La Piscine è un film del 1969 diretto da Jacques Deray, padre del cinema poliziesco francese e famoso per aver diretto nelle sue opere i più grandi attori francesi della sua epoca. Quarantasei anni dopo il regista Luca Guadagnino (Io sono l’amore) ne ha girato un remake, “A bigger splash”, presentato in concorso alla 72° Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia.
Jean-Paul e Marianne sono una coppia che trascorre l’estate francese in una meravigliosa villa con piscina nei pressi di Saint-Tropez. Jean-Paul è un pubblicitario con un passato da scrittore, attività abbandonata in seguito al fallimento editoriale del suo primo libro, Marianne è una giornalista affermata. Durante la vacanza ricevono la visita di Harry, produttore musicale e amico di famiglia, accompagnato dalla figlia Penelope.
La permanenza del discografico e di sua figlia nella villa sconvolgeranno gli equilibri della coppia, facendo riemergere antiche tensioni e passioni obliate da tempo, trascinando i protagonisti verso un tragico e violento finale.
“L’uomo più importante della mia vita resta Delon”, così scriveva Romy Schneider sul suo diario pochi anni prima di morire. Si erano conosciuti per l’operazione mediatica montata dalla produzione del film “L‘amante pura”, dramma italo-francese datato 1958; lei era già la superstar di “Sissi”, lui non era ancora il malinconico attore dagli occhi crudeli che tanto segneranno l’immaginario collettivo dell’epoca, ma solo un giovane attore semisconosciuto di belle speranze.
Da quel primo film insieme nacque una relazione che ancora oggi sopravvive nel ricordo allo scorrere del tempo, archetipo di tutte le storie d’amore “young and beautiful” tra divi, espressione di un cinema crepuscolare che non è più. La relazione tra i due attori durerà sette anni fino a quando Romy Schneider, stufa dei continui tradimenti di lui, lo lascerà per sposare il regista Harry Meyen; si rincontreranno anni dopo per il film di Jacques Daray.
Fu lo stesso Alain Delon ad insistere con la produzione per avere l’attrice austriaca al suo fianco come compagna nel cast di La Piscine.La piscine è quindi un’opera in grado di mescolare realtà e finzione, dove l’effimera bellezza dei corpi, il glamour e i colori della Coté d’Azur decorano la realtà in disfacimento di un mondo vuoto, privo di ideali e valori morali, vittima di irresistibili passioni e avviato ad un ineluttabile destino di infelicità e decadenza.
Oltre alla sceneggiatura e alla capacità di dividere la critica, uno dei tanti aspetti in comune che La piscine di Jacques Deray condivide con “A bigger splash” è la piscina, non- luogo metafisico simbolo di un elemento naturale, l’acqua, in grado di donare la vita (vi si incontrano gli amanti Jean-Paul e Marianne) e al tempo stesso di toglierla (la morte di Harry).
Alain Delon e Romy Schneider sono bellissimi, sensuali ed extra cool, Jane Birkin e Maurice Ronet completano un cast di attori che con i loro film hanno segnato la storia del cinema europeo nella seconda metà del secolo breve.