Oggi si parla della città Istanbul come luogo della terribile strage di turisti tedeschi nell’attentato terroristico del 12 gennaio 2016 vicino alla Moschea Blu, nel cuore della metropoli. Oggi la citiamo anche come teatro del tentativo – fortunatamente fallito – di vendita di un’opera attribuita a Anton van Dyck perduta da tempo.
E’ stato l’Hurriyet Daily News a riportare la notizia. La notizia segnala il fermo di due uomini che hanno cercato di vendere a poliziotti sotto copertura il dipinto portato clandestinamente nel Paese. Acquistato in Georgia da ricettatori per 200 mila dollari, il presunto van Dyck era stato introdotto in Turchia per rivenderlo a 14 milioni di lire turche (circa 4,6 milioni di dollari). Gli esperti del Museo di Pitture e Sculture di Istanbul propendono per l’autenticità dell’opera, ma la conferma giungerà da ulteriori studi attualmente in corso.
2 Commenti
Come prima impressione c’è una forte influenza veneta. Ma d’altronde Van Dyck aveva come modello Tiziano. Una cosa però è certa: oggi Van Dyck è uno dei pittori su cui investire perché le sue quotazioni sono irragionevolmente basse. Ma vedrete che ci saranno clamorose novità.
Non è van Dyck. E non è fiammingo. Piuttosto Veneto.