Woman in gold: finalmente in arrivo anche nelle sale italiane, il 15 ottobre, il nuovo film di Simon Curtis (My week with Marilyn).Mentre si fa un gran parlare della proposta di Brugnaro di vendere la Giuditta di Ca’ Pesaro per sanare i conti della città di Venezia arriva in sala la storia del più importante caso di restituzione d’opere d’arte saccheggiate dai nazisti.
In Woman in gold Helen Mirren interpreta Maria Altmann, nipote di Adele Bloch-Bauer, modella di Klimt e moglie del magnate Ceco Ferdinand Bloch-Bauer, proprietario di cinque dipinti di Klimt, tra cui due ritratti della moglie.
Il film segue le vicende di Maria Altmann e del suo avvocato che si imbarcano in un’impresa titanica che porterà la restituzione alla legittima erede di cinque capolavori di Gustav Klimt fino ad allora esposti alla Galleria del Belvedere di Vienna. Da una parte Maria Altmann che rivendica in eredità il valore della propria memoria, dall’altra l’Austria che si aggrappa a un’opera diventata ormai simbolo di una nazione.Woman in gold si muove con fare delicato, tra qualche inesattezza storica e qualche licenza poetica regalandoci un’altra grande performance di Helen Mirren. Come già in My week with Marilyn Simon Curtis con la camera da presa riesce a tratteggiare il ritratto di una donna complessa, decisa, a volte ostinata, ma fragile, spesso sul punto di cedere.
Nei panni del giovane avvocato che aiuta Maria Altmann troviamo Ryan Reynolds (marito di Blake Lively, ex di Scarlet Johannson, ex di Alanis Morissette), in quelli della giovane Maria invece Tatiana Maslany, la star del serial TV Orphan Black.
Woman in gold, prodotto e distribuito dalla Weinstein Company (The Imitation Game, It Follows, Big Eyes) è il film indipendente con il miglior incasso del 2015, portandosi a casa più di 33 milioni di dollari, battendo anche Ex Machina, fermo a 25 milioni, e Still Alice, fermo a 18 milioni.