“do ut do” è un contenitore di iniziative promosso dall’Associazione Amici della Fondazione Hospice Seràgnoli che ha lo scopo di raccogliere fondi in favore della Fondazione. E’ un progetto biennale che organizza eventi dedicati alle arti e alle eccellenze della nostra cultura coinvolgendo istituzioni, imprese e collezionisti.
Dopo il successo della prima edizione nel 2012 dedicata all’arte contemporanea e della seconda nel 2014 suldesign internazionale, do ut do presenta la nuova edizione 2016 che ha per tema la Casa do ut do di Alessandro Mendini, le cui stanze sono progettate da importanti architetti e designer.Padrino è il Premio Nobel Dario Fo.
La casa do ut do si potrà visitare tramite un sistema di navigazione in virtual reality 3D, sia sul web che nei musei e nelle sedi espositive che aderiscono al progetto, in video e in navigazione con visori 3D, oltre che in navigazione libera su smartphone e tablet, e sul sito dedicato doutdo.it.
Il significato e la nascita del progetto
do ut do, nome coniato da Alessandro Bergonzoni, è legato ad un progetto benefico biennale inaugurato nel 2012 ed immediatamente condiviso da personalità del mondo dell’arte contemporanea come Yoko Ono, madrina della prima edizione,dai Masbedo, padrini della seconda e da Dario Fo nella edizione in corso.
do ut do ha coinvolto le eccellenze del mondo dell’arte, del cinema, del design, della moda e della musica con un progetto di raccolta fondi promosso dall’Associazione Amici della Fondazione Hospice Seràgnoli e ideato a sostegno della Fondazione Hospice Seràgnoli Onlus, organizzazione non-profit che dal 2002 opera nel campo dell’assistenza, formazione, ricerca e divulgazione della cultura delle cure palliative.
I donatori di do ut do 2016: La casa di do ut do
La terza edizione, in una società sempre più tecnologica e connessa, è nel segno del virtuale. Il grande attore e Premio Nobel Dario Fo ha accettato di esserne il padrino e dodici tra celebri architetti e designer disegneranno le stanze della casa progettata da Alessandro Mendini: Alberto Biagetti, Mario Cucinella, Riccardo Dalisi, Michele De Lucchi, Stefano Giovannoni, Alessandro Guerriero, Massimo Iosa Ghini, Daniel Libeskind, Angelo Naj Oleari, Terri Pecora, Renzo Piano, Claudio Silvestrin. Ogni stanza sarà dedicata a un VALORE che i vari progettisti hanno scelto tra quelli che compongono la qualità della vita e formano il senso più profondo di una casa, così come di una comunità, di una città, di un paese: vitalità, empatia, sogno, civiltà, gioco, attesa, inclusione, natura, complicità, luce, amore, incontro.
All’interno della casa do ut do troveranno spazio le opere d’arte contemporanea e i pezzi unici di design donati alla Fondazione Hospice Seràgnoli e oggetto dell’estrazione a sorte conclusiva. La visita virtuale alla casa sarà accompagnata da un brano inedito realizzato da Gaetano Curreri e Saverio Grandi con testo di Saverio Grandi.
Le opere esposte
Il progetto benefico, presentato in anteprima il 31 gennaio scorso ad Arte Fiera Bologna, prevede nel 2016, oltre alla presentazione ufficiale il 14 aprile all’Università Statale di Milano,due incontri pubblici:il 17 maggio alla Peggy Guggenheim Collection a Venezia e il 23 maggio al Circolo dei Lettori di Torino. Saranno poi organizzate diverse esposizioni, occasione per entrare virtualmente nella casa e nel giardino di do ut do e vedere tutte le opere d’arte e i pezzi unici di design in palio: le installazioni saranno al MADRE di Napoli, al MAXXI di Roma, al MART di Rovereto, alla Reggia di Caserta e dal 1° al 16 ottobre al MAMbo di Bologna, dove verranno esposte tutte le opere. L’ultimo appuntamento consisterà invece nella vera e propria estrazione e conseguente assegnazione delle opere, a fine ottobre a Bologna presso il MAST, Manifattura di Arti, Sperimentazione e Tecnologia.