Il mare si racconta: le fotografie di Cédric Dasesson tra incanto e realtà.
Con sé porta sempre una bussola per sentirsi in partenza per lungo viaggio verso qualche costa dall’altra parte del mondo. Cédric Dasesson, nome d’arte di un giovane fotografo italiano, ha fatto della sua terra, la Sardegna, il luogo prediletto della propria ricerca fotografica.Della sua identità non ci è dato sapere molto altro se non che è un giovane studente d’Architettura, che grazie all’amore per questa materia ha sviluppato quello per la fotografia, diventata il mezzo per poter seguire quelle linee e quelle curve che sono la struttura intrinseca non solo del paesaggio urbano ma anche di quello naturale. Sappiamo che l’unico posto dove si sente a casa è il mare.
Ed è proprio il mare l’inizio e il centro del suo lavoro che prende avvio circa due anni fa, quando Cédric decide di percorrere le coste sarde per esplorarne le peculiarità e le trasformazioni stagione dopo stagione.
Un viaggio che ha lo scopo di osservare l’inosservato, di mostrare il volto più profondo del mare. Quel volto che si può scorgere soltanto quando si sta ad ascoltare, quando il desiderio non è semplicemente catturare un’immagine di un luogo ma entrare in simbiosi con esso per dargli voce. Ecco allora che nelle fotografie di Cédric Dasesson si entra in contatto con la materia, con l’acqua, l’aria e la terra.Grazie ad una scelta compositiva ben precisa, basata sulla ricerca dell’essenziale, delle linee e delle geometrie presenti in natura e sul sapiente equilibrio tra luce e colore, l’osservatore viene coinvolto in una visione tanto immaginaria quanto reale, attraversata da una tensione emotiva efficacemente resa dalla tecnica della lunga esposizione. L’impalpabile diventa palpabile.
La luce prescelta è quella tenue e morbida del sorgere del sole o del suo tramontare che avvolge ma non invade.
Nel bianco dominante che si fa aria o salmastro vapore le rocce si stagliano possenti a volte quasi eteree sulla distesa d’acqua che le avvolge o le svela quasi fosse un velo sollevato dal vento o possiamo ascoltare il mare che si distende placido sulle rive o si solleva con imponenti onde o ancora seguire il canto delle correnti che attraversano trasparenze cristalline in un tempo che sembra infinito. Il tempo è un altro elemento cardine del lavoro di Cédric Dasesson. Si tratta di un tempo cadenzato dal ritmo del mare, quello che si dilata nelle sue profondità in cui si aprono costellazioni uniche. È il tempo in cui sia chi fotografa che chi è fotografato sono totalmente immersi nell’istante che stanno vivendo. Nei numerosi scatti nei quali è presente la figura umana, quest’ultima sembra infatti un tutt’uno con il mare, le rocce, l’aria come se in quel preciso e prezioso istante riscoprisse se stessa in perfetta armonia con l’ambiente.
A rivelarsi è dunque sempre il volto più vero.
Attualmente Cédric Dasesson vanta importanti collaborazioni con diversi magazine americani ed è impegnato in un nuovo progetto intitolato “Sardiniaseaboard”, un viaggio fotografico lungo le coste della Sardegna e un racconto dei luoghi e della cultura locale, del quale è possibile seguire il work in progress nella pagina Instagram dedicata e sul suo sito.
no one had ‘told’ the sea in this way. He who sees with the soul, not only with his eyes.