Una tela che raffigura Giuditta e Oloferne molto simile a una tela dello stesso soggetto del Merisi esposta a Palazzo Barberini a Roma, è stata scoperta vicino a Tolosa, in una soffitta, ed è stata attribuita a Caravaggio. Il fatto risale al 2014, quando in seguito a una perdita d’acqua, la stanza è stata messa sottosopra e la tela è stata scovata. L’esperto Eric Turquin si dichiara certo della paternità del dipinto. Mentre altre voci si sono alzate contro l’attribuzione.
Secondo Turquin, il dipinto sarebbe successivo a quello romano (del 1599) e risalirebbe al 1604-1605. Uno degli elementi a favore dell’autenticità è l’esistenza di una copia di questo dipinto con la Giuditta vestita di nero invece che di bianco realizzata dal pittore fiammingo Louis Finson all’inizio del Seicento, oggi di proprietà della Banca Intesa San Paolo ed esposta a palazzo Zevallos a Napoli.
Sembra che il Louvre si stia organizzando per acquistarla, anche se non sembra fattibile per il museo tirare fuori 120 milioni di euro, il valore stimato del dipinto.
Staremo a vedere. Il dibattito è appena iniziato.
Nel frattempo, il Ministero della Cultura francese ha disposto che la tela non esca dal territorio nazionale…