Maria Mandelli, in arte Krizia, si è spenta improvvisamente a causa di un malore nella sua casa milanese ieri sera alle 21, accanto a lei il marito Aldo Pinto, avrebbe compiuto 91 anni il prossimo gennaio. A darne notizia è il cda M.M.K. S.p.A.
Suggestiva la scelta del suo nome d’arte, preso in prestito dall’ultimo dialogo incompiuto di Platone. Spiace ricordare che un pezzo del Made in Italy lo scorso anno era stato ceduto al gruppo Shlenzhen marisfrofrolg fashion (Cina).
Krizia era nara a Bergamo nel 1925, da giovanissima aveva manifestato una passione forte nei confronti della moda tanto da spingerla a rinunciare alla cattedra di insegnante elementare per aprire un laboratorio a Milano con Flora Dolci.
Caratteristiche dei primi capi furono, senz altro, l essenzialità e la semplicità, scevra da inutili fronzoli. Il 1971 però è l’anno di una rivoluzione che scuoterà il mondo della moda. Krizia taglia….squarcia in maniera “fontaniana” i lunghi gonnelloni che si vedevano in giro e li trasforma in shorts cortissimi, un taglio nella stoffa ed una piccola grande rivoluzione nel modo di vestire. La sua audacia le varrà il premio ” Tiberio d’oro” .
L’utilizzo di materiali “strani” come la gomma ed il sughero, che diventeranno di uso comune nelle sue collezioni le valsero il soprannome, da parte della stampa americana di “crazy Krizia”.
Arriva nel 1978 nelle profumerie anche la sua personalissima fragranza “K di Krizia” che ebbe uno straordinario successo. Nel 1986 insieme al Gotha della Moda italiana e cioè con re Giorgio Armani, Gianfranco Ferrè, Gianni Versace e Valentino Garavani, Mariuccia diventa Commendatore della Repubblica italiana.
“Mariuccia per tutti gli amici, è stata una straordinaria ed innovativa stilista di moda che, col suo nome, ha contribuito a creare e sostenere l’affermazione internazionale di un modello di eleganza tipicamente italiano”, così si legge nel comunicato stampa che ha annunciato la sua perdita. Il Presidente del consiglio Matteo Renzi ha espresso il proprio cordoglio ai familiari di Krizia “protagonisa assoluta della moda e del made in italy con la sua creatività, la gioia dei suoi colori, la sobrietà tutta milanese del suo lavoro”. E la sua città di adozione, la sua Milano, le darà l’ultimo saluto mercoledì prossimo alle ore 11, nella chiesa di Sant’Angelo in via della Moscova.
Il 2015 ci ha portato via due colonne della sartoria italiana Micol Fontana e ieri Krizia. La speranza è che la dedizione, la professionalità e l’umiltà che Le ha rese grandi possa essere da esempio per schiere di giovani divorati da quello che oggi è solo un mestiere mentre ieri, per questi grandi nomi, era una passione smodata, era l’orgoglio di rappresentare l’Italia nel mondo. Che i cinesi non ce ne vogliano… loro ci mettano pure i soldi: al talento, alla passione (tutta e solo italiana), alle viscere della creatività insomma… pensiamo noi! Ciao Krizia. E grazie.