Nel cuore di Milano, in via Leopardi 32, ha aperto da poco VIASATERNA ARTE CONTEMPORANEA, una nuova galleria d’arte (www.viasaterna.com). Il programma espositivo dello spazio è stato inaugurato con Picture Perfect, una collettiva di 11 artisti internazionali (alcuni presentati per la prima volta in Italia), in mostra fino al 31 luglio, che riunisce una selezione di opere che si ispirano al linguaggio fotografico.
Ecco i loro nomi: Hans Peter Feldmann, Joe Hamilton, Anna Kristensen, Mario Milizia, Taisuke Mohri, Macoto Murayama, Shuichi Nakano, Wieland Payer, Annalisa Pintucci, Wang Qiang, Lorenzo Vitturi.
Irene Crocco, milanese, 40 anni, artefice di questo spazio poliedrico a due passi dalla Triennale e di fronte al grattacielo di Vico Magistretti, racconta l’identità e gli intenti di Viasaterna.
Qual è e quale sarà la strada che vuole imboccare la galleria?
Così come la via Saterna descritta da Buzzati nel suo Poema a fumetti, anche Viasaterna rappresenta un universo a sé stante, con il desiderio di costruire un ponte tra realtà e immaginazione. Un luogo vivo e in divenire, in cui si aprono porte che conducono a una dimensione magica e misteriosa, quella dell’arte, capace di modificarne i confini. Parlando di strade, non so bene quale sarà quella imboccata da Viasaterna. Certamente, oltre alle mostre principali, mi piacerebbe dare vita ad una programmazione che possa includere ulteriori momenti di approfondimento come la discussione su un libro, su un’opera, o su un solo artista, così come progetti che includano scambi multidisciplinari. Lasciare spazio a tutto quello che è inatteso, inaspettato, frutto dell’incontro con persone e artisti che siano in grado di lasciare un segno. Forse è questo ciò che più mi affascina, a due mesi dall’apertura di questo nuovo spazio in divenire.
Quali ambiti dell’arte le interessa sviluppare per dare un’identità forte e riconoscibile a Viasaterna? E quale la forma d’arte che privilegia per una sua passione personale?
Viasaterna è un luogo per l’arte contemporanea nascosto all’ingresso di un palazzo di fine Ottocento ma che si apre verso l’esterno. Ciò che è dentro sta fuori e ciò che è fuori si proietta all’interno. E’ il desiderio di far sì che quella che in realtà è una caratteristica morfologica di questo spazio, possa diventare una linea guida per lo sviluppo di tutto il progetto. Questa l’identità di Viasaterna, questa il tratto che spero possa renderla riconoscibile: il fatto di non avere pregiudizi, di essere un luogo di scambio, aperto all’ascolto e sempre pronto ad ospitare le più diverse forme di arte contemporanea ma con uno sguardo particolare rivolto alla fotografia. Per questo la decisione di inaugurare il programma espositivo della galleria con Picture Perfect: una mostra collettiva, che ha riunito 11 artisti internazionali alcuni dei quali esposti per la prima volta in Italia, nata da un intenso lavoro di ricerca, a partire da una ricerca sulle opere più che sui singoli artisti. Con l’obiettivo di dar voce ai linguaggi più disparati, Picture Perfect è una mostra che parla di fotografia pur senza concretizzarsi in un’esposizione di opere fotografiche nel senso tradizionale del termine, quasi a porsi come una sorta di dichiarazione di intenti, in vista di quello che accadrà nei prossimi mesi. A partire da uno specifico interesse per la fotografia, Viasaterna esplorerà infatti ogni espressione della ricerca artistica contemporanea, proponendosi come un nuovo spazio espositivo che, senza dimenticare la sua natura di galleria commerciale, diventi innanzitutto vera e propria casa per l’arte in tutte le sue forme e declinazioni.
Cosa s’intende in dettaglio con sviluppo virale della fotografia?
Picture Perfect riunisce una selezione di opere di artisti ispirate, influenzate o innescate dal linguaggio fotografico. Nessuna di loro è una fotografia, ma tutte prendono spunto dalla sua tecnica, la sua grammatica, la sua estetica, la sua natura, sviluppandola in diverse direzioni. A partire dall’investigazione di un singolo medium, il risultato è una mostra che ne mescola molti, senza distinzioni né discriminazioni: pittura, disegno, video, scultura e installazione. Picture Perfect è insieme l’apoteosi di una disciplina e la dichiarazione di un fallimento: la storia della fotografia è infatti segnata dalla continua ricerca di autonomia, ma la crescita esponenziale della sua diffusione e delle sue applicazioni ha reso questo obiettivo sempre più irragionevole. Il modello evolutivo della fotografia, d’altra parte, è basato sul principio della contaminazione. Come quello di un virus, che Picture Perfect rintraccia, indaga e rimette in circolo.
Picture Perfect fino al 31 luglio e la prossima/e mostre ? Quando e cosa?
Dopo una breve pausa estiva, Viasaterna riaprirà a settembre con quella che dovrebbe essere la prima di una serie di doppie personali che vedranno il confronto tra due artisti. Opere molto diverse tra di loro e appartenenti a mondi apparentemente distinti verranno messe a sistema e legate insieme da un sottile file rouge, capace di dare vita a nuove e inedite possibilità di dialogo.
Tutte affidate al team di Fantom? Chi sono?
Insieme a Fantom stiamo lavorando sulla programmazione delle prime stagioni. Fantom è un gruppo formato da tre professionisti con storie e competenze molto diverse. Selva Barni ha una grande esperienza in ambito editoriale. E’ lei ad avere fondato e diretto il magazine trimestrale con cui Fantom ha dato avvio alla propria attività. Massimo Torrigiani ha diretto riviste, fiere e spazi espositivi dedicati all’arte contemporanea, mantenendo sempre uno sguardo aperto a ogni espressione culturale. Francesco Zanot ha un profilo più accademico e curatoriale. Dirige un master in fotografia, ha realizzato molti libri di artisti internazionali ed è appena stato nominato curatore del nuovo centro di fotografia Camera che aprirà il prossimo autunno a Torino. Sotto la sigla di Fantom si riuniscono per organizzare una serie di progetti espositivi, editoriali e in questo caso per dialogare insieme a me sulla linea di ricerca della galleria. Saranno loro ad affiancarmi durante le prossime stagioni espositive, anche se ci sono molte idee, per il futuro: Viasaterna è e continuerà a essere un luogo dedicato alle mostre, certo, ma anche e soprattutto spazio aperto, volto a favorire gli incontri speciali e dar vita a nuove collaborazioni.