1° luglio 2015, Londra
– “Dammi un’idea favolosa”
– “Cosa ti piace più di ogni altra cosa al mondo?”
– “Non lo so, che cosa?”
– “Il denaro. La cosa più importante per te è il denaro. Dovresti dipingere quadri di denaro”.
– “Oh è meraviglioso!” – esclamò Warhol.
Money Money Money. Da Sotheby’s è pioggia di bigliettoni verdi. Il catalogo dell’asta di Post-War & Contemporary Art, che sarà esitato mercoledì 1° luglio a Londra, sarà una vera e propria celebrazione della banconota americana, simbolo del nostro tempo, sinonimo del benessere e del Sogno Americano.
Tra i top lot più attesi “One Dollar Bill (Silver Certificate)”, il primissimo dollarone dipinto da Andy Warhol, risalente al 1962 e oggi stimato 13-18 milioni di sterline. Consumo, ricchezza, celebrità, glamour è tutto quello che simboleggia quest’opera, divenuta il fondamento dell’intramontabile carriera del re della Pop Art americana.
“Mi piace il denaro sui muri” – affermava Warhol che con questa serie di banconote celebrava l’alba di una nuova era.
L’esemplare all’asta da Sotheby’s non solo è il numero uno della lunga produzione, ma è anche l’unico ad essere stato dipinto a mano, prima di dare il via alla produzione seriale agevolata da processi meccanici. Realizzato su grande scala (la tela misura 132.4 x 182cm), “One Dollar Bill (Silver Certificate)” è una monumentalizzazione della banconota che racchiude in sé la storia americana. Warhol lo rappresenta con una forma ondulata, decorato da sottili linee argentate e definito da netti contrasti cromatici che conferiscono alla figura la sua tridimensionalità reale.
Il catalogo continua con “Front and Back Dollar Bills”, un altro esemplare firmato Andy Warhol e stimato 12-18 milioni di sterline. L’opera, un dittico, datato 1962 e 1963, appartiene alla prima serie di serigrafie. Si tratta di una ripetizione di banconote da 1 dollaro che sancisce l’indissolubile legame tra arte e denaro nell’opera di Andy Warhol.
Ancora Andy Warhol e ancora dollari tra i lotti offerti da Sotheby’s. Per 4,5-6 milioni di sterline gli appassionati potranno aggiudicarsi una coloratissima tela che attraverso un’incessante ripetizione del simbolo del dollaro, ne sottolinea la potenza estetica e concettuale. Parliamo di “Dollar Signs” un lavoro estremamente rara, ricordata come la prima opera monumentale della celebre serie.
Si continua con un “Dollar Sign” del 1981 stimato 4-6 milioni di sterline. Si intravede in quest’opera il connubio tra arte e business ed è chiaro come Andy Warhol abbia anticipato il boom dell’arte globale e il conseguente flusso di ricchezza che dagli anni ’80 in poi avrebbe sostenuto il connubio tra arte e denaro.
“Essere bravi negli affari è la più affascinante forma d’arte” – affermava Warhol scatenando all’epoca un dibattito critico sulla ripetizione ostentata di un soggetto così singolare, di massa senza dubbio, ma che strizzava l’occhio a capitalismo, consumismo e commercio.
L’esposizione di questa e di altre tele dedicate alla moneta americana nel 1982, trasformarono la Greene Street Gallery di Leo Castelli in un vero e proprio tempio di culto finanziario, scandito dai brillanti colori della tavolozza pop dell’artista.
Ma non è solo il re della Pop Art a scolpire un monumento al dollaro da Sotheby’s: il catalogo della Evening offrirà infatti anche una scultura di Tim Noble e Sue Webster intitolata “$”. Si tratta di una scultura luminosa dedicata al simbolo della valuta statunitense, stimata £100.000-150.000. Stravagante e splendente, kitch e sfarzosa, l’opera è composta da 204 abbaglianti lampadine, che compongono un pezzo d’arte di grande impatto. Simbolo di ricchezza, di successo, di bisogno e di avidità, questo lavoro mette in luce la potenza pura ed elettrizzante del dollaro, richiamando indubbiamente la Pop Art di Andy Warhol.
In totale nelle due sessioni dell’asta Post-War & Contemporary Art da Sotheby’s saranno 21 le opere dedicate al dollaro, per una stima complessiva di 41 – 57 milioni di sterline.