Nel cuore della Valle dei Segni, il segno di OZMO. Ai piedi del castello medievale di Breno (Valle Camonica) in piazza Mercato, l’espressione più contemporanea e innovativa della Street Art: l’intervento artistico permanente di OZMO, al secolo Gionata Gesi, uno dei padri fondatori della Street Art italiana, le cui opere pubbliche fanno bella mostra di sé in Italia, in Europa, negli Stati Uniti, in centro e Sud America e in importanti collezioni museali.
“La rievocazione della Minerva si ricollega alla storia del paese, ho deciso di dipingerla perchè mi hanno affascinato il suo ritrovamento fortuito e le fattezze pregiate, la naturalezza della figura femminile potente, protettrice, classica ed eterna . Per questo ho voluto ”restaurare” la dea Minerva e collocarla nel contesto che pensavo fosse a lei congeniale: accanto al castello che domina Breno, posta tra il torrione medievale e la piazza, centro della vita civica della comunità, ponte tra passato e il futuro.”
L’artista ha realizzato così il suo personale omaggio a Minerva, la dea romana che nella veste di erede delle caratteristiche e dei poteri propri delle divinità indigene territoriali, era la più popolare in Valle Camonica e della quale la Valle Camonica conserva uno dei più pregiati esemplari di scultura colta di età augustea dell’Italia settentrionale: la Minerva Risanatrice di Breno-Spinera.
Dipinta nella cromia del bianco e nero, arricchita dal tratteggio chiaroscurale, reinterpretata e ricontestualizzata dall’artista, la dea, divinità del pensiero, protettrice delle arti, dei mestieri e della città, si erge sullo sfondo scuro e monocromo della parete/tela di oltre 480 mq. che domina la Piazza del Mercato di Breno. Con la mano sinistra regge la lancia, mentre con la destra, tesa in avanti, sostiene la Civetta, l’attributo simbolo dell’amore per la conoscenza e della saggezza.
Accanto a lei mosaici, citazioni delle decorazioni presenti nella stanza centrale del Santuario-Tempio di Spinera, sono gli elementi che completano il puzzle iconografico dell’intervento sottolineandone la provenienza.
L’OPERA NEI NUMERI
La realizzzione di questo intervento di arte pubblica monumentale ha comportato l’apertura di un cantiere di notevoli dimensioni, sicuramente uno dei più grandi realizzati in contesti architettonici urbani di pregio artistico. Un ponteggio di 9 piani da 30 metri di lunghezza ciascuno, per un opera di 16 x 30 metri, un totale di oltre 480 mq.
Il cantiere è stato operativo per 1 mese circa e la realizzazione dell’opera ha comportato l’utilizzo di 60 litri di primer per la preparazione, 120 litri di vernice per il fondo, 30 litri di colore utilizzati dall’artista, 50 di final warnish come protettivo.
L’intervento di OZMO apre le porte alla Street Art intesa non solo come strumento di riqualificazione urbana, ma come arte pubblica a pieno diritto, espressione di un più ampio progetto di valorizzazione culturale, avallata e fortemente voluta da Enti e istituzioni del territorio.
L’opera permanente, autorizzata dalla Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio di Brescia, si inserisce, infatti, nel progetto Wall in Art – promosso dal Distretto Culturale della Valle Camonica con la collaborazione di numerosi enti e istituzioni della Valle dei Segni. L’obiettivo delle istituzioni è il coinvolgimento delle comunità locali, l’animazione artistica dei territori mediante l’uso di linguaggi innovativi, la creazione di un parco diffuso di arte pubblica che documenti la volontà della Valle dei Segni di riconfermarsi il luogo della “scrittura” contemporanea.
IL PROGETTO: WALL IN ART – Muri d’arte nella Valle dei Segni
Il progetto Wall in Art nasce dalla intuizione e dalla volontà del Distretto Culturale di Valle Camonica di mettere in correlazione due forme di arte, molto distanti temporalmente, ma entrambe orientate a “raccontare” in uno spazio pubblico, la vita nel suo dispiegarsi quotidiano. Unendo idealmente passato e presente, ha dato l’opportunità a wallpainters contemporanei di scrivere un nuovo capitolo della storia cominciata dagli antichi abitanti della Valle Camonica con le incisione rupestri.
Otto giovani artisti, guidati da Ozmo, sono intervenuti sui muri messi a disposizione dai Comuni di Borno, Cerveno, Lozio e Malegno con opere di vario stile e carattere. L’obiettivo delle istituzioni è il coinvolgimento delle comunità locali, l’animazione artistica dei territori mediante l’uso di linguaggi innovativi, la creazione di un parco diffuso di arte pubblica che documenti la volontà della Valle dei Segni di riconfermarsi il luogo della “scrittura” contemporanea.
L’ARTISTA
Ozmo, nato a Pontedera, Pisa nel 1975, disegna e dipinge dal 1978, da quando è stato in grado di tenere una matita o pennarello in mano. Si forma all’Accademia di Belle Arti di Firenze, durante la quale si concentra sulla pittura, sul writing (graffiti) e lo studio della grafica digitale.
Nel 2001 si trasferisce a Milano, dove comincia a collaborare con le maggiori gallerie della città, firmandosi con il suo nome di battesimo e presentando lavori dalla forte connotazione pittorica e dove, già promettente/affermato artista, contemporaneamente interviene nello spazio pubblico firmandosi con la sua Tag: Ozmo, gettando le basi per quella che sarebbe diventata la Street Art italiana contemporanea, di cui è uno dei pionieri e noti esponenti anche a livello internazionale.
Dal 2003 le opere di Ozmo sono una presenza costante nel circuito delle fiere d’arte e dei galleristi privati italiani e in alcune importanti collezioni pubbliche museali. Tra le mostre italiane ricordiamo: Palazzo della Ragione (2005), Pac (2007) , Palazzo Reale (2007), fino alla sua personale “Primo Piano d’Artista”, al Museo del 900 di Milano e alla realizzazione di un ‘opera muraria permanente di 14 m di altezza sulla terrazza del museo MACRO a Roma, nel 2012.
Parallelamente all’attività artistica istituzionale, Ozmo realizza interventi di street art monumentale nelle più importanti capitali dell’arte contemporanea e urbana: New York, Miami,Chicago, Londra, Berlino, San Paolo, La Habana, Beirut oltre che nelle principali città italiane: Milano, Roma, Torino Palermo, Bari, …