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Vedutisti e Venezia: una storia d’amore celebrata a Brescia, Palazzo Martinengo

Palazzo Martinengo a Brescia conferma e rafforza la propria presenza all’interno del panorama artistico italiano con una nuova esposizione dedicata ai vedustiti che hanno celebrato gli incanti di Venezia. Cento capolavori per raccontare la città che ha rappresentato, più di ogni altra, un mito intramontabile nell’immaginario collettivo.

Canaletto, Il molo, Palazzo Ducale e il Campanile di San Marco, olio su tela, 51 x 83 cm. Firenze, Galleria degli Uffizi
Canaletto, Il molo, Palazzo Ducale e il Campanile di San Marco, olio su tela, 51 x 83 cm. Firenze, Galleria degli Uffizi

Fino al 12 giugno 2016 la mostra “Lo splendore di Venezia. Canaletto, Bellotto, Guardi e i Vedutisti dell’Ottocento” celebra infatti la Serenissima attraverso le opere dei più importanti vedutisti del XVIII e XIX secolo, provenienti da collezioni pubbliche e private, italiane e internazionali.

Per la prima volta, l’analisi dei Vedutisti, non si esaurirà con l’esperienza di Francesco Guardi, ma proseguirà anche lungo i decenni del XIX secolo. Le vedute ideate dai pittori, popolate da macchiette in costumi d’epoca e dai personaggi della Commedia dell’Arte, diventano spesso cornici alle famose feste veneziane del Redentore, della Regata Storica, della Sensa e del Carnevale animato dalle tradizionali maschere.

Carlo Grubacs, Notturno con la festa del Redentore, olio su tela, 67 x 100 cm. Collezione privata
Carlo Grubacs, Notturno con la festa del Redentore, olio su tela, 67 x 100 cm. Collezione privata

Il percorso espositivo, ordinato cronologicamente, sarà inaugurato dalle suggestioni dell’olandese Gaspar Van Wittel e da quelle del friulano Luca Carlevarijs che apriranno la strada allo straordinario talento di Canaletto, cui sarà dedicata la seconda sezione. Qui, le sue vedute dialogheranno con quelle del padre Bernardo Canal e del nipote Bernardo Bellotto. A seguire, saranno proposti i lavori dei maggiori autori del secondo e terzo quarto del Settecento, in cui agli italiani Michele Marieschi, Francesco Albotto, Antonio Gnoli, Jacopo Fabris, saranno affiancati lo svedese Johan Richter e l’inglese William James.

Luca Carlevarijs, Il Molo di San Marco verso la Basilica della Salute, olio su tela, 71 x 122 cm. Roma, Galleria Nazionale di Palazzo Corsini
Luca Carlevarijs, Il Molo di San Marco verso la Basilica della Salute, olio su tela, 71 x 122 cm. Roma, Galleria Nazionale di Palazzo Corsini

Con loro  Giuseppe Bernardino Bison messo a confronto con quella di altri importanti artisti della prima metà dell’Ottocento quali Vincenzo Chilone, Giovanni Migliara, Giuseppe Borsato, Francesco Moja e Giuseppe Canella che, inventando inedite angolature, atmosfere e contesti, rinnovarono l’immagine della Serenissima attualizzandola e arricchendola di dettagli che esprimono lo spirito del loro tempo.

Federico Moja, Piazza San Marco con l'acqua alta, olio su tela, 70 x 89 cm. Milano, collezione privata
Federico Moja, Piazza San Marco con l’acqua alta, olio su tela, 70 x 89 cm. Milano, collezione privata

E nell’ultima sezione del percorso espositivo altri grandi nomi nostrani quali: Luigi Querena, Francesco Zanin, Guglielmo Ciardi, Pietro Fragiacomo per approdare verso una rarissima veduta di Venezia di grandi dimensioni del maestro bresciano Angelo Inganni, risalente al 1839, che immortala Piazza San Marco animata da spigliate macchiette in costumi d’epoca.

Guglielmo Ciardi, Il Canale della Giudecca all'alba, olio su tela, 62 x 102 cm. Milano, Fondazione Cariplo
Guglielmo Ciardi, Il Canale della Giudecca all’alba, olio su tela, 62 x 102 cm. Milano, Fondazione Cariplo

Ma Lo splendore di Venezia. Canaletto, Bellotto, Guardi e i Vedutisti dell’Ottocento ha anche un’anima interattiva infatti a conclusione del percorso espositivo, Venezia teatro della vita,  da vita ai dipinti riproducendo in loco piccole scene di vita quotidiana ambientate in campi e campielli, tra le calli e i canali della città.

INFORMAZIONI UTILI

LO SPLENDORE DI VENEZIA Canaletto, Bellotto, Guardi e i vedutisti dell’Ottocento

Brescia, Palazzo Martinengo
(via dei Musei 30)
327.3339846 (lun-ven, 10.00-12.00; 14.00-17.00)

23 gennaio – 12 giugno 2016

Orari: da mercoledì a venerdì, dalle 9.00 alle 18.00; sabato, domenica e festivi, dalle 10.00 alle 20.00; lunedì e martedì chiuso

 

 

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