L’asta The Road to Rome, Parte I, che si terrà durante la Week Masters di New York il 28 gennaio 2016, comprende una trentina di dipinti di Vedute in una sorta di bel racconto ad immagini del Grand Tour.
Nel corso XVIII secolo i giovani aristocratici d’Europa affidavano al Grand Tour buona parte della propria educazione, visitando le città italiane, tra cui Venezia, Napoli e Roma. Ispirati dal viaggio, molti di loro svilupparono uno spiccato interesse per l’arte e colsero l’occasione per posare per alcuni dei più grandi ritrattisti del tempo e acquistando a ricordo delle proprie avventure e scoperte dipinti di Vedute. Molti tra i più noti talenti del tempo, tra cui Vanvitelli, Bellotto, la famiglia Van Lint, Hackert e Caffi, lavorarono sulle commissioni dei Grand Tourist.
Questa è la prima di due sessioni, la seconda si terrà a Londra ad aprile.
Mario Tavella, Presidente di Sotheby’s Francia, commenta: “Questa bella e coltivata collezione privata si compone di due parti: la prima raccoglie eccezionali esempi di Vedute italiane, la seconda presenterà un nutrito gruppo di oggetti d’arte e mosaici di noti artisti romani, quali Valadier, Righetti, Raffaelli, e Aguatti. Questa collezione fu costituita nel corso del XX secolo con la stessa passione e meraviglia che caratterizzò gli acquisti dei Grand Tourist due secoli prima”.
Mentre la pittura di Paesaggio è sempre esistita fin dal Rinascimento (come sottogenere), i dipinti di Vedute si sono sviluppati come vero genere autonomo alla fine del XVII secolo. Vanvitelli è considerato uno dei padri della Veduta italiana, vedute anche topograficamente molto accurati. La sua A View of the Castel Sant’Angelo from Prati (est. $300,000/400,000) mostra la realtà di Roma alla fine del secolo, con scene di vita quotidiana, accostate a monumenti storici inondati dalla calda atmosfera della città.
Dipinto da Bernardo Bellotto con una straordinaria luce A Capriccio River Landscape with a Church to the Left (est. $1,000,000/1,500,000) è la prova dello sviluppo del gusto per i Capricci, immaginari paesaggi che includono diversi elementi reali a creare descrizioni fantasiose di luoghi famosi. Istruito dallo zio Antonio Canal, detto Canaletto, nel suo studio, dove ha assistito alla creazione di molti dei suoi capolavori degli anni quaranta del XVII secolo, Bellotto sviluppò uno stile radicato nel lavoro dello zio ma volto ad una maggiore precisione nella descrizione delle architetture, nell’atmosfera più enfatizzata e con una tavolozza più colorata. Fu celebrato in Italia come in molte corti europee del nord Europa dove lavorò. Questo dipinto fu eseguito intorno al 1765, quando Bellotto lasciò lo studio di Venezia, dopo aver vissuto undici anni a Dresda (1747-58) come pittore di corte più pagato e apprezzato.
Altra meta fissa del Grand Tour era la città di Napoli. La magnifica Veduta di Vanvitelli View of the Riviera Di Chiaia (est. $1,500,000/2,000,000) mostra il trafficato viale che costeggia il mare, realizzato nel 1697 e segnato dalle eleganti architetture delle dimore della nobiltà. La magnifica veduta rappresenta l’acme della carriera dell’artista, ed è tra i migliori lavori di Vanvitelli per le sue ottime condizioni e per la grande dimensione.
La Ritrattistica fiorisce durante questi anni ed è tra i generi di dipinti acquistati dai viaggiatori. Considerato da molti il migliore ritrattista italiano, Pompeo Batoni annoverò tra i suoi committenti i più influenti viaggiatori stranieri. Il notevole dipinto di Batoni Portrait of Prince Edward Augustus, Duke of York and Albany (est. $300,000/400,000) ritrae il soggetto con sullo sfondo il Colosseo, uno dei più riconoscibili monumenti di Roma.
The Road to Rome “cattura” alla perfezione lo spirito del gusto del Grand Tour e include i maggiori esempi dei generi che lo hanno caratterizzato.
The Road to Rome: Property from a Distinguished Italian Private Collection, Part I
OTHEBY’S, NEW YORK, 28 GENNAIO 2016