Massimo Zanetti dirige un cast in cui maestri del canto come Leo Nucci e Ruggero Raimondi calcano il palcoscenico insieme ai loro allievi dell’Accademia Teatro alla Scala di Milano fino al 10 agosto 2015.
La sera del 20 febbraio 1816 Gioachino Rossini presentava sulle scene del Teatro Argentina di Roma un’opera buffa che aveva scritto nel giro di poche settimane. Com’è noto, la prima rappresentazione del Barbiere di Siviglia generò uno dei fiaschi più clamorosi nella storia del melodramma. Su questo insuccesso sono scorsi fiumi di inchiostro e sono fioriti gli aneddoti.
In ogni caso il fiasco della prima non impedì al Barbiere di Siviglia di risollevare subito le sue sorti, né di diventare rapidamente l’opera italiana più rappresentata in assoluto nei teatri di tutto il mondo.
L’intreccio dell’opera rossiniana proviene da una pièce drammatica di Beaumarchais, del 1775, Le barbier de Séville ou La précaution inutile, la prima di una trilogia che mostra gli stessi personaggi in diverse fasi della loro vita. Il dramma, all’epoca, aveva destato molto rumore, poiché metteva sotto la lente alcune dinamiche della società contemporanea, caratterizzata dall’intraprendenza vitalistica e aggressiva della borghesia emergente.
Paisiello, mettendo in musica nel 1782 la sua opera sullo stesso soggetto, ne aveva attenuato la critica sociale e la graffiante vis comica, riconducendo il suo lavoro nell’alveo della tradizionale opera buffa all’italiana. Rossini e il suo librettista, Cesare Sterbini, si trovarono a operare in una società profondamente mutata >>>
IL BARBIERE DI SIVIGLIA
Gioachino Rossini
Progetto Accademia
Dal 27 Luglio al 10 Agosto 2015
In collaborazione con
Accademia Teatro alla Scala
Collaboratori alla preparazione degli allievi: Leo Nucci e Ruggero Raimondi
Orchestra e Coro dell’Accademia Teatro alla Scala
Produzione Teatro alla Scala
Durata spettacolo: 2 ore e 45 minuti incluso intervallo
Direttore Massimo Zanetti
Regia, scene e costumi Jean-Pierre Ponnelle