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Il tempo e la materia. L’indagine di Dalla Venezia, Greco e Tadei in una mostra a Venezia

David Dalla Venezia No. 707 2014 / 2020 olio su tela oil on canvas 130 x 130 cm
David Dalla Venezia
No. 707
2014 / 2020, olio su tela, 130 x 130 cm

Prosegue ancora fino al 25 ottobre la mostra “Il tempo e la materia” in corso a Venezia nelle sale de “Il Giardino Bianco”. L’esposizione raccoglie il lavoro di tre artisti: David Dalla Venezia, Ettore Greco e Marialuisa Tadei

Nel testo critico in catalogo la curatrice Anna Caterina Bellati ci spiega cosa sono i concetti di tempo e materia per questi artisti, ognuno dei quali lavora in maniera diversa. “Cosa importa all’Universo della nostra presenza? Nulla, direbbe Leopardi. Tutto, direbbe Einstein. L’arte s’incunea tra “essere” e “niente”.

Così Marialuisa Tadei affronta i materiali duri, come il marmo, l’alabastro, l’onice. Per lei la scultura è ciò che va contro il tempo che erode distrugge annienta i segni del nostro passaggio.

Marialuisa Tadei
Fiore di Luna
2019, alabastro, h 90 x 50 x 25 cm

Per Ettore Greco, anche lui scultore, la materia è fragile, la plasma, la sfiora ma si disfa già mentre la lavora. Le figure diventano quasi eteree, si sbriciolano nell’aria, la loro essenza è effimera, potente ma lieve, chissà se domani saranno ancora lì.

Lavora con la pittura David Dalla Venezia, che con le sue tele pazienti e faticose, costruite con migliaia di gesti invisibili, suggerisce che siamo mortali ma capaci di resistere e sognare. Una pennellata per ogni respiro, un battito di ciglia per ogni colore.

Ettore Greco
In piedi
2019, terracotta, h 71 x 25 x 23 cm

Prosegue Bellati nel testo critico:

“Ripensare la materia, la sostanza delle cose qualunque, degli oggetti quotidiani, delle opere d’arte. Il senso della presenza, dell’ingombro, dell’occupare uno spazio, non lo spazio intero, solo una sua infinitesima piccola parte. Ragionare sul tempo, la sua reale o surreale necessità. La sua durata.

Tutto dipende dalla visuale di partenza. Per un buco nero il tempo non esiste, un buco nero brucia tutto, anche le stelle. La memoria invece è fatta di tempo, quello all’indietro. Chi siamo oggi, chi siamo stati, chi erano i nostri genitori, i nostri nonni, il genoma, il ricordo chimico del nostro esistere.

E poi c’è la materia. Tutto quello che vediamo, è materia. Almeno per noi, appartenenti alla razza umana. Gli artisti prendono la materia e la trasformano. Le molecole diventano concetti. Il marmo si fa idea, la terracotta diventa carne, la tela assorbe colori che compongono forme visive.
Tre artisti dicono, in questa mostra, il senso della scultura e della pittura, la necessità della loro esistenza per noi, per chi ci ha preceduto, per chi verrà. Non c’è progresso senza arte. Non c’è conoscenza. E nemmeno il sogno di una eternità”.

Marialuisa Tadei
Ettore Greco (Photo Ciraldo)
Davide Dalla Venezia (Photo Piero Viti)

IL TEMPO E LA MATERIA

a cura di Anna Caterina Bellati

Artisti: David Dalla Venezia, Ettore Greco, Marialuisa Tadei

Il Giardino Bianco Art Space
Via Garibaldi 1814, 30122 Venezia
30 agosto – 25 ottobre 2020

Mercoledì 15 > 19
Giovedì 15 > 22
Venerdì, sabato, domenica 11 > 19

artspacevenice.it

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