Philippe Azéma e Davide Cicolani espongono alla Galleria Isarte a Milano, dal 6 al 21 novembre 2015. Si tratta della prima esposizione in Italia per entrambi. Ciascun artista presenta dipinti di diversa tecnica e formato eseguiti negli ultimi anni di attività. Osservando le 25 opere esposte si potrà notare la loro forza espressiva e i linguaggi originali degli artisti creando una produzione disinteressata e creativa.
GLI AUTORI
Philippe Azéma (francese, nato nel 1956), presente in alcune importanti collezioni di art brut, mostra interesse per l’arte fin da bambino. Frequenta l’Accademia di Belle Arti di Toulouse ma poco dopo se ne allontana deluso. Si rifiuta di adattarsi alla vita d’ufficio e vive come operaio agricolo. Nel tempo libero continua a disegnare e dipingere in un modo che lui stesso definisce ossessivo. Per molto tempo non ha voluto cedere i suoi lavori ed è vissuto in totale isolamento.
Azéma dipinge su grandi carte sottili, spesso incollate in modo irregolare su lenzuola di cotone. Su di esse applica vaste campiture dei suoi colori preferiti, giallo vivo e rosso-arancio, su cui traccia graffiti con inchiostro e tecniche miste (acrilico, olio), servendosi di bastoncini e pennelli. Ne escono curiose mitologie arcaiche e insieme personali, realizzate con segni grafici accompagnati da parole misteriose e da poesie, immagini dal sapore preistorico e infantile, gremite di figure sognanti e grottesche.
Davide Cicolani (italiano, nato nel 1978) nasce a Roma e trascorre un’infanzia difficile. A sei anni viene colpito da un fulmine e l’anno dopo gli viene diagnosticata una nefrite. Durante i lunghi periodi di ricovero comincia a disegnare. A diciassette anni sceglie di lavorare come operaio nel turno di notte di una fabbrica, il che gli permette di dedicarsi all’arte durante il giorno. Nel 2006 si licenzia e si trasferisce a Parigi, dove continua a dipingere passando da una casa occupata all’altra.
Cicolani predilige materiali di recupero come carte stradali, disegni di progetti e vecchi registri contabili. Su questi supporti già carichi di memoria l’artista sovrappone arabeschi di inchiostro di china, stilemi grafici potenti e figure oniriche e inquietanti, talvolta realizzate con intarsi di colore simili a quelli delle antiche vetrate.
L’ARTE BRUT E OUTSIDER
Si considerano brut o outsider le opere prodotte da autori autodidatti e marginali, estranei alle convenzioni estetiche e culturali, ai circuiti artistici ufficiali e sostanzialmente liberi e indifferenti alla destinazione pubblica delle loro opere.
Gli artisti brut e outsider non si esprimono per ottenere un posto nell’ Olimpo della Cultura o per pavoneggiarsi nella società, come fanno molti “artisti” contemporanei.
Alcuni di loro cominciano a dipingere da anziani o quasi per caso, altri vivono di espedienti ai margini della società, altri ancora trovano nell’ arte una forma di insperata salvezza lungo un cammino di sofferenza.
Forse è questo il segreto della freschezza che ci trasmettono le loro opere: osservandole, avvertiamo che questi creatori lavorano semplicemente per piacere e per necessità.
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INFORMAZIONI UTILI:
Galleria Isarte
Corso Garibaldi, 2 – Milano
Philippe Azéma e Davide Cicolani
inaugurazione 5 novembre alle ore 18
6-21 novembre 2015
ma-sa 10.30 -14 e 15-19