Il 22 novembre non sarà l’ultimo giorno per godersi la Biennale d’Arte. A pochi passi da piazza San Marco, lo storico palazzo Ca’ Giustinian ha inaugurato il nuovo spazio espositivo “Google Cultural Institute @ Biennale Arte 2015”, per una visita interattiva della 56esima edizione della kermesse veneziana.
Dopo la presentazione romana della nuova collaborazione tra il Google Cultural Institute e la Biennale di Venezia, nella città lagunare è stata presentata la sala che permetterà la visita virtuale di gran parte dell’Esposizione curata da Okwui Enwezor e di Padiglioni dei paesi partecipanti che hanno aderito a questa iniziativa avanguardista. Lo spazio “Google Cultural Institute @ Biennale Arte 2015” è la prova lampante di un progetto che, iniziato con la condivisione online di Biennale Arte 1999, rende il mondo dell’arte a portata di smartphones, tablet e computer, per una condivisione mondiale della creatività.
“Un missile che attraversa il mare e porta la conoscenza in tutte le case”: le parole di Paolo Baratta dimostrano la potenza del grande progetto avviato in collaborazione con il Google Cultural Institute. “Oggi presentiamo una sfida – continua il Presidente – nel diffondere la Biennale grazie a Google per mezzo del quale otteniamo la diffusione massima della conoscenza artistica”.
Lo spazio inaugurato nello storico palazzo veneziano in Calle del Ridotto, permette a chi ha già visitato la Biennale di poterla ripercorrere attraverso le installazioni e i padiglioni preferiti e, per chi non riuscirà a visitarla, l’opportunità di avere “a portata di touch” l’Esposizione che rende Venezia il centro della creatività artistica mondiale.
L’esposizione a Palazzo Ca’ Giustinian è molto di più di una dimostrazione dell’utilizzo dell’applicazione realizzata per entrare nei meandri della Mostra: 4 postazioni con tablet danno il via alla visita virtuale delll’Esposizione attraverso street view visibili nei siti del Google Cultural Institute (g.co/biennalearte2015) e della Biennale di Venezia (www.labiennale.org/it/arte/esposizione2015-online). I Google Cardbard – gli occhiali in cartone utilizzabili con l’ausilio di smartphones – permettono invece l’esplorazione virtuale del patrimonio culturale. A concludere la visita è il Liquid Galaxy: strumento presentato in anteprima e costituito da un insieme di maxi schermi ad alta risoluzione che permettono di scrutare nel dettaglio, attraverso più di 80 immagini, gli spazi interni ed esterni dei Giardini e dell’Arsenale. L’inedito viaggio a Ca’ Giustinian sarà visitabile fino al 23 gennaio 2016 ma la visita in rete avrà una fruizione senza limiti.
Un progetto avanguardistico che non ha l’obbiettivo di sostituire la fruizione virtuale a quella reale bensì di prolungare la visita alla Mostra, spesso dai ritmi frenetici data la vastità di Padiglioni e opere da vedere, soffermandosi così in dettagli spesso sfuggevoli: grazie a questo sposalizio con il Google Cultural Institute, “si ottiene la democratizzazione dell’accesso all’informazione – ha affermato Giorgia Albetino, Head of Public Policy del Google Cultural Institute – che è fondamentale per arrivare alla conoscenza”. Una conoscenza che grazie alla tecnologia 2.0 arricchirà il modo di vivere l’esperienza artistica.
INFORMAZIONI UTILI
Spazio “Google Cultural Institute @ Biennale Arte 2015”
Ca’ Giustinian, Calle del Ridotto, San Marco 1364/A (Ve)
Fino al 23 Gennaio 2016