Infine Lucia Vasini e Antonio Cornacchione saranno impegnati in “L’ho fatto per il mio paese”, un dialogo senza esclusione di colpi, tra un esodato un po’ guerrigliero e un po’ Don Chisciotte, e una “ministressa” snob, capitata per caso in una politica poco attenta ai bisogni della collettività.
Non mancheranno inoltre spettacoli ispirati alla contaminazione tra parola e miusica come “E un altro giorno è andato”, una nuova produzione di TieffeTeatro Milano dedicata all’opera musicale e letteraria di Francesco Guccini, o ancora “Degni di nota”, ispirato alle canzoni e ai monologhi di Giorgio Gaber. E il palcoscenico milanese vedrà nuovamente protagoniste le canzoni di Fabrizio De André con “Buona novella”, quest’anno rappresentato al Teatro Verdi.
L’intera stagione 2015/2016 del Teatro Menotti sarà dedicata alla Fondazione Banco Alimentare Onlus e ai suoi progetti di raccolta delle eccedenze di produzione, agricole e dell’industria alimentare, e la redistribuzione delle stesse a enti e iniziative di aiuto ai poveri.