I protagonisti del Post-impressionismo sono in mostra a Palazzo della Gran Guardia di Verona fino al prossimo marzo. Una mostra che vede incentrato il proprio percorso sul divisionismo, corrente d’avanguardia che segna il passaggio dall’Ottocento al Novecento, e che fungerà da presupposto per il movimento astrattista dei primi del XX secolo.
Teorie ottiche, uso della luce e del colore in termini scientifici la fanno da padroni nelle diverse sezioni attraverso cui le opere dei grandi maestri George Seurat, Vincent Van Gogh e Piet Mondrian sono fruite. Sebbene sotto alcuni punti di vista didascalica, con pannelli che descrivono storicamente l’evoluzione e la diffusione delle tinte industriali, in generale la mostra può vantare pezzi come Sala da pranzo (1887) di Signac, il celebre Autoritratto di Van Gogh e Composizione con rosso, giallo e blu (1927) di Mondrian.
Le opere esposte appartengono alla collezione del Kröller Müller Museum, che porta il nome della collezionista olandese Helene Kröller-Müller, una delle prime che riuscì a cogliere le qualità pittoriche dietro le dense pennellate di Van Gogh, inconfondibili in Natura morta con patate (1888).
La mostra, curata a quattro mani da Liz Kreijn e Stefano Zuffi, si configura come un lungo viaggio all’interno del fenomeno che in Olanda e in Italia è passato sotto il nome di divisionismo, inteso come tecnica mediante cui i colori sono disposti sulla tela per sovrapposizione, piuttosto che mescolati. Tale principio vedeva il suo precursore nel movimento che in Francia, a partire dalla metà degli anni Ottanta del XIX secolo, era stato battezzato dal critico Félix Fénéon, pointillisme.
Nella mostra Seurat-Van Gogh-Mondrian. Il Post Impressionismo in Europa, a rendere chiaro il passaggio dal divisionismo all’astrattismo sono autori come Theo Van Rysselberghe – il Perkiridy con l’alta marea (1889) – artista che pur essendosi avvicinato ai temi del divisionismo, tuttavia lascia intendere nelle sue tele che nessun principio scientifico possa sostituirsi allo studio dal vivo. E ancora le opere di Johan Thorn Prikker, allievo di Henry van de Velde – anche lui in mostra con Crepuscolo (1889).
A lui è dedicata la sezione inerente la tematica del sacro, in cui è chiaro il progressivo avvicinamento alla tecnica della decorazione delle vetrate – Cristo in croce (1891). Sembra quindi che i tre protagonisti citati nel titolo della mostra fungano da punti saldi cui fare affidamento, pur tuttavia il processo di transizione stilistica è affidato a personalità minori che rivivono grazie al gusto di Helena Kröller Müller.
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INFORMAZIONI UTILI:
Seurat – Van Gogh – Mondrian.
Il Post-impressionismo in Europa
Verona, Palazzo della Gran Guardia
dal 28 ottobre 2015 al 13 marzo 2016
Orario apertura
Dal lunedì a domenica dalle 9.30 alle 19.30
(la biglietteria chiude un’ora prima)
Aperture straordinarie
– 8 dicembre: orario regolare
– 24 dicembre: 9.30 – 17.30 (due ore prima del classico
orario di chiusura)
– 25 dicembre: 14.30 – 19.30
– 26 dicembre: orario regolare
– 31 dicembre: 9.30 – 17.30 (due ore prima del classico
orario di chiusura)
– 1 gennaio: 12.30 – 19.30
– 6 gennaio: orario regolare
Biglietti
Intero € 13,00 (audioguida inclusa)
Ridotto € 11,00 (audioguida inclusa)
Informazioni e prenotazioni
www.ilpostimpressionismoineuropa.it.
T+39 045 8538186