Non solo Design. Durante il Salone Del Mobile, fra molti eventi dedicati alla cultura del progetto, si fanno spazio realtà indipendenti volte a sondare orizzonti espressivi fuori campo, ma altrettanto affascinanti. Sui Navigli, presso l’Ex Fornace, la mostra Modus Operandi apre una panoramica sul rapporto fra pittura e fotografia italiana nella contingente contemporaneità.
Pittura e fotografia- una lunga liaison
Una liaison, che dopo aver appassionato l’Ottocento e tenuto col fiato sospeso il secolo breve, continua ad incantare l’era 2.0. È dal 1839 che pittura e fotografia si rincorrono vicendevolmente. Tutto ha inizio nei boulevard di Parigi, quando il chimico Monsieur Daguerre, dopo un lungo ciclo di esperimenti, trova finalmente il modo per fissare l’immagine ottenuta attraverso la camera oscura e da vita al primo dagherrotipo della storia. Fra speculazioni estetiche e questioni commerciali, i pionieri del cavalletto si trovano fin da subito a competere coi militanti della tavolozza. Nasce così un avvincente dibattito culturale, che prosegue ancora oggi.
Modus Operandi
A Milano la Galleria Twenty14 Contemporary abbandona la sede operativa nel distretto delle Cinque Vie e invade l’Ex Fornace del Naviglio, per indagare il rapporto fra pittura e fotografia nel nostro paese. La mostra Modus Operandi -appositamente concepita per gli spazi del comune- pone la lente d’ingrandimento sul lavorio di 30 giovani talenti, selezionati dalla stessa galleria con l’ausilio della photo-editor Elena Vaninetti.
A pochi passi dalla Casa delle Arti di Alda Merini va in scena una costellazione di atolli espressivi, fatta di linguaggi, tecniche e punti di vista talvolta complementari, altre dissonanti.
All’entrata il mondo pop di Michael Rotondi convive con l’universo soffuso della coppia Isabella Nazzarri- Gloria Pasotti, mentre al centro della sala l’approccio ossessivo di Matteo Cremonesi incontra il caleidoscopico punto di vista di Umberto Chiodi. Salendo le scale, l’inquadratura ieratica di Marco Dapino si specchia nelle meticolose pennellate di Aldo Sergio, mentre il taglio incisivo di Delfino Sisto Legnani risuona nella pittura magnetica di Irene Balia.
A completare un percorso intriso di riflessioni per immagine, una serie di video-interviste ad esperti del settore.
Un anno di Emergenze
Ma non finisce qui. Al secondo piano Emergenze celebra un anno di attività, attraverso una mostra multiforme, fatta di performance, video e talk. Un’occasione per conoscere il progetto artistico- editoriale, partito con un’opera situazionista nel cuore di Perugia e che, grazie a una squadra di giovani temerari, conquista ogni giorno nuovi orizzonti creativi.
Luci ed ombre, pennellate e parole, da gustare in un’Ex Fornace.
INFORMAZIONI UTILI
MODUS OPERANDI
Ex Fornace
Alzata Naviglio Pavese 16, Milano
A cura di Twenty14 Contemporary ed Elena Vaninetti
Fino al 18 aprile 2016