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Dal Divisionismo al Futurismo. Da Madrid a Rovereto. Racconto di una rivoluzione

Gino Severini: Ritmo plastico del 14 luglio, 1913 Gino Severini: Ritmo plastico del 14 luglio, 1913

Anche Madrid celebra l’arte italiana, in particolar modo quella parte di produzione che dal divisionismo passa al futurismo e si apre con slancio creativo verso la modernità.

La Fundación MAPFRE e MART presentano infatti un progetto internazionale in due tappe. La prima è stata inaugurata lo scorso 17 febbraio presso il museo spagnolo e rimarrà in mostra fino al 5 giugno. La seconda, invece, trova dimora al Mart di Rovereto dal 25 giugno al 9 ottobre.

Luigi Russolo: Profumo, 1910
Luigi Russolo: Profumo, 1910

Il grande progetto Dal Divisionismo al Futurismo racconta l’arte dei maestri italiani che, tra la fine del XIX secolo e l’inizio del XX, introdussero il rivoluzionario cambiamento di mentalità su cui poggiarono le proprie basi le avanguardie del ’900 e in particolare il Futurismo. Tra i curatori del progetto grandi nomi: Gianfranco Maraniello, Daniela Ferrari, Pablo Jiménez Burillo, Beatrice Avanzi, e Fernando Mazzocca.

Umberto Boccioni, La moglie di Balla con la figlia (1906)
Umberto Boccioni, La moglie di Balla con la figlia (1906)

“Gli artisti italiani si concentrarono nell’esplorazione di temi universali e di idee, tentando di indagare i misteri del tempo, della vita, dell’amore e della morte. Con questa mostra non guardiamo solo all’Italia, ma arriviamo a vedere come in tutta Europa si percorra un cammino condiviso verso il mondo moderno. Un continente nel quale le stesse idee e preoccupazioni si fondono in una sola unità stilistica”.
(Pablo Jiménez Burillo, Direttore FUNDACIÓN MAPFRE)

Carlo Carrà: Ciò che mi ha detto il tram, 1911
Carlo Carrà: Ciò che mi ha detto il tram, 1911

Per rendere possibile la mostra, partendo dal Divisionismo e dagli studi sulla luce e sul colore, che hanno portato alle avanguardie del XX secolo, a Madrid sono confluite oltre 70 opere tra cui 10 capolavori provenienti dalle Collezioni del Mart: da Giacomo Balla a Umberto Boccioni, da Carlo Carrà a Luigi Russolo e Gino Severini. Dal Divisionismo al Futurismo è una forza rivoluzionaria, una nuova poetica, che irrompe sulla scena dell’arte italiana, ancora oggi, con tutta la sua forza travalicando i confini tra due nazioni.

Giacomo Balla - Artemisia (Fanciulla), controluce, 1907
Giacomo Balla – Artemisia (Fanciulla), controluce, 1907

“Questi pittori non solo aprirono la strada verso le avanguardie italiane, ma inaugurarono le riflessioni sulla nascita stessa del mondo contemporaneo” e ancora “Il Futurismo è una costola del Divisionismo. Né la guerra, né il fascismo hanno potuto annichilire una forza tanto potente come quella dei Futuristi. In loro c’è il seme degli artisti che successivamente hanno rinnovato l’Italia.”
(Beatrice Avanzi, curatrice)

In mostra, inoltre, opere provenienti dai maggiori musei del mondo: Metropolitan Museum of Art, Centre Pompidou, Galleria d’Arte Moderna e Pinacoteca di Brera, Galleria degli Uffizi, Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma, Museo Segantini di Saint Moritz.

Gino Severini: Ritmo plastico del 14 luglio, 1913
Gino Severini: Ritmo plastico del 14 luglio, 1913

INFORMAZIONI UTILI

Dal Divisionismo al Futurismo

Mart Rovereto
Corso Bettini, 43
38068 Rovereto (TN)
800 397760

mar-dom 10.00-18.00 , ven 10.00-21.00

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