La forza espressiva e la vitalità cromatica di Henri Matisse approdano il 12 dicembre a Palazzo Chiablese per la mostra “Matisse e il suo tempo”. L’esposizione torinese, a cura di Cécile Debray, è un viaggio alla scoperta del grande precursore delle avanguardie storiche e degli artisti che hanno animato l’arte della Ville Lumiére nella prima metà del Novecento.
Le 10 sezioni espositive presentano in ordine cronologico, 50 opere dell’artista francese e 47 firmate da molti altri nomi di fama internazionale tra i quali Miró, Derain, Renoir, Bonnard, Modigliani e Picasso.
Le opere in mostra – tutte provenienti dal Centre Pompidou – raccontano le amicizie, gli scambi culturali e la vitalità artistica della capitale francese nel periodo in cui vi operò il Maestro del fauvismo.
“Ho lavorato per arricchire la mia intelligenza, per soddisfare le differenti esigenze del mio spirito, sforzando tutto il mio essere alla comprensione delle diverse interpretazioni dell’arte plastica date dagli antichi maestri e dai moderni.”
Henri Matisse, Notes d’un peintre in “La Grande Revue”, 25 dicembre 1908
I colori puri delle opere di Matisse quali Grande interno rosso (del 1948), Icaro (appartenente alla serie Jazz del 1947) e Ragazza vestita di bianco, su fondo rosso (1946) dialogano con i protagonisti de Il tempo libero (1948-1949) di Léger, Nudo con berretto turco (1955) di Picasso e Toletta davanti alla finestra (1942) firmata da Braque.
Continui confronti che permettono al visitatore di cogliere lo “spirito del tempo” attraverso sottili influenze reciproche e fonti comuni d’ispirazione artistica, portando ad una maggiore conoscenza del Modernismo degli anni Quaranta e Cinquanta, un periodo artistico per alcuni aspetti ancora a molti estraneo.
Il percorso espositivo pone inoltre in rilievo alcuni approfondimenti tematici dell’opera di Matisse e dei suoi contemporanei: Odalisca con pantaloni rossi (del 1921) mette in risalto l’interesse matissiano nei confronti delle figure delle note danzatrici orientali; numerose sono le interpretazioni dell’atelier, soggetto ricorrente nell’opera di Matisse e poi ripreso in ottica cubista da Braque e Picasso dopo il secondo conflitto mondiale; il percorso biografico dell’artista è scandito dal suo esordio con il simbolista Gustave Moreau (negli ultimi anni dell’Ottocento) alla prima esposizione pubblica del gruppo Fauves al Salon d’Automne del 1905, passando per le ultime carte dipinte e ritagliate e la scomparsa negli anni Sessanta.
Fino al 15 maggio le sale di Palazzo Chiablese ospitano l’universo di Henri Matisse, fondatore del gruppo Fauves, osservatore critico del cubismo, discepolo di Renoir, Signac e Bonnard, maestro d’accademia, grande rivale di Picasso e precursore dell’Espressionismo Astratto americano.
INFORMAZIONI UTILI
Matisse e il suo tempo
Palazzo Chiablese, Piazzetta Reale, Torino
Apertura al pubblico: 12 dicembre 2015 – 15 maggio 2016
Informazioni e prenotazioni 011 0240113