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Venezia vista dallo smartphone: Lady Tarin racconta la Biennale con il suo Xiaomi

Il 23 di aprile 2022 nel contesto della sponsorizzazione del Padiglione Italia 59° Esposizione Internazionale d’Arte – la Biennale di Venezia, Xiaomi inaugura ART TALES, un progetto artistico svolto da Lady Tarin attraverso l’utilizzo di Xiaomi 12 Pro, in mostra fino al 6 giugno 2022 a Venezia all’interno della Project Room di Marignana Arte.

Venezia, città scenografica dove l’occhio si posa sempre sull’arte, anche quest’anno è teatro di numerose manifestazioni sulla scia dell’ultima Biennale, Il latte dei sogni.

Tra queste quella di Lady Tarin, pseudonimo di una fotografa riminese che da anni realizza immagini dedicate alla bellezza femminile. L’artista omaggia l’esposizione internazionale con degli scatti che ritraggono i momenti salienti dell’inaugurazione: dagli sguardi inebriati di bellezza dei suoi visitatori all’energia che ha avvolto l’intera città.

La fotografa è nota per la sua abilità nel far trasparire su pellicola l’essenza femminile in tutta la sua sensualità e ironia. Tra i suoi progetti più noti anche il libro fotografico Guiltless e il documentario su Sky Arte intitolato Next Girl.

Il tema della Biennale scelto da Cecilia Alemani dà finalmente voce alle artiste donne e si pone in continuità con il lavoro di Lady Tarin. L’esposizione internazionale e la stessa Art Tales si propongono di omaggiare tutte quelle voci femminili che sono state messe in un angolo, e “Nessuno può mettere baby in un angolo” come direbbe Johnny, l’indimenticabile Patrick Swayze di Dirty Dancing. Inizialmente il progetto doveva essere un semplice reportage fotografico della Biennale e del Padiglione Italia, ma ne è risultato qualcosa di molto più intenso: un’altra voce sull’universo artistico femminile, un elogio della sua attenta sensibilità e capacità di scavare a fondo.

Il progetto che Il Prologo – agenzia di consulenza editoriale di Giovanni Audiffredi e Paola Caterina Manfredi – ha pensato per sottolineare le potenzialità espressive della nuova Xiaomi 12 Series consiste in un trittico che alle fotografie di Lady Tarin affianca due documentari.

Il primo dedicato al making of del Padiglione Italia alla Biennale, sponsorizzato proprio da Xiaomi.

Storia della Notte e Destino delle Comete è il titolo di una riflessione che riguarda la storia dell’industria italiana e la correlazione esistente tra epidemie e progresso, e di come questi fenomeni ci ricordino quanto l’urbanizzazione e le conseguenze legate allo sviluppo antropogenico abbiano profondamente alterato gli ecosistemi su scala planetaria.

Il secondo documentario, Venice by night, esalta pienamente le capacità video di Xiaomi 12 Pro, in una Venezia avvolta dall’oscurità della notte. La sfida è stata quella di dimostrare come uno smartphone fosse in grado di realizzare foto e video di elevatissima qualità. Lo Xiaomi è un mezzo espressivo che consente di scattare in Raw e vanta una modalità notturna veramente notevole. Allo stesso tempo è sottile e leggero. Del resto, come afferma Tarin, è importante che il medium telefonico sia prestante. Soprattutto se lo si pensa come un’opportunità unica, in ambito fotografico, di cogliere l’attimo e immortalarlo con un rapido scatto.

Pellicola e digitale, due linguaggi diversi. La fascinazione del difetto, dell’imprecisione e della sfocatura viene sostituita da una risoluzione perfetta che non significa necessariamente ritoccare. L’immagine risulta comunque morbida, ma allo stesso tempo definita. «È la prima volta che mi esprimo con questo mezzo espressivo, per me è stata un’avventura e una scommessa. Il mio progetto personale sul nudo è tutto in pellicola, perché a me piace ritrarre la pelle sulla pelle. Ma ho sempre utilizzato tecniche diverse. Sono molto curiosa».

L’artista è riuscita a riprendere tutto il dinamismo di quei momenti, il giorno e la notte “Darei l’intera  Montedison per una lucciola” scrive Pier Paolo Pasolini, frase che ispira l’ultima parte del Padiglione Italia e come recita Eugenio Viola “Su un mare notturno e agitato si leva inaspettatamente il segno di una pace possibile: uno sciame di centinaia di lucciole che vola su un mondo in cui la natura ha ripreso il suo dominio e ripristinato la sua crudele legge di suprema bellezza e armonia, rovesciando la desolazione iniziale in compassione struggente”.

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