La forza della “fragilità” domina la scena nell’ultima installazione dalla veneziana Lilli Doriguzzi. A pochi passi (e qualche ponte) da Piazza San Marco, il nuovo spazio espositivo nella Salizada di San Samuele inaugura la sua carriera dedicata all’arte con la curiosa installazione dell’artista veneziana.
Danza vuole provocare e stimolare la curiosità del visitatore che “dopo essere accecato dalle forti luci che sono state collocate nella sala – racconta Lilli Doriguzzi – vorrei che vedesse i dischi nella loro apparenza e anche nella loro forma che è apparentemente fragile ma di fatto resistente dato il diametro di 70 centimetri e lo spessore di 70 millimetri”.
L’opera dell’artista veneziana sfida l’attenzione di chi entra nello spazio espositivo. I sette dischi convessi in vetro di Murano, sono quasi impercettibili. Continua così la ricerca di Lilli Doriguzzi giocata su luci e trasparenze dove lo spettatore si trova ad interagire con delle opere che invitano ad osservare con attenzione. Una volta identificati e riconosciuti i dischi vitrei, il visitatore è invitato ad occuparli: ed è qui che si destabilizza l’equilibrio; ciò che a primo acchito sembra fragile diventa resistente, capace di mettere in discussione ogni certezza.
Dopo il recente Kaleidoscopio – presentato in occasione de Le stanze del Vetro – e Stare, neon realizzato nel 2008, l’ultima installazione di Lilli Doriguzzi vede un’altra faccia della contemplazione dell’essere e dell’esistere.
In una società dove spesso lo sguardo è assente, distratto, Danza vuole portare su di sé l’attenzione di chi guarda e, allo stesso tempo, scardinare quell’idea che vede il vetro come un materiale delicato, in procinto di rompersi.
INFORMAZIONI UTILI
Lilli Doriguzzi, Danza
Scuola dei Mureri,
Salizada San Samuele, San Marco 3216 Venezia
Dal 18 al 26 marzo
Tutti i giorni dalle 16.00 alle 19.30, ingresso libero