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128.187 visitatori per de Chirico a Ferrara

Giorgio de Chirico Giorgio de Chirico: Il trovatore, 1917 Collezione privata © by SIAE 2015

Le opere di de Chirico, Morandi, Carrà e degli altri protagonisti della mostra De Chirico a Ferrara. Metafisica e avanguardie sono pronte per partire alla volta della Staatsgalerie di Stoccarda, dove l’esposizione ferrarese aprirà i battenti il 18 marzo per restarvi sino al 3 luglio. A Palazzo dei Diamanti l’esposizione, che si è chiusa  il 28 febbraio, è stata ammirata da 128.187 visitatori. Con una media di 1.198 biglietti al giorno (107 i giorni di apertura).

Giorgio de Chirico
Giorgio de Chirico: Il trovatore, 1917 Collezione privata © by SIAE 2015

“Se avessimo potuto prolungare l’apertura della mostra”, afferma la direttrice dei Diamanti Maria Luisa Pacelli, “avremmo di certo continuato ad avere moltissimo pubblico, considerato il numero di richieste di prenotazioni che non ci è stato possibile evadere e un’ultima settimana con 16.934 visitatori. Ma l’aspetto per me più significativo e interessante di questo risultato è che lo abbiamo raggiunto con una mostra rigorosa dal punto di vista scientifico e in più incentrata su un artista difficile e non sempre amato come de Chirico.”

Ora l’attenzione è tutta focalizzata sulla stagione autunnale: dal 24 settembre 2016, Palazzo dei Diamanti dedicherà una grande esposizione al capolavoro della letteratura italiana del Cinquecento, l’Orlando furioso di Ludovico Ariosto. Concepito nella Ferrara estense e stampato in città nel 1516, il poema è uno dei capolavori assoluti della letteratura occidentale e ha da subito parlato al cuore dei lettori italiani ed europei.

Giorgio de Chirico
Giorgio de Chirico: Le Muse inquietanti, 1918 Olio su tela, Collezione privata © by SIAE 2015

A celebrarlo nel quinto centenario della prima edizione non sarà una mostra documentaria o di fortuna pittorica, bensì una vera e propria mostra d’arte che condurrà il visitatore in un affascinante viaggio tra le pagine del poema, tra battaglie e tornei, cavalieri e amori, desideri e incantesimi.
Curata da Guido Beltramini e Adolfo Tura, l’esposizione presenterà una selezione di capolavori dei più grandi artisti del periodo, da Giovanni Bellini a Andrea Mantegna, da Giorgione a Dosso Dossi, da Raffaello a Leonardo, da Michelangelo a Tiziano. Accanto a questi, sculture antiche e rinascimentali, incisioni, arazzi, armi, libri e manufatti di straordinaria bellezza e preziosità, faranno rivivere il fantastico mondo cavalleresco del Furioso e dei suoi paladini, offrendo al contempo un suggestivo spaccato della Ferrara in cui fu concepito il libro e raccontando sogni, desideri e fantasie di quella società delle corti italiane del Rinascimento di cui Ariosto fu cantore sensibilissimo.

 

De Chirico a Ferrara
Metafisica e avanguardie
14 novembre 2015 – 28 febbraio 2016

 

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