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Erotismo surrealista da Sotheby’s. Due Dalí riscoperti in asta a Londra

dalí SALVADOR DALÍ, MAISON POUR ÉROTOMANE, CIRCA 1932. ESTIMATE £1,200,000-1,800,000

Due inediti Salvador Dalí in asta da Sotheby’s a fine mese. Per la Evening Sale di arte surrealista, che si terrà il 28 febbraio a Londra, saranno presentate -per la prima volta sul mercato- Gradiva, opera del 1931, e La Maison pour érotomane, dell’anno successivo, insieme a capolavori degli artisti chiave del movimento: Magritte, Ernst, Man Ray e molti altri.

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SALVADOR DALÍ, GRADIVA, 1931. ESTIMATE £1,200,000-1,800,000

Entrambi i lotti provengono dalla famiglia di Tota Cuevas de Vera, una ricca argentina che sposò il Conte spagnolo. Tramite un’amica di famiglia -l’ereditiera cilena Eugenia Errázuriz- Tota fece amicizia con Salvador Dalí e un gruppo di artisti europei quali Picasso, Cocteau, Giacometti, Max Ernst, Le Corbusier, Man Ray e altri maestri attivi a Parigi tra gli anni ’20 e ’30.

>>I due dipinti, rimasti per decenni di proprietà della famiglia, sono stimati entrambi 1,200,000-1,800,000 £ e non sono mai stati messi all’asta prima. Erano stati comprati direttamente da Dalí da parte di una nobildonna e sono stati esposti raramente, se non in singole occasioni, negli anni ’30 l’uno e negli anni ’80 l’altro.

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TOTA CUEVAS DE VERA, PHOTO: JOHN PHILLIPS

Gradiva (1931) raffigura una figura mitologica, ispirandosi al romanzo di Wilhelm Jensen del 1903, che cattura l’essenza del paradigma surrealista. Nel romanzo un giovane archeologo diventa ossessionato da una figura femminile raffigurata in un bassorilievo romano al punto di innamorarsi di lei e arrivare a immaginarla reale.

Successivamente esaminato da Freud come studio sull’idealizzazione della bellezza e sull’amore proiettato e reale, il soggetto della Gradiva ha fornito le basi per i testi fondamentali della psicoanalisi e della filosofia postmoderna. Dalí inoltre usò il nome Gradiva per soprannominare sua moglie Gala.

“Era destinata ad essere la mia Gradiva. ‘Colei che agisce’, la mia vittoria, mia moglie”
Salvador Dalí, The secret life of Salvador Dalí, New York, 1942

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SALVADOR DALÍ, MAISON POUR ÉROTOMANE, CIRCA 1932. ESTIMATE £1,200,000-1,800,000rre

La Maison pour érotomane (1932), risale anch’esso al primo periodo Surrealista di Dalí e raffigura un paesaggio catalano, le cui rocce si trasformano di fronte agli occhi dello spettatore in un immaginario fantastico e onirico, dominato dalle due figure, che sono state accostate spesso dalla critica all’Angelus di Millet, riferimento costante di Dalí per molte delle sue opere di questi anni. Delle due rocce antropomorfe quella sulla sinistra sembra un cavallo che sale dal terreno, le cui estremità si trasformano in un violoncello e in una automobile. Due lance penetrano invece nella forma a destra, che a sua volta sembra essere una roccia intangibile, ma in qualche modo vitale.

JEAN-FRANÇOIS MILLET, L'ANGÉLUS, 1857-1859. MUSÉE D'ORSAY
JEAN-FRANÇOIS MILLET, L’ANGÉLUS, 1857-1859. MUSÉE D’ORSAY

Queste composizioni -per certi versi decisamente allucinatorie- rendevano visibile il regno del subconscio umano: questo impressionò molto Sigmund Freud, che incontrò l’artista per la prima volta nel 1939.

www.sothebys.com

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