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Gallery Climate Coalition: l’arte scende in campo per l’ambiente

The founding members of the Gallery Climate Coalition. Courtesy GCC The founding members of the Gallery Climate Coalition. Courtesy GCC
The founding members of the Gallery Climate Coalition. Courtesy GCC
The founding members of the Gallery Climate Coalition. Courtesy GCC

La Gallery Climate Coalition (GCC) è un’organizzazione senza scopo di lucro fondata da un gruppo di galleristi e professionisti dell’arte nel tentativo di stimolare una risposta significativa del settore alla crescente crisi climatica.

Nasce Gallery Climate Coalition, con il sito web – costruito negli ultimi sei mesi – che finalmente diviene attivo. GCC intente dunque reclutare gallerie, operatori artistici e artisti per coalizzarsi verso un comune obiettivo: ridurre le emissioni di carbonio del 50% nei prossimi dieci anni (in linea con l’accordo di Parigi), nonché promuovere pratiche zero-waste.

In questo verso il sito web di GCC è uno strumento chiave per aiutare i membri a raggiungere questi obiettivi. Lavorando insieme come un gruppo di volontari, il team fondatore di GCC si è incontrato in diverse riunioni virtuali durante i mesi estivi, predisponendo il sito con tutte le informazioni necessarie per collaborare al progetto. La presenza di due importanti esperti in scienze e politiche ambientali ha assicurato la validità e la contemporaneità dei contributi. I soggetti fondatori del GCC sono: Thomas Dane Gallery, Kate MacGarry, Lisson Gallery, Sadie Coles HQ, Frieze, Artlogic, Scott & Co, Louisa Buck, Daisy Garnett e il dottor Harris Kuemmerle.

Il contenuto del sito web del GCC è dunque specificamente progettato per ispirare, istruire e fornire strumenti pratici per aiutare i membri a ridurre la loro impronta di carbonio. Il primo di questi è un calcolatore di carbonio facile da usare, disponibile gratuitamente per tutti i membri del GCC – costruito pro bono, insieme al sito Web, da Artlogic. Questo strumento è stato progettato su misura per le gallerie per determinare e monitorare regolarmente l’impronta di carbonio di un’organizzazione. Il calcolatore fornisce stime tangibili delle emissioni per realtà di tutte le dimensioni: dai singoli operatori e artisti alle gallerie con uno staff completo e più ubicazioni geografiche.

A complemento del calcolatore, il sito web del GCC propone ricerche e informazioni su questioni che riguardano il mondo dell’arte e il suo contributo alle emissioni di carbonio. Gli argomenti includono: viaggi; spedizione; edifici (che coprono mostre, magazzini e uffici); packaging; digitale e riciclaggio.

Inoltre, il sito Web contiene una serie di video in continuo aggiornamento, tra cui cinque nuovissimi film -commissionati dal GCC – che illustrano la questione in una prospettiva più ampia. Tra i personaggi coinvolti troviamo: il direttore della Tate, Maria Balshaw e il direttore della Tate Modern, Frances Morris in una conversazione con la giornalista Louisa Buck sull’emergenza climatica e il futuro dell’istituzione; l’artista John Akomfrah e il direttore della Lisson Gallery, Greg Hilty, che discutono del potere dell’arte nell’affrontare questioni di ingiustizia ambientale; Alison Tickell, fondatrice di Julie’s Bicycle, che dialoga con il co-fondatore di Frieze, Matthew Slotover, sulla trasformazione dell’intenzione in azione; l’ambientalista e scrittore Mark Lynas che discute dell’attuale crisi climatica con la giornalista Daisy Garnett; e infine l’artista Gary Hume e Louisa Buck discutono del percorso verso un vero cambiamento nella pratica di un artista.

Non è prevista una quota associativa fissa per aderire al GCC, ai nuovi membri che si iscrivono viene chiesto però di fare una donazione volontaria di qualsiasi importo di loro scelta per aiutare a finanziare l’attività. I vantaggi per i membri includono l’accesso al calcolatore del carbonio e newsletter periodiche, ricerche e informazioni: un supporto sostanziale per aiutare a realizzare una riduzione significativa dei nostri effetti dannosi sul clima.

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