Dall’8 agosto al 10 ottobre, alla galleria Eduardo Secci Contemporary di Pietrasanta (LU) e di Firenze sarà protagonista Afredo Pirri, con due mostre personali e un progetto site-specific.
Le esposizioni, rispettivamente ideate per le gallerie di Pietrasanta (Via Eugenio Barsanti, 1) e di Firenze (Via Maggio 51R), riflettono l’attenzione costante di Alfredo Pirri per lo spazio di confine tra arte e architettura.
La mostra di Pietrasanta presenta una serie di lavori su carta dove, a partire da un supporto bidimensionale, l’artista sviluppa degli “spazi di luce” che vivono in un’atmosfera sospesa, atemporale, in continuo spostamento tra le diverse dimensioni fisiche. Nella loro difformità, cronologica e di formato, Acque (2007), Croce (2014) e Pieghe (2014 ) danno vita a un insieme armonico e coerente che tratta la superficie pittorica come elemento prettamente spaziale, una “rappresentazione” di significati che evoca, per sottrazione, elementi e immagini.
I frutti di queste proficue collaborazioni sono stati di recente esposti in una mostra-studio (tenutasi alla British School of Rome) e costituiscono il nuovo punto di partenza per la prossima personale fiorentina, dove verrà presentata un’ installazione inedita che pone in relazione gli ambienti della galleria con quelli dello spazio di lavoro di artista, affiancata da una serie di lavori a parete.
Nello steso periodo, in occasione del Festival “Firenze suona contemporanea” sarà presentata sempre a Firenze, nel cortile del Museo Novecento, una grande installazione dal titolo Passi Museo 900 – 2015 in collaborazione col musicista Alvin Curran.
Ognuno di questi luoghi verrà trattato in modo singolare ma in tutti è evidente la costante attenzione che l’artista rivolge alla struttura, ai materiali, al colore, alla luce e alla sua rifrazione.
I disegni “atti di immaginazione” traspongono su carta una visione evocativa dei diversi spazi, caratterizzati da particolari accostamenti materici e cromatici.
“E’ architettura il prevedere come la pittura si possa espandere nello spazio fino a costruire un luogo” (Alfredo Pirri).
La sensibilità pittorica si accompagna sempre a un’ attenta analisi della creazione di spazi “abitabili” – alcuni pensati per una fruizione più intima, altri come luogo di aggregazione – generando architetture accomunate da una continua dialettica tra raccoglimento e condivisione.
L’architettura, per Pirri, è da intendersi “come spazio, ma anche luogo di relazione archetipale”, votata da sempre a una funzione pubblica, ma anche, allo stesso tempo, ad un raccoglimento privato che possa favorire il pensiero e la creatività in senso lato.