Inaugura lunedì 6 luglio a Milano la Whitelight Art Gallery, naturale evoluzione di Spazio San Giorgio di Bologna, con “Why do I want to go to Mars”, la prima mostra personale di Ryts Monet nel capoluogo lombardo.
Ryts Monet è un giovane artista tra i più singolari e interessanti del panorama artistico italiano con una formazione istituzionale consolidata, esposizioni, premi e residenze internazionali. Artista ricercatore, trasversale e linguisticamente duttile, muove la sua ricerca utilizzando differenti strumenti e interessanti quanto singolari derivazioni. Il suo interesse si focalizza sui fenomeni sociali, politici, economici della società contemporanea coniugando una ricerca estetica dedicata e densa a una concettualità misurata che si esplica attraverso installazioni, collage, suono, video, fotografia, elaborazione di dati raccolti attraverso il web e riorganizzati in un sistema di segni ad alto tasso di contaminazione che sempre si accrescono per serie progettuali che indagano in maniera diacronica e sincronica fenomeni culturali e trasformazioni associative. Il tema del doppio, della scansione temporale, dell’assurdo costituiscono una costante del suo lavoro pervaso da sottile ironia e trasgressiva quanto ficcante indagine concettuale.
La sua ricerca si concentra sullo sviluppo del discorso critico della situazione contemporanea dell’uomo. L’indagine esplora le tematiche scaturite dalla Guerra Fredda, i fallimenti e il labirinto di fantasie, di intenzioni e di visioni prodotte dalla propaganda massificata a sfondo politico attraverso l’individuazione di topos, categorie, argomenti e icone antiche e contemporanee che fluiscono intorno a noi. Contestazioni, illusioni, progetti interstellari, manovre sociali, geopolitiche ed economiche a sfondo totalizzante sono dispositivi che Ryts Monet usa e riordina per costruire le sue opere.
Il progetto WHY DO I WANT TO GO TO MARS parte da un video inedito a bassa risoluzione, che dà il titolo alla mostra, nel quale l’artista propone la campionatura totale, scaricata da internet, delle persone che avevano risposto alla proposta di andare su Marte a fondare una colonia post futurista. Il piano, mai realizzato, si pone come incipit ed esempio di una serie di esperimenti che, nei secoli, hanno affiancato la storia secolarizzata bucando l’immaginario pubblico e costruendo sogni e illusioni. In una struttura concettuale ed espositiva che sempre si muove per serie e processo, la mostra vede una successione di collage, Explosions, esposte per la prima volta a Tokyo nella mostra Sisters, è sintesi visiva di due tipi di potenza ed energia. Parti di muscoli di bodybuilders, provenienti da fotografie trovate nelle riviste di culturismo, si sovrappongono a immagini d’archivio di test atomici, dove la tensione esagerata dei corpi ridisegna la forma della nube delle esplosioni. In mostra alcune opere inedite, tra le quali 30X30X30 installazione a parete costituita da cartoline d’epoca assemblate tra di loro.
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INFORMAZIONI UTILI
Titolo: RYTS MONET. WHY DO I WANT TO GO TO MARS
A cura di Martina Cavallarin
Sede: Whitelight Art Gallery
Via Ventimiglia, Milano
Opening: 6 luglio 2015 h.19.00 – 24.00
DJ Set di Ryts Monet