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Battuta in asta da Bolaffi a 60mila € medaglia d’oro zar Alessandro I

In catalogo da Bolaffi – per la prima volta in un’asta pubblica – la medaglia d’oro zarista dedicata alla fondazione della Borsa di San Pietroburgo ha raggiunto la cifra record di 60mila euro, quadruplicando la base d’asta.

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Medaglia d’oro zarista

L’esemplare, realizzato nel 1805 durante il regno di Alessandro I (peso 87,02 g; diametro 51 mm), è stato conteso a colpi di rialzi – molti i collegamenti telefonici dall’estero – fino a quando un compratore in sala ha avuto la meglio.

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Medaglia d’oro zarista

La medaglia è stato il top lot delle due giornate dedicate alla numismatica il 10 e 11 giugno da  Bolaffi. Nella giornata dell’11 giugno, per la prima volta nella storia della maison torinese, è stata battuta anche la prima parte di una delle più importanti e complete collezioni di ordini e decorazioni civili e militari della monarchia austro-ungarica, la “Collezione Fattovich” (la seconda parte andrà all’asta a dicembre).

La raccolta, un corpus di 400 lotti tra cui decorazioni dell’Ordine imperiale austriaco di Francesco Giuseppe, della Corona di ferro e dell’Ordine del Toson d’oro, il più antico e prestigioso degli ordini asburgici, ha registrato il 97% di venduto e un realizzo complessivo di oltre 500mila euro. Un risultato che ha dimostrato non solo il vivo interesse di collezionisti e operatori commerciali, ma anche le potenzialità di un settore, la faleristica, non così conosciuto.

Si conferma inoltre l’alta richiesta del mercato per le coniazioni di casa Savoia, su tutte il Carlino d’oro da 5 Doppiette Sarde del 1773 e il 100 Lire di Vittorio Emanuele II del 1878, entrambi volati a 43mila euro.

«Ancora una volta abbiamo registrato la partecipazione di molti compratori provenienti da Paesi stranieri – ha commentato Maurizio Piumatti, direttore generale di Bolaffi – Questo ci dà fiducia nel futuro, il mercato numismatico attira un pubblico internazionale e quindi si rivela più solido, poco soggetto a crisi o flessioni locali».

La vendita, con un risultato complessivo di 2,6 milioni di euro, conclude la stagione primaverile di Bolaffi, che nella prima metà dell’anno ha organizzato 5 aste (arredi antichi, libri, vini, filatelia e numismatica) e registrato un fatturato totale di circa 7 milioni di euro.

Ha espresso soddisfazione l’amministratore delegato del Gruppo Bolaffi, Filippo Bolaffi, che ha commentato: «è un nuovo record per il dipartimento numismatico, a dimostrazione della continua crescita della casa d’aste».

www.astebolaffi.it

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