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Milano Film Festival, 20° edizione!

Teatro Studio 2 MFF2015 milano film festival

La 20° edizione di Milano Film Festival, fino al 20 settembre 2015.MFF2015 milano film festivalNon solo Venezia! Mentre la Mostra del Cinema di Venezia volgeva al termine a Milano ha preso il via la ventesima edizione del Milano Film Festival.

Il Teatro Strehler con il suo Sagrato, il Teatro Studio Melato, il Parco Sempione, l’Auditorium San Fedele, lo Spazio Oberdan e la Cascina Cuccagna, oltre alle novità 2015 MIMAT, MIC – Museo Interattivo del Cinema, Barrio’s e la Fondazione Rivoli2, sono i luoghi dove per 11 giorni il Milano Film Festival porterà film e ospiti da tutto il mondo.

MFF2015 milano film festivalIl Milano Film Festival prosegue la ricerca nel cinema dei nuovi talenti, attraverso storie e forme innovative nelle cinematografie internazionali. Prodotto da esterni, il Festival porta avanti con sempre nuova passione la propria ventennale riflessone sugli spazi pubblici, sul loro rapporto con cultura e innovazione, mettendosi quest’anno ancor più in discussione; proprio in questi giorni decine di persone stanno dando vita ad un esperimento unico: immaginarsi e progettare insieme un nuovo modello di festival di cinema.

Il Milano Film Festival, nato nel 1995, per il quinto anno consecutivo si avvale delladirezione artistica di Alessandro Beretta e Vincenzo Rossini, coltivando l’idea che il cinema su cui scommettere sia quello che scombina le aspettative dello spettatore, intraprende sentieri di visione inediti, racconta storie inattese. Un cinema internazionale di esordienti – troppo spesso assente dai circuiti distributivi tradizionali – che mostra come la ricchezza del cinema di domani stia nelle domande narrative e filmiche che ci si pone oggi. Un panorama d’insieme che si arricchisce quest’anno di più titoli nel concorso lungometraggi rispetto agli anni precedenti.

Teatro Studio milano film festival 2015Il cuore del programma come ogni anno prevede il Concorso internazionale lungometraggi, aperto solo a opere prime e seconde di registi provenienti da ogni parte del mondo, tutte in anteprima italiana, e il tradizionale Concorso internazionale cortometraggi, riservato a registi under 40, affiancati da sezioni fuori concorso, film in anteprima, ospiti, workshop, eventi paralleli.

Al Concorso internazionale lungometraggi del Milano Film Festival partecipano 11 film in anteprima nazionale provenienti da tutto il mondo (2 dall’Africa, 2 dagli Stati Uniti, 5 dall’Europa, 1 dal Centro-Sudamerica, 1 dall’Asia), attraversati imprevedibilmente dal tema del potere nella società e nelle relazioni, tra i quali come titolo di apertura: l’etiope Lamb di Yared Zeleke.

  • l’etiope Lamb di Yared Zeleke (presentato con successo al Festival di Cannes), racconto di formazione del giovane Ephraim e della sua inseparabile pecora, un Antoine Doinel dallo struggente bisogno d’amore perduto nei paesaggi mozzafiato di un’Africa poverissima e rurale, ai limiti della sussistenza.
  • Une jeunesse allemande (presentato alla Berlinale), esordio al lungometraggio del francese Jean-Gabriel Periot, che cerca di fare luce su quelle giovanili tendenze politiche radicali della Germania degli anni ’60 che decretarono la nascita della Rote Armee Fraktion (RAF), interamente costruito attraverso il montaggio di video e materiali d’archivio, indagine sugli anni bui della lotta armata tedesca, la RAF e i suoi protagonisti;
  • TransFatty Lives del regista statunitense Patrick Sean O’Brien, malato di SLA, che ha documentato la sua malattia e girato questo film nel corso di 10 anni, sorta di Boyhood in prima persona e toccante riflessione laica sulla malattia e la morte costruita nella forma di una videolettera al figlio, vincitore del premio del pubblico al Tribeca Film Festival.
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  • Flocken della regista svedese Beata Gårdeler, una storia di bullismo, violenza e stupro, vincitore a Berlino nella sezione Generation 14plus; James White del produttore indie americano Josh Mond, presentato al Sundance, in concorso a Locarno e a Toronto, storia dello smarrimento del giovane protagonista interpretato da Christopher Abbott (Girls), di fronte a una grave malattia della madre (Cynthia Nixon, Sex & The City);
  • Carmin Tropical di Rigoberto Perezcano, delicato film su un transgender nel Messico rurale;
  • Above and Below dello svizzero Nicolas Steiner, ritratto di 5 persone “diverse” alle prese con la sopravvivenza quotidiana, accomunate dal rifiuto verso il mondo, sorta di antieroi in un’America ben poco scintillante, già definito da Variety come uno dei film rivelazione dell’anno.carmin tropical
  • Necktie Youth, opera prima di Sibs Shongwe-La Mer, (dis)avventure in bianco e nero di un gruppo di ragazzi ricchi e infelici nella periferia post-apartheid di Johannesburg, esistenze disfunzionali che portano tutto il peso dell’apatia, delle droghe e di un futuro incerto;
  • Our City di Maria Tarantino, regista italiana emigrata in Belgio, che svela una Bruxelles pulsante, inedita, città “centrale” nel cuore dell’Europa ma lontana dal suo ruolo di rappresentanza, tra panoramiche di palazzi sfitti e una periferia senza identità;
  • Prins di Sam de Jong, la storia della lotta di un immigrato di seconda generazione contro una società violenta, drammatico diario di formazione;
  • thriller indiano Sunrise di Partho Sen- Gupta, che racconta di un padre alla disperata ricerca della figlia scomparsa, sviscerando uno dei business più tragici dell’India contemporanea, lo sfruttamento sessuale dei minori.

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Ad affiancare l’ampio programma, la sezione The Outsiders.

  • Confermati il documentario Fassbinder. To love without demands del regista e storico del cinema danese Christian Braad Thomsen, legato a Fassbinder da una lunga amicizia, che firma un ritratto inquieto del grande maestro tedesco (il film sarà distribuito da Milano Film Network e prossimamente in onda su Sky Arte HD);
  • Sembene! di Samba Gadjigo e Jason Silverman, affascinante ritratto dell’icona del cinema contemporaneo africano Ousmane Sembène, presentato a Cannes Classics 2015 e in anteprima al festival in collaborazione con la Cineteca di Bologna, che sarà accompagnato dalla versione restaurata di La noire de… , primo lungometraggio di Ousmane Sembène che adatta una propria novella, Premio Jean Vigo nel 1966;Nitrate_Flames_Poster
  • Nitrate Flames di Mirko Stopar, storia della diva di un solo film Renée Maria Falconetti, che fu l’immortale Giovanna d’Arco degli anni Venti nel film capolavoro di Dreyer;
  • Orson Welles, Autopsie D’une Légende di Elisabeth Kapnist, documentario inedito dedicato alla vita di Welles a 100 anni dalla sua nascita con le testimonianze di Joseph McBride, Henry Jaglom e David Thomson che ne raccontano da prospettive differenti i film, i progetti, le disillusioni.

Sul sito ufficiale del Milano Film Festival tutte le informazioni sulle proiezioni, i biglietti e il calendario completo della manifestazione.

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