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Due importanti opere di Turner tornano nel Regno Unito per la prima volta in oltre 100 anni

Joseph Mallord William Turner Cologne, the Arrival of a Packet-Boat: Evening 1826 Oil on canvas 168.6 x 224.2 cm The Frick Collection, New York © The Frick Collection, New York / photo Michael Bodycomb Joseph Mallord William Turner Cologne, the Arrival of a Packet-Boat: Evening 1826 Oil on canvas 168.6 x 224.2 cm The Frick Collection, New York © The Frick Collection, New York / photo Michael BodycombMallord William Turner (1775 - 1851) Cologne: The Arrival of a Packet-Boat: Evening, 1826oil and possibly watercolor on canvas (lined)66 3/8 in. x 88 1/4 in. (168.59 cm x 224.16 cm)Henry Clay Frick Bequest.Accession number: 1914.1.119
Joseph Mallord William Turner Harbour of Dieppe: Changement de Domicile Exhibited 1825, but subsequently dated 1826 Oil on canvas 173.7cm x 225.4 cm The Frick Collection, New York © The Frick Collection, New York / photo Michael Bodycomb
Joseph Mallord William Turner, Harbour of Dieppe: Changement de Domicile, Exhibited 1825, but subsequently dated 1826. Oil on canvas 173.7cm x 225.4 cm. The Frick Collection, New York © The Frick Collection, New York / photo Michael Bodycomb
Due importanti opere di Joseph Mallord William Turner (1775–1851) tornano nel Regno Unito per la prima volta in oltre 100 anni. A ospitarle, in occasione di una mostra dedicata al pittore inglese (Turner on Tour, 3 novembre 2022-19 febbraio 2023), la National Gallery di Londra.

Harbour of Dieppe: Changement de Domicile e Cologne, the Arrival of a Packet-Boat: Evening, dipinti a metà degli anni 1820 ed esposti alla Royal Academy rispettivamente nel 1825 e nel 1826, non si vedevano nel Regno Unito dal 1911. Esposti a New York nel 1914 alla Knoedler Gallery, furono poi acquistati lo stesso anno dall’industriale americano Henry Clay Frick. Da allora i dipinti sono rimasti negli Stati Uniti e oggi fanno parte della celebre The Frick Collection di New York.

Dieppe e Colonia esemplificano il fascino che i porti e le marine hanno sempre esercitato su Turner. Luoghi misteriosi, sempre di passaggio, di transizione, di incontro di storie presenti e passate. Turner visitò due volte il porto francese di Dieppe, in Normandia, all’inizio degli anni ’20 dell’Ottocento, prima di dipingere Harbour of Dieppe: Changement de Domicile nel suo studio londinese.

Ambientato nel pomeriggio, l’opera attinge dagli schizzi realizzati in loco, oltre che dalla memoria e dalla fantasia. In questa visione romantica sono esclusi tutti i segni di ammodernamento, come i battelli a vapore allora in uso. Turner si concentra sull’energia vibrante della città, piena di luce e brulicante di figure impegnate nelle loro attività. L’abbigliamento locale è accurato, le navi sono rappresentate in tutte le loro sfumature, come anche l’architettura della città. La seconda parte del titolo, in francese – Changement de Domicile (cambio di domicilio) – si riferisce forse alla coppia sulla destra, che sembra caricare o scaricare oggetti dalle barche.

Joseph Mallord William Turner Harbour of Dieppe: Changement de Domicile Exhibited 1825, but subsequently dated 1826 Oil on canvas 173.7cm x 225.4 cm The Frick Collection, New York © The Frick Collection, New York / photo Michael Bodycomb
Joseph Mallord William Turner, Harbour of Dieppe: Changement de Domicile. Exhibited 1825, but subsequently dated 1826. Oil on canvas
173.7cm x 225.4 cm. The Frick Collection, New York © The Frick Collection, New York / photo Michael Bodycomb

Ma a impreziosire il quadro, e a differenziarlo da tante altre scene di genere, è la scala monumentale e il formato compositivo (173.7cm x 225.4 cm). La profondità è dettata dalla misura decrescente delle vele, che creano l’illusione di profondità. Mentre la foschia assorbe la luce solare e sfuoca tutti i contorni, che nel fondo finiscono per perdersi nel cielo bluastro e pallido. Il giallo, che domina nell’impronta tonale, è forse un lascito del viaggio che Turner compì in Italia nel 1819. Un utilizzo giudicato dai suoi contemporanei eccessivo, troppo legato all’atmosfera mediterranea piuttosto che a quella nord europea.

Cologne: The Arrival of a Packet Boat: Evening è invece ambientato al tramonto. Ex colonia romana e città imperiale libera durante il Sacro Romano Impero, Colonia è stata a lungo un importante centro commerciale, educativo e religioso. Situata sulle rive del Reno, Colonia aveva ancora un aspetto in gran parte medievale quando Turner la visitò. Nel suo dipinto è visibile solo una piccola parte della città: la torre e la guglia della chiesa di Groß St. Martin che squarciano il cielo serale, le torri difensive, le mura e la dogana. La riva è pervasa da una sensazione di quiete: alcune donne al lavoro, gli attrezzi da pesca appoggiati a terra. Ma una nave colma di turisti minaccia di turbare questa tranquillità.

In entrambe le opere, che pur si differenziano nell’atmosfera (Colonia tranquilla, Dieppe più movimentata), Turner limita gli espedienti narrativi. Ciò che gli interessa è la resa drammatica e intensa della luce. Tanto che la legge vuole che, in fin di vita, le ultime sue parole pronunciate siano state: The sun is God. Il sole è Dio. Quattro parole che riassumo la ricerca artistica di Turner.

Una curiosità: entrambe le opere compaiono nella serie televisiva The Undoing, di cui abbiamo parlato in questo articolo.

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